Lunedì, 11 Novembre 2013 23:55

Onna e il suo sguardo al futuro: incontri di archeologia e un piccolo museo in allestimento

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Sabato 16 novembre avrà luogo il terzo appuntamento del ciclo di conferenze “Le antiche genti dell’Aquilano”, a Casa Onna (L'Aquila), organizzato dall’Associazione Onna Onlus in collaborazione con la Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo. Dopo due incontri sull’epoca preistorica e sul Medioevo si continuerà questo sabato con un focus su “Metodi e risultati del censimento dei danni ai monumenti archeologici dopo il sisma del 2009” a cura della Dott.ssa Maria Rita Copersino.

Dopo il terremoto infatti diversi sono stati gli interventi della Direzione Regionale e della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo in tutti i Comuni del cratere. Avremo dunque occasione di verificare lo stato delle operazioni di restauro dei nostri numerosi monumenti nell’attesa di poterli rendere nuovamente fruibili alla popolazione e ai turisti. "L’iniziativa è nata in seguito alla realizzazione da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici di un piccolo museo archeologico presso la nostra Casa della Cultura con i reperti rinvenuti a Bazzano durante i lavori di costruzione del nucleo industriale; a breve termine provvederemo, con la collaborazione del Prof. Fabio Redi, direttore della Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università degli Studi dell’Aquila, all’allestimento di altre vetrine con materiali di epoca medievale", racconta a NewsTown Gianfranco Busilacchio, presidente di Onna Onlus. "La Casa della Cultura è l’ex asilo comunale di Onna, ristrutturato grazie alla donazione dell’Ambasciata Tedesca che ha consentito anche la costruzione di Casa Onna, cuore della piccola frazione. Il finanziamento della Germania è stato indispensabile, così come il sostegno costante del sindaco Cialente e dell’Assessore Di Stefano che hanno mostrato fin da subito un’attenzione particolare per il borgo e per la comunità di Onna, colpita gravemente dal sisma del 2009".

 

Quali sono gli obiettivi del ciclo di conferenze “Le antiche genti dell’Aquilano”?

"Si tratta di ragionare su due piani paralleli: da un lato è fondamentale per la popolazione concentrarsi sul futuro e lavorare giorno dopo giorno su possibilità di crescita e sviluppo che siano in sintonia con la nostra storia e con le vocazioni della nostra terra, dall’altro è necessaria la promozione del museo di Onna all’interno dei circuiti turistici dell’area aquilana dove sono già presenti siti dall’alto valore storico-paesaggistico come la necropoli di Fossa o i resti della città di Amiternum per arrivare a creare una rete di luoghi, associazioni, enti e operatori culturali che collaborino alla valorizzazione del territorio".

Cosa prevede il progetto di allestimento del piccolo museo della Casa della Cultura di Onna?

"Oltre alle stanze con i materiali della necropoli di Bazzano saranno allestiti vetrine e pannelli esplicativi e con materiali di epoca medievale provenienti dal territorio; inoltre stiamo valutando la possibilità, insieme con la Curia dell’Aquila, di esporre arredi liturgici di proprietà della parrocchia di Onna, come la statua lignea della Madonna delle Grazie (secolo XV), portati via dopo il sisma del 2009 e che ci farebbe piacere riavere nuovamente nella nostra comunità. In più, ospiteremo anche eventi e mostre temporanee che contribuiscano alla crescita culturale del nostro territorio e alla costruzione del nostro futuro".

Finora il piccolo museo ha avuto visitatori?

"Abbiamo incontrato senz’altro più turisti provenienti da fuori che cittadini aquilani: forse perché noi che in questo territorio ci siamo nati non abbiamo la reale consapevolezza delle bellezze naturali e storico-artistiche che lo caratterizzano, e delle potenzialità che possono rivelare. E’ come se fossimo in un certo senso 'abituati' a vedere e a trattare con più indifferenza siti archeologici e monumenti di rilievo del nostro paesaggio, invece c’è gente che quotidianamente viene a visitare l’Abruzzo per scoprirne angoli e borghi a volte a noi vicini ma sconosciuti".

 

Certamente oltre a dare per scontate le ricchezze naturali e storico-artistiche del nostro territorio siamo anche carenti nella realizzazione di iniziative e progetti, che portino anche occupazione, volti alla promozione di luoghi e musei. Per portare i cittadini dell’Aquila al museo di Onna potrebbero, per esempio, essere invitate le scuole, dove i bambini studiano sui libri i romani ma a cui si potrebbe proporre anche una lezione-laboratorio al museo con personale qualificato che possa raccontare la storia attraverso linguaggi e giochi adatti. E’ quello che ci auguriamo per la nostra città, che unitamente alla ricostruzione edilizia si possano attivare percorsi di valorizzazione e promozione della storia e della cultura del nostro territorio attraverso scelte politiche ed economiche ad essi mirate.

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