In pochi giorni è stato raccolto un numero sufficiente di firme affinché il Consiglio comunale dell'Aquila, entro 90 giorni, si pronunci sul ripristino dello striscione che chiedeva "verità e giustizia per Giulio Regeni" sulla facciata di Palazzo Fibbioni, da dove è stato rimosso nell'agosto scorso.
Ad annunciarlo in una nota è un gruppo spontaneo di cittadini, ognuno con diverse appartenenze sociali e culturali."Se l’attuale Consiglio ritiene di non condividere la scelta della precedente amministrazione", afferma l'Arci, "scelga di annullarla esplicitandone i motivi e mettendoci la faccia;non nascondendosi dietro false scuse legate alla stabilità ed alla sicurezza dello striscione, o altre ancora peggiori e meno credibili".
Numerosissime e diverse sono state le mobilitazioni per avere verità e giustizia per Giulio Regeni e per attivisti, sindacalisti, ricercatori, semplici cittadini che ogni anno scompaiono in Egitto e sulla cui sorte non si ha alcuna notizia. Tra queste, la campagna di Amnesty International che, tra le altre iniziative, ha chiesto ad Enti locali, istituzioni, Università, sin dai primi giorni di febbraio 2016 (ossia a meno di un mese dal ritrovamento del corpo martoriato di Giulio) di aderire all’appello affinché sia mantenuta viva l’attenzione sulla vicenda, esponendo simbolicamente nelle proprie sedi istituzionali lo striscione per chiedere verità e giustizia.
"Moltissime amministrazioni ed istituzioni italiane hanno aderito e, con un’approvazione all’unanimità anche il Consiglio comunale dell’Aquila il 25 febbraio 2016 ha impegnato l’amministrazione a esporre lo striscione 'Verità per Giulio Regeni' sulle facciate delle proprie sedi istituzionali fino a quando non sarà fatta piena luce sulle responsabilità che hanno portato al tragico omicidio e per molto tempo lo striscione è rimasto sulle balconate di Palazzo Fibbioni, sede istituzionale del Comune, unica nel centro storico", ricordano gli attivisti che hanno lanciato la raccolta firme. "Nel mese di agosto 2017, però, lo striscione è stato rimosso da Palazzo Fibbioni e, ad oggi, non risulta esposto in altre sedi comunali, al contrario di quanto comunicato verbalmente dal sindaco Pierluigi Biondi durante un Consiglio comunale nel corso del quale sono state chieste spiegazioni. Molti cittadini si sono indignati per questa azione - si legge in una nota - ed hanno deciso di avviare una petizione per chiedere al Consiglio comunale di ricollocare immediatamente lo striscione Verità e Giustizia per Giulio Regeni sulla facciata di Palazzo Fibbioni, ritenendo che non sia affatto paragonabile, per impatto e potenza simbolica, la collocazione dello striscione in altra sede comunale".