Il Ministro Dario Franceschini ha proclamato il 2016 Anno dei Cammini col fine di valorizzare il ricco patrimonio composto dalla rete di Cammini storici, naturalistici, culturali, religiosi, che da nord a sud, attraversano il Paese rappresentando una fetta, magari poco conosciuta, ma fondamentale nell’offerta del turismo lento italiano.
Da qui, l’impegno del MiBACT di creare una rete di mobilità slow che doti il sistema Paese di una vera e propria infrastruttura intermodale di vie verdi, la possibilità di muoversi lungo l’Italia a piedi, promuovendo una nuova dimensione turistica. Attenta alla personalizzazione del viaggio che i Cammini o i luoghi attraversati possono offrire.
Per raggiungere l’obiettivo, il Ministero si è fatto promotore dell’Atlante dei Cammini d’Italia, un contenitore online di percorsi e vie pensato come una rete di mobilità slow. "C’era l’esigenza di organizzare e mettere a sistema una vera rete degli itinerari storico culturali che stanno avendo una crescita importante ma disorganica", ha sottolineato Franceschini, che ieri a Roma ha presentato il nuovo portale (l’indirizzo è camminiditalia.it).
Dalla presenza di segnaletica alla percorribilità sostenibile, sono 11 i requisiti richiesti per essere ammessi: così, dei 113 itinerari sottoposti al vaglio del Comitato Cammini (e in particolare di Paolo Piacentini, presidente di FederTrek), solo 41 sono stati ritenuti idonei, mentre altri 72 (tra i quali la Via Appia, la Via Francigena del Sud e il Cammino Materano) entreranno in una seconda fase.
La direttiva del Ministro definisce i Cammini “itinerari culturali di particolare rilievo europeo e/o nazionale, percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce sostenibile, e che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, nonché una occasione di valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e dei territori interessati”.
La raccolta dei Cammini italiani ha permesso, per la prima volta, una nuova visione di insieme, individuando le opportunità presenti in tutta il Paese permettendo, soprattutto, di comprendere le connessioni tra i percorsi con nuove modalità di percorribilità dei territori attraversati. L’implementazione e lo sviluppo di nuovi modelli di fruizione e gestione sostenibile garantiranno e favoriranno l’integrazione ambientale – paesaggistica, con attività agricole, artigianali e turistico-culturali del sistema Paese così come indicato nel Piano Strategico del Turismo 2017-2022.
Abruzzo: cinque percorsi in alcuni dei luoghi più suggestivi
Nell'Atlante dei Cammini d'Italia sono stati inseriti cinque percorsi attraverso un ricco patrimonio archeologico, monumentale e naturale in alcuni dei più suggestivi luoghi d’Abruzzo. Un Viaggio nella storia, attraverso quaranta comuni e duecentosessantre siti di interesse culturale.
L’itinerario principale abbraccia parte della Valle Peligna, dell’Aterno e del Tirino, dal ricco patrimonio archeologico e monumentale, mentre gli altri quattro percorsi viaggiano lungo l’Aquilano e la Valle del Sagittario. Tra i punti di forza, il patrimonio naturalistico-ambientale: infatti, parte degli itinerari risiedono all’interno dei territori del Parco Regionale Naturale Sirente-Velino, del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del Parco Nazionale della Majella. Toccano alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Abruzzo come le Gole di San Venanzio, le Grotte di Stiffe, l’Altopiano di Navelli, la Piana di Campo Imperatore e la Valle del Tirino.
Il progetto Hera: ecco gli itinerari
Gli itinerari inseriti nell'Atlante coincidono con i 'tracciati' segnati dal progetto HERA, nato dal Programma di Cooperazione Adriatico con l'intento di contribuire alla creazione di una più ampia piattaforma transfrontaliera con i partner di Croazia, Albania, Bosnia e Grecia, per la gestione e la promozione del turismo sostenibile. Tra le finalità c'era anche quella di attuare nuovi modelli per la riduzione della stagionalità del turismo attraverso la promozione del patrimonio paesaggistico e culturale dei diversi territori.
Come detto si tratta di 5 percorsi:
- il primo, interessa il capoluogo regionale, L’Aquila, con le sue innumerevoli frazioni dislocate in un vasto territorio che lambisce la vetta più alta degli appennini: il Gran Sasso d’Italia
- il secondo, ad anello, rappresenta il percorso principale del progetto, che, dislocato in un’area molto ampia, si estende per oltre 130 km. Il percorso abbraccia la parte settentrionale della valle Peligna, la valle dell’Aterno, la valle del Tirino e la piana di Navelli: aree note per il patrimonio archeologico e monumentale. Il percorso consente di toccare molteplici centri urbani di età romana, con aree archeologiche fruibili. Qui si trovano inoltre alcune delle necropoli protostoriche più ricche della regione; da una di queste proviene il più famoso simbolo dell’Abruzzo antico: “Il Guerriero di Capestrano”
- il terzo itinerario percorre un’area magica del nostro territorio; siamo nel cosiddetto “Piccolo Tibet d’Italia”, luogo scelto per famosi set cinematografici internazionali per la presenza di castelli e borghi incastonati tra le alture del maestoso Gran Sasso d’Italia. Tra questi “borghi più belli d’Italia” è possibile trascorrere lunghe giornate all’insegna della vacanza attiva; visitando chiese, monumenti, godendo di paesaggi unici, nonchè delle prelibatezze della cucina locale
- il quarto, tocca gran parte della Valle Peligna fino alle propaggini del Morrone. Qui è possibile addentrarsi nella religiosità del mondo antico visitando eremi, santuari, aree archeologiche e caratteristici centri storici con borghi e castelli. Siamo infatti a ridosso del Parco Nazionale della Majella, all’interno della Riserva Naturale del Monte Genzana - Alto Gizio dove concedersi un po’ di relax nella natura, passeggiando attraverso i sentieri e le aree attrezzate. In quest’area è possibile anche assistere a numerosi eventi, rievocazioni storiche, anche di epoca rinascimentale che si svolgono in più periodi dell’anno, oppure assaggiare diverse tipicità enogastronomiche come i confetti, i torroni e il famoso aglio rosso
- il quinto, e ultimo, è caratterizzato dalla presenza di corsi d’acqua e laghi, piccoli e grandi, dalle forme tondeggianti o “a cuore”, luoghi custoditi dalle Riserve Naturali delle Gole del Sagittario e del Lago di San Domenico. Qui è l’acqua che, da protagonista, accompagna i camminatori tra antichi borghi ed eremi che costituiscono la più evidente testimonianza della continuità dal Medioevo fino ai nostri giorni. In alcuni centri storici è ancora possibile incontrare le signore che, in particolari occasioni, indossano il caratteristico costume locale. Tra i più caratteristici luoghi di fede della nostra regione ci sono gli eremi incastonati come gemme tra rocce e vegetazione lussureggiante.
Qui, il sito internet con le mappe interattive.