Mercoledì 27 settembre, al Dipartimento di Medicina e scienze della vita dell'Università dell'Aquila (Mesva), è in programma l'evento, organizzato da Amnetsty International con il patrocinio dell'ateneo, "La Turchia che r-esiste: diritti e umani e libertà di stampa".
Ospite dell'incontro sarà Can Dündar, giornalista turco costretto a vivere in esilio a Berlino dopo che, due anni fa, venne arrestato e tenuto in carcerazione preventiva per tre mesi assieme al collega Erdem Gul con l’accusa di spionaggio per aver mostrato che i servizi segreti turchi aveva dato armi agli estremisti islamici in Siria. Dopo essere tornato a piede libero, nel maggio del 2016 fu condannato in primo grado a cinque anni e 10 mesi di reclusione per aver rivelato segreti di stato.
Dundar ha subito anche un tentativo di omicidio da parte di un sostenitore del governo di Erdogan che gli sparò al grido di “traditore” mentre attendeva la sentenza davanti al tribunale. Fu l’intervento della moglie Dilek a sottrarlo dalla traiettoria delle pallottole che ferirono però un collega.
Dopo il fallito golpe del luglio 2016, mentre si trovava già in Europa, è stato inserito al vertice di una lista di 73 giornalisti da arrestare per appartenenza a organizzazione terroristica.
Dündar parteciperà a una tavola rotonda insieme al presidenze di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi, e alla portavoce di Articolo 21, Elisa Marincola.
Il programma
10:30 - Lavori in corso: il murales di Luca Ximenes in solidarietà della famiglia Dündar e di chi "resiste" in Turchia (via Vetoio)
11:00 - Panoramica sulla situazione in Turchia a cura di Tina Marinari, coordinatrice delle attività sulla crisi in Turchia di Amnesty International, e del giornalista di NewsTown Nello Avellani: dialogo con studenti e studentesse delle scuole superiori. Letture dal libro "Arrestati" di Can Dündar a cura di Antonella Lattanzi
17:30 - Tavola rotonda con Can Dündar, giornalista turco arrestato e ora in esilio a Berlino, autore del libro "Arrestati" (2017, Nutrimenti). Parteciperanno Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia; Elisa Marincola, portavoce di Articolo 21. Moderano Barbara Bologna e Fabio Iuliano.
20:30 - Cena di sottoscrizione, circolo Arci Querencia (Piazza d'Arti)
Gli incontri si terranno all'aula D 4.2 del blocco 11 del Mesva (Dipartimento Medicina e Scienze della vita).