Venerdì, 22 Novembre 2013 18:24

#25novembre: anche L'Aquila dice 'No' alla violenza sulle donne

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Il 25 novembre è la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne indetta dall’ONU nel 1999 con la campagna End Violence against Women. La data ricorda l’assassinio, avvenuto nel 1960, di tre attiviste politiche nella Repubblica Dominicana.

Alcuni dati significativi: nel mondo il 35% delle donne ha vissuto un’esperienza di violenza fisica o sessuale, e il 70% di queste l’ha subita dal proprio partner. Nel 2012 in Italia sono state uccise 120 donne e nei primi sei mesi del 2013 si contano 65 femminicidi. In altre parole, ogni tre giorni una donna viene uccisa da un marito, un fidanzato, un convivente, un amante oppure da un ex di una di queste categorie. E a parte gli omicidi, nel nostro Paese ogni anno si contano 14milioni di episodi di violenza contro le donne, un dato perfino sottostimato. Soltanto 7 donne su 100 denunciano gli autori di questa violenza.

Quanto costa alla collettività la sofferenza di questo silenzio? Più o meno quanto tre manovre finanziarie, è stato calcolato nella prima ricerca del genere curata dalla Onlus Intervita con il sostegno del Corriere della Sera. Ovvero: 17 miliardi. Non è una cifra fantasiosa: sono 17 miliardi di euro veri. Ci si arriva sommando costo dopo costo le voci più disparate. Cominciamo, ovviamente, dai costi sanitari (460,4 milioni) e la consulenza psicologica (158,7 milioni). Poi i farmaci (44,4 milioni), quindi i problemi di ordine pubblico (235,7 milioni) e quelli di ordine giudiziario (421,3 milioni).

Anche per questo, proprio il 25 novembre è stato indetto il primo sciopero contro la violenza lanciato, nel giugno scorso, da tre giornaliste freelance, impegnate da anni a raccontare le infinite declinazioni del femminicidio – Barbara Romagnoli, Adriana Terzo e Tiziana Dal Pra – con l’appello dal titolo “Scioperiamo per fermare la cultura della violenza”. L’iniziativa in questi mesi ha trovato il sostegno di personaggi noti ma anche di centinaia di associazioni e comitati in tutto il territorio italiano. In molte aderiranno allo sciopero, per ventiquattro ore o per quindici minuti, altre indosseranno magliette sul tema, altre ancora hanno organizzato cortei ed eventi secondo le molte modalità che le organizzatrici dello Sciopero delle Donne consigliano al sito internet www.scioperodelledonne.it.

Sono tanti gli appuntamenti organizzati anche qui a L'Aquila. “Alle 16, in Consiglio comunale, inaugureremo una targa contro il femminicidio alla memoria di Donatella Tellini, recentemente scomparsa, sempre dedita con costanza e passione alla difesa dei diritti umani e delle donne”, ha spiegato in conferenza stampa l'assessora Emanuela Iorio. Con lei, le colleghe Emanuela Di Giovambattista e Betty Leone. “Il femminicidio è un fenomeno che si amplifica ogni giorno di più. Come donne dell'amministrazione, abbiamo deciso di collaborare per lanciare un messaggio che sia prima di tutto culturale. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo alla campagna '365 giorni No alla violenza contro le donne' che, partita da Torino, sta attraversando l'Italia. Per questo abbiamo istituito il 'Comitato Unico di garanzia per le pari opportunità'. Un organismo che ho l'onore di presiedere e che avrà la funzione di valorizzare il benessere di chi lavora e di contrastare ogni forma di discriminazione. Il Comitato - composto da tre membri nominati dall'amministrazione e tre dalle rappresentanze sindacali - svolgerà funzioni consultive, propositive e di verifica”.

Una emergenza, il femminicidio, che interroga la cultura maschile: “Le donne sono le uniche vittime”, sottolinea l'assessora Betty Leone. “Vittime della cultura di possesso, del corpo e della mente delle donne che, al contrario, hanno sempre maggiore desiderio di libertà, autonomia, autodeterminazione. In questo senso, con la Legge recentemente approvata dal Governo abbiamo perso un'altra occasione: si prova a risolvere l'emergenza con l'inasprimento delle pene. Non serve a niente, però. La questione è, prima di tutto, culturale. Dovremmo iniziare con una Legge che normi l'educazione dei cittadini già a scuola”.

Un problema complesso, evidentemente, da affrontare con modalità complesse. “Prevenzione, certo, ma anche servizi”, spiega Emanuela Di Giovambattista. “Abbiamo iniziato un percorso che spero si rivelerà virtuoso, costruendo una rete in collaborazione con il Centro antiviolenza, la Questura, la Procura, la Asl, il servizio sanitario di base. L'esperienza del Camper antiviolenza, in questo senso, è assai significativa”.

In due mesi, il Camper ha attraversato la città e le frazioni per condurre una importante attività di prevenzione. Lasciando volantini con alcuni numeri di telefono e qualche informazione sugli strumenti legislativi a tutela delle donne vittime di violenza domestica. Parlando con la gente, soprattutto. Decine le donne che, in questi mesi, hanno trovato il coraggio di raccontare l'inferno che vivono tra le mura domestiche.

 

Le iniziative in programma all’Aquila lunedi 25 novembre.

  • Alle 9.00 presso l’Auditorium del Parco del Castello si terrà un cineforum per le scuole a conclusione del progetto del “Camper antiviolenza” della Polizia, partito un mese fa in collaborazione con l’Associazione Biblioteca delle Donne Melusine – Centro Antiviolenza per le Donne L’Aquila, con lo scopo di svolgere una campagna di prevenzione in difesa delle donne vittime di violenza domestica nel territorio aquilano e nei quartieri del progetto C.A.S.E. Il progetto ha raccolto molte storie e ha permesso la formalizzazione di molte denunce e querele; in due tappe al camper si è affiancato anche il progetto L’Aquila città per le donne, incentrato su una riprogettazione della città che coinvolga le donne nei settori dell’urbanistica, del sociale e dell’economia.
  • Alle ore 16.00 il Consiglio Comunale inaugurerà una targa contro il femminicidio alla memoria di Donatella Tellini. Interverranno l’Assessore alla Cultura Betty Leone e Orietta Paciucci per l’Associazione Biblioteca delle Donne Melusine - Centro Antiviolenza per le Donne L’Aquila.
  • A conclusione della giornata alle ore 18:00 in Piazza Regina Margherita l’Associazione Biblioteca delle Donne Melusine - Centro Antiviolenza per le Donne L'Aquila, in collaborazione con l' Associazione Socio-Culturale "OrientalMente", invita la cittadinanza a dire NO alla violenza sulle donne a ritmo di danza sulle note del brano "Rah oum rah osrokh", versione libanese di "Break the chain".

 

Nei giorni a seguire in città continuerà il dibattito sulla violenza sulle donne. Il collettivo aquilano FuoriGenere, impegnato per la denuncia, l’informazione, la lotta e il confronto sul tema della violenza, invita la cittadinanza aquilana sabato 30 novembre alle ore 18.00 a CaseMatte, nell’area dell’ex O.P. di Collemaggio, ad un incontro sul tema del lavoro. La mancanza di lavoro e la precarietà infatti costituiscono il filo rosso che lega i grandi temi della violenza, dell'autodeterminazione e della cultura e che agisce sia nel breve che nel lungo periodo. 

L'autodeterminazione, la possibilità di esprimere liberamente la propria identità sessuale e di genere è sempre possibile ma molto più difficile in mancanza di una indipendenza economica. Soprattutto nella città dell’Aquila, dove è in atto un processo di ricostruzione con scarsa attenzione al tema del lavoro che invece dovrebbe essere prioritario perché avere occupazione significa evitare lo spopolamento della città, garantirle un futuro e mantenere sul territorio i giovani con le loro capacità e competenze.

 

di Alessia de Iure e Nello Avellani

 

 

 

Ultima modifica il Sabato, 23 Novembre 2013 01:16

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