L'avvocata Simona Giannangeli, presidenta dell’associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza per le Donne dell'Aquila e avvocata dello stesso Centro, ha fatto sapere in una nota che lo scorso 31 dicembre, nel riprendere la sua auto parcheggiata lungo una strada pubblica tra il suo studio e la sua abitazione, si è accorta che una gomma era stata danneggiata in due punti.
Non si tratta del primo episodio di questo genere. Già lo scorso anno l’avvocata era stata vittima di episodi analoghi.
“Ho sporto denuncia contro ignoti per l’ennesimo danneggiamento causato, in data 31 dicembre 2020, all’Aquila, alla mia autovettura parcheggiata su pubblica strada, nel percorso tra il mio studio e la mia abitazione. Una gomma è stata mirabilmente squarciata in due punti - scrive Giannangeli in una nota - Nel mese di gennaio 2019 era accaduto due volte e su due gomme. Stavolta, forse la fretta o forse le limitazioni della cosiddetta zona rossa, avranno consentito al miserabile di concentrarsi soltanto su di una”.
“A questo punto risalta in modo evidente come questa piccola “città” si elevi spesso a territorio al di sopra della legge, territorio libero per chi beneficia di protezioni che, sia pur invisibili, si rivelano efficaci. Suggerirei di appore un cartello alle porte della piccola “città” con la scritta far west ad indicare che, con adeguati dispositivi di protezione, da queste parti si può spesso agire in modo continuativo e pressoché indisturbato. Si tratta di una piccola città spesso impegnata a ripulirsi, mentre scaccia donne e uomini migranti, che chiedono due centesimi per sopravvivere, quando relega dentro i confini quella parte di umanità che sporca la patina e che quindi va resa invisibile, dentro il patetico slogan di città sicura”.
“La piccola città - prosegue Giannangeli - non si interroga però su quei lasciapassare a delinquere rilasciati con disinvoltura, che minano l’unica sicurezza che vorrei, quella assicurata dal semplice svolgersi delle tante forme di convivenza civile. In questo caso la piccola città si fa sorda e distratta, volge lo sguardo altrove, in un silenzio assordante e colpevole. Eccomi qua, dunque, cittadina di un villaggio segnato da un potere pervicace, dove il miserabile agisce come desidera. Non è un bel risultato per la comunità”.
La nota del Centro antiviolenza dell'Aquila
Nel pomeriggio del 31 dicembre si è verificato l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti dell’avvocata e nostra Presidenta Simona Giannangeli. Purtroppo non è la prima volta. La violenza è alla base di questo atto vigliacco e conferma che, seppure di passi in avanti ne sono stati fatti, è ancora molto lunga la strada da fare nella lotta alla violenza maschile. E’ ancora una volta il gesto vile di quella sottocultura maschilista che conosce soltanto le ragioni della forza e della violenza. È una violenza subdola, meschina, pesante.
Tuttavia, possiamo affermare a gran voce, che tutto questo non servirà a fermare Simona. Una donna forte, una donna che ha aiutato a dare voce a tantissime donne colpite da violenza maschile. La sua storia, dentro e fuori dal Centro Antiviolenza, dentro e fuori le aule di tribunale, parla da sola.
Il Centro Antiviolenza dell’Aquila, ancora una volta, si trova a dover ribadire il proprio sdegno di fronte all’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni di Simona, atto che ci aspettiamo, non resterà impunito. A lei, donna che si spende quotidianamente per dare voce a tutte noi, esprimiamo tutta la nostra vicinanza e la nostra solidarietà.
Colpire Simona, con un gesto tanto vile e meschino, significa colpire tutte le donne che affrontano con tenacia e determinazione la violenza maschile ed una cultura che tenta ancora di metterci a tacere.
Siamo con Simona, oggi come ogni giorno.
La solidarietà dell’ANPI L’Aquila
“Un’ennesima intimidazione a Simona Giannangeli, un’ennesimo attacco alle sue battaglie, al suo attivismo e alla sua professione. Esprimiamo la nostra totale e ferma solidarietà all’avvocata e presidenta del centro anti violenza sulle donne Simona Giannangeli che si è trovata di nuovo le ruote dell’auto squarciate, bersaglio di qualcuno che non sopporta la sua attività decennale di attivismo femminista e di avvocata a difesa delle donne e dei loro diritti, un’analogo episodio avvenne a gennaio 2019 e per questo l’ANPI L’Aquila decise di insignirla della nostra tessera onoraria alla cerimonia del 13 marzo seguente”.
Così in una nota l’ANPI (Associazione nazionale partigiani) dell’Aquila.
“La città dell’Aquila non può continuare ad ignorare le intimidazioni a una delle figure più combattive del nostro territorio, speranza, sostegno e soccorso per centinaia di donne stuprate, malmenate e aggredite da maschi vigliacchi e volenti, la nostra città deve fare quadrato attorno a Simona. L’Associazione Nazionale Partigiani/e D’Italia è al suo fianco”.
La solidarietà della Cgil L’Aquila
“Apprendiamo che nuovamente Simona Giannangeli, avvocata e presidenta del Centro Antiviolenza dell’Aquila è stata fatta oggetto di atti intimidatori. Agire contro Simona Giannangeli, al di là del gesto in sé, vuol dire agire contro quello che Simona rappresenta: il suo impegno, la sua instancabile attività a difesa dei corpi e della dignità delle donne. Agire contro Simona vuol dire attaccare quel femminismo di cui, mai come ora, sentiamo la necessità. Vuol dire tentare di disconoscere la sua ferma volontà nel perseguire l’obiettivo di essere sempre più vicina, come avvocata e come donna sorella, alle donne vittime di violenza”.
La CGIL della Provincia dell’Aquila manifesta la massima solidarietà a Simona Giannangeli, “colpita a distanza di un paio d’anni - scrive il sindacato in una nota - nello stesso modo e, probabilmente con le stesse intenzioni: far tacere una voce limpida e ferma di denuncia e di impegno”.
La CGIL della Provincia dell’Aquila si unisce all’appello dell’ANPI affinché “questa ‘piccola città’, come lei stessa l’ha definita nel denunciare l’accaduto, dimostri di non voler ignorare quanto accade, ormai, ripetutamente, a Simona Giannangeli che è per noi la volontà delle idee accompagnata da un’intelligenza ricca ed emotivamente forte e condivisa”. “E’ importante che episodi del genere non siano archiviati come fatti di cronaca, ma diventino per ognuna/o di noi occasione per riflettere su dove stiamo andando. Conosciamo Simona e sappiamo che lei sa dove vuole andare. Lo ha sempre saputo. Auspichiamo che la linearità e la volontà che caratterizzano il suo percorso diventino anche per la città un motivo in più per non lasciarla sola”.
“Simona, noi, compagne e compagni della CGIL, siamo con te”.
Pezzopane: "Solidale con Giannangeli, impegnata contro la violenza sulle donne"
"La mia solidarietà ed un abbraccio all’avvocata Simona Giannangeli", le parole della deputata dem Stefania Pezzopane.
"Simona è una donna coraggiosa e non si farà certo spaventare da idioti che vanno a far danni alla sua auto. Ma il gesto non va sottovalutato, perché è grave in se’ ed i colpevoli vanno perseguiti e anche perché Simona è impegnata quotidianamente al fianco di donne violentate ed abusate. La reazione quindi deve essere collettiva, dell’intera comunità".
La solidarietà di Sinistra Italiana L'Aquila
"Il Circolo di Sinistra Italiana L'Aquila desidera esprimere la propria solidarietà nei confronti dell'avvocata, cofondatrice del Centro Antiviolenza per le donne dell'Aquila e presidenta dell'Associazione "Donatella Tellini", Simona Giannangeli, a causa dell'ennesimo atto intimidatorio subito. L'Aquila non può e non deve restare a guardare, di fronte a quello che ha tutta l'aria di essere un attacco non solo alla professione, ma alle battaglie condotte e all'impegno da sempre profuso a tutela dei diritti delle donne.
La Città intera, a partire dalle Istituzioni, si stringa intorno a questa donna, e agisca concretamente per non lasciarla sola, a combattere contro azioni tanto vili e meschine, facendo invece propri i valori e le idee che da sempre contraddistinguono l'operato di Simona".
Noi siamo con lei".