Venerdì, 12 Gennaio 2018 15:04

Unesco Giovani e Miur presentano progetto nazionale di sensibilizzazione al patrimonio culturale rivolto agli studenti

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Diciannove regioni italiane, ventidue tra scuole e università, più di 2.000 studenti coinvolti, numerose idee e progetti realizzati.

Questi i numeri di UnescoEdu, il progetto nazionale di promozione dei patrimoni materiali e immateriali e della cittadinanza globale che conivolge istituti scolastici in tutta Italia e che sarà presentato venerdì 12 gennaio alle ore 17.30 presso il WeGil (Largo Ascianghi) a Roma, alla presenza della Ministra Valeria Fedeli e del Presidente del Comitato Giovani Unesco Paolo Petrocelli.

Il progetto, ideato e promosso da Unesco giovani con gli studenti di tutte le regioni d’Italia e finanziato grazie al contributo economico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, rappresenta uno tra i più significativi progetti attualmente attivi nella scuola italiana. Da un lato la diffusione della conoscenza del mondo delle Nazioni Unite, secondo i valori promossi dall’Unesco; dall’altro l’elaborazione di progetti concreti da realizzare nei rispettivi territori con l’aiuto di partner pubblici e privati ed il tutoraggio dei giovani volontari di Unesco giovani.

Nell'ambito del protocollo d'intesa siglato con il Miur il 19 gennaio 2016, il progetto è partito nell’anno scolastico 2016/17 ed è pronto per una nuova edizione nel 2018.

A presentare i risultati il 12 gennaio, in un evento aperto al pubblico e alla stampa, saranno proprio studenti e insegnati dalle diverse regioni d’Italia, testimonianza del successo di un lavoro di squadra portato avanti dai giovani per i giovani. L’appuntamento sarà l’occasione anche per illustrare i progetti in cantiere per il 2018: UnescoEdu infatti raddoppia ed è pronto a portare “la scuola a regola d’arte” in tantissimi istituti italiani.

"È nella scuola che l’esercizio della cittadinanza attiva muove i suoi primi passi – ha dichiarato la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli -  e la scuola deve fornire a studentesse e studenti gli strumenti di conoscenza e le capacità critiche per potersi misurare sia con la bellezza e il valore del patrimonio culturale, sia con le responsabilità di conservazione, tutela e salvaguardia che ne derivano, nel pieno rispetto dell’articolo 9 della Costituzione.

Il progetto UnescoEdu risponde a queste esigenze educative. Per questo, e considerato anche il successo dell'iniziativa, abbiamo deciso di replicarlo quest'anno, in continuità con importanti azioni che il Ministero ha portato avanti in questa direzione, tra le quali un ruolo di primo piano ha indubbiamente il decreto attuativo della legge 107 del 2015 dedicato alla cultura umanistica. Grazie a questo le nostre giovani e i nostri giovani possono sviluppare creatività, senso critico, capacità di innovazione attraverso la cultura e la pratica diretta delle arti e la conoscenza e il rilancio del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. Si tratta di interventi fondamentali per la crescita delle nuove generazioni e del Paese nel suo complesso, interventi che richiedono la collaborazione di tutti coloro che compongono la comunità educante per una riuscita efficace. UnescoEdu dimostra che la creazione di una rete territoriale di promozione culturale, con al centro le studentesse e gli studenti, è una scelta vincente. Andiamo avanti su questa strada".

“Crediamo che investire nell’istruzione e nell’educazione, lavorando insieme agli studenti, sia tra gli obiettivi più alti su cui oggi un’associazione giovanile italiana come la nostra, vocata alla promozione e diffusione della conoscenza del patrimonio e al dialogo interculturale e internazionale, debba misurarsi ed impegnarsi”, sottolinea Paolo Petrocelli, Presidente del Comitato giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. “Con il progetto UnescoEdu, grazie al contributo del Miur, portiamo nelle classi le grandi iniziative sviluppate dall'UNESCO in ambito internazionale, realizzando uno dei più grandi progetti attualmente attivi nella scuola italiana. Con soddisfazione, presentiamo i risultati del primo anno di attività, resi possibili  grazie all’impegno e alla passione dei nostri 300 giovani soci in tutte le regioni italiane. Siamo pronti a partire con la nuova edizione 2018”.

 

I dettagli del progetto Unescoedu

Il progetto nazionale è stato declinato localmente dai singoli comitati regionali scegliendo una specifica tematica unescana da approfondire. Le attività si sono articolate in un ciclo di lezioni frontali sull’Unesco e i programmi internazionali promossi, oltre ad incontri con esperti e professionisti che operano nel mondo della cultura, delle scienze naturali e delle scienze umane e sociali e la collaborazione con soggetti pubblici e privati dal territorio. In molte Regioni, inoltre, i laboratori hanno garantito la possibilità di avviare percorsi di alternanza scuola/lavoro progettati secondo le specifiche necessità territoriali e avviati attraverso ulteriori accordi fra il Comitato Giovani regionale e l’Ufficio scolastico regionale di riferimento.

Ultima modifica il Venerdì, 12 Gennaio 2018 17:33

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