Ogni anno, dal 1993, il terzo weekend di marzo è dedicato alla bellezza del nostro Paese.
Una festa a cui sono tutti invitati. Una festa a cui, in 25 anni, hanno partecipato oltre 10 milioni di persone che, grazie all’impegno di appassionati volontari, hanno potuto visitare luoghi speciali.
Quando nel 1993 si svolse la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare che sarebbero diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano. In 25 anni i volontari hanno aperto oltre 11.000 luoghi in 4.700 città coinvolgendo oltre 35.000 "apprendisti ciceroni", studenti delle scuole medie e superiori che accompagnano le visite. Le Giornate FAI sono diventate dunque un appuntamento ambito, un evento nazionale di grande attrattiva, ma non per questo hanno perduto lo spirito originario: quello di accompagnare gli italiani a scoprire o riscoprire la bellezza che li circonda, che spesso passa inosservata o, peggio, viene dimenticata e deturpata.
“Si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”, ha sempre ricordato la fondatrice del FAI, Giulia Maria Crespi. Per questo, le Giornate di Primavera hanno un unico destino: quello di diventare sempre più grandi, più vive e vissute, per avvicinare sempre più persone alla bellezza dell’arte, della cultura e della storia.
Quest'anno, l'appuntamento è fissato per sabato 24 e domenica 25 marzo: saranno 1000 i luoghi aperti in Italia, con i volontari e 40mila "apprendisti ciceroni" ad accompagnarci alla scoperta dei tesori italiani.
A partire dall'Aquila, con un viaggio nelle piazze del centro storico tra storia e poesia - sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14:30 alle 18, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14:30 alle 18, con contributo consigliato di 3 euro - il prossimo fine settimana rappresenterà un'occasione unica per visitare alcuni luoghi speciali della nostra provincia; con partenza da Fontecchio, si potrà percorrere la Valle Subequana tra storia romana e medievale, da Prata d'Ansidonia invece si potrà visitare la magnifica Peltuinum e il territorio vestino. A Sulmona si camminerà lungo Corso Ovidio. E ancora: ci sarà la possibilità di scoprire il borgo antico di Anversa degli Abruzzi, respirare la magia del fiume Liri sotto l'Emissario a Capistrello, visitare il Cimitero Napoleonico, Palazzo Ferrante e la torre Colonna a Civita d'Antino, fino a perdere il fiato sotto la Cascata di Zompo lo Schioppo a Morino.
Qui, puoi scaricare e conservare il programma degli appuntamenti in provincia dell'Aquila; qui, i tesori da scoprire in Abruzzo.
Non resta che organizzarsi.