Si chiama Dentro le città d'Italia - Inside italian cities la mostra organizzata all'Aquila, nel centro storico, inaugurata il 23 agosto scorso in occasione dell'inizio della Perdonanza Celestiniana. Fino al prossimo 3 settembre sarà possibile visitarla a Palazzo Lopardi-Natellis, sul Corso Vittorio Emanuele.
"Dentro le città d'Italia" nasce con una chiamata diretta a diversi fotografi, la maggior parte dei quali amatoriali, che vengono invitati per dare un contributo visivo su metropoli o piccoli centri, tralasciando località immerse nel paesaggio come eremi o piccoli borghi, in tutto il territorio nazionale.
L'ideatore della mostra Stefano Di Scipio, ad esempio, mette al centro del progetto la sua città, L'Aquila. Sceglie un luogo simbolo, il cuore del Forte Spagnolo, il bastione dove viene conservato un elefante fossile del paleolitico e lascia agli invitati la possibilità di allontanarsi da questo punto quanto vogliono, rimanendo all'interno dei confini italiani, senza sindacare sulla scelta dell'immagine da parte del fotografo.
La mostra unisce di punti di vista differenti: sdruccioli e archi delle stupende città del sud; piazze che non sono più così, in quanto oggi attendono la ricostruzione dopo il devastante terremoto del centro Italia; scene di strada; documenti di viaggio; portici affollati da passanti volutamente sfocati; un'insolita Venezia battuta dalla pioggia; chiese e monumenti che fanno da sfondo alla vita urbana, frenetica o sospesa nel tempo.
Tre immagini sono scatti su pellicola, le altre sono frutto di moderne fotocamere digitali; tutte mettono da parte i colori per concentrarsi su toni e forme.
Hanno risposto alla chiamata i fotografi Stefano Alleva, Fabio Baiocco, Francesco Cardarelli, Luca Cardarelli, Vincenzo D'Alfonso, Patrizia Del Sole, Marco Equizi, Marco Esposito, Francesco Fioravanti, Domenico Gualtieri, Valentina Lolli, Marcello Narducci, Cristian Nuvolone e Raniera Patavino.