Il 2017 è un anno importante per le associazioni che all'Aquila si occupano di diritti delle donne.
La Biblioteca delle donne compie infatti 30 anni e il Centro antiviolenza per le donne festeggia i primi 10 anni di attività.
Entrambe le ricorrenze saranno celebrate nella due giorni organizzata dall'associazione Donatella Tellini il 24 e 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Onu.
Donne che corrono coi lupi è il nome della manifestazione, che si terrà all'Auditorium del Parco.
La giornata di venerdì 24 novembre sarà dedicata interamente alla figura della scrittrice britannica Jane Austen, di cui quest'anno ricorre il bicentenario della morte.
L'autrice di Orgoglio e pregiudizio e Ragione e sentimento, scrittrice femminista ante litteram che seppe fornire, nei suoi libri, oltre a un ritratto della società britannica di inizio Ottocento anche un’orgogliosa rivendicazione dei diritti femminili, sarà al centro di due iniziative.
La prima è Jane Austen incontra le scuole, che si svolgerà dalle 9:30 alle 13:30 e prevede la restituzione dei lavori e i progetti realizzati dagli studenti delle scuole aquilabne Mazzini-Patini, Rodari, Silvestro e dall'istituto Cotugno. Nel pomeriggio, invece, dalle 16 alle 20, ci sarà una tavola rotonda intitolata Leggere e riscoprire Jane Austen. Interverranno Simona Giannangeli, presidenta dell'associazione Donatella Tellini; Anna Maria Crispino, direttora della rivista Leggendaria; Serena Guarracino, docente di Letteratura inglese all'Università dell'Aquila; Alessandra Quattrocchi, giornalista e scrittrice.
Il giorno successivo, sabato 25 novembre, è dedicato ai 10 anni del Centro antiviolenza per le donne.
Alle 16, sempre all'Auditorium del Parco, si svolgerà l'incontro "Violenza di genere...bla bla bla", dove il tema della violenza sulle donne verrà trattato analizzando le retoriche, le parole, i testi e le pratiche comunicative usate dai media per raccontare casi di violenza di genere. L'immagine femminile che spesso esce fuori da queste cronache è l'immagine piuttosto stereotipata della donna ointesa come soggetto debole, passivo, indifeso e sottomesso.
A discutere dell'argomento saranno Simona Giannangeli, la giornalista Rai Maria Rosaria La Morgia, la co-autrice della campagna social #quellavoltache Denise D'Angelilli, rappresentante dell'associazione Donne in rete contro la violenza e le operatrici del Centro Antiviolenza. A seguire, ci saranno esibizioni musicali e di danza.
In 10 anni, ricorda Simona Gianngeli, il Centro antiviolenza dell'Aquila ha accolto, prestando loro ascolto, aiuto e supporto psicologico e spesso anche assistenza legale, circa 450 donne. In oltre la metà dei casi, le segnalazioni hanno avuto anche un seguito a livello legale e dal Centro antiviolenza sono andate a finire in tribunale.
In questi anni le operatrici del centro hanno imparato che il fenomeno della violenza sull donne non riguarda solo determinate fasce sociali ma è trasversale ai ceti e alle classi (con una significativa presenza di donne provenienti da ambienti borghesi medio-alti). Né tantomeno interessa solo gli stranieri: al contrario, nella maggior parte dei casi trattati dal Centro, gli autori delle violenze erano italiani.
La nuova sede della Casa delle donne
Attualmente la Casa delle donne è ospitata in alcuni locali di proprietà comunale che l'amministrazione concesse, due anni fa, in comodato d'uso gratuito. Si tratt di una sede provvisoria perché quella definitiva dovrebbe sorgere a Collemaggio, nell'area dell'ex ospedale psichiatrico. Il progetto, però, giace nel più completo stallo.
Malgrado ci sia già un finanziamento stanziato, di 3 milioni di euro recuperati a fatica dai fondi Carfagna stanziati a seguito del terremoto, il Provveditorato alle opere pubbliche, la stazione appaltante dei lavori, non ha ancora predisposto il bando di gara.