Tra liturgia e cultura popolare, tra sacro e profano, culto e magia, tradizione vive eppure antichissima, l'Abruzzo si prepara alle processioni del venerdì Santo.
La più antica d'Italia si celebra a Chieti. La sua origine risale all'842 d.C., anno in cui si concluse ufficialmente la ricostruzione della prima Cattedrale (attualmente la vecchia Cattedrale costituisce la cripta della nuova), che era stata distrutta nell'801 da re Pipino. La sua conformazione attuale risale però solo al XVI secolo, quando nacque la Confraternita che ancora oggi ne cura l'allestimento e la preparazione, ovvero l'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti. Al tempo la Processione non aveva tutti i simulacri che ha oggi, ma solo uno stendaro nero, una Morte lignea, ed il catafalco con il Cristo morto. Tra il '700 e '800 avvennero importanti modifiche: entrò il coro (all'inizio del XVIII sec.), fu eliminata la Morte, furono introdotti i "simboli della Passione" e, nel 1833, l'Addolorata. Nel 1850 circa avvenne l'ultima importante modifica: la processione fu spostata dal mattino alla sera.
Dunque, come tradizione avrà inizio anche stasera alle 19, dalla cattedrale di San Giustino. Lungo gran parte del percorso saranno presenti i tripodi accesi con fuoco di cera, un tempo necessari per la luce e per bruciarvi incensi ed aromi. Intanto, in cattedrale, alla fine della sacra funzione, sulla scalinata del presbiterio si esibirà il coro per tenori primi, tenori secondi e bassi, composto da oltre 160 elementi che intoneranno il Miserere composto verso il 1740 da Selecchy, maestro di cappella della cattedrale. Il percorso della Processione rispetterà il seguente itinerario: partenza dalla cattedrale, piazza San Giustino, via Pollione, Piazza Valignani, via C. De Lollis, piazza Matteotti, via Arniense, via dei Crociferi, via degli Agostiniani, via Toppi, C.so Marrucino, Piazza Valignani, via dei Domenicani, Largo Barbella, via M. V. Marcello, piazza Templi Romani, via Priscilla, via Ravizza, via Zecca, piazza Trento e Trieste, corso Marrucino, piazza Valignani, via Pollione, piazza San Giustino.
A L'Aquila, la processione del venerdì Santo è stata reintrodotta nel 1954 per interessamento dei frati Minori del Convento di San Bernardino; merito particolare va al giovane francescano fra Salvatore Roccioletti. A curare la processione e darle grande lustro è stato poi, a partire dal 1963, Padre Casimiro Centi. La processione del venerdi Santo in città ha una peculiarità che la rende forse unica, cioè quella di essere legata, sin dal 1954, ai nomi del grande artista aquilano d'adozione Remo Brindisi, morto nel 1996, e del padre Fedele Brindisi. Il figlio li ha immaginati e disegnati quasi in una visione mistica, il padre li ha realizzate artigianalmente.
Le celebrazioni avranno inizio alle 15 nella chiesa in cui riposa San Bernardino con la Liturgia della Passione. A seguire, alle 16:30, nella basilica di San Giuseppe artigiano, il conservatorio aquilano Alfredo Casella, nel cinquantenario della sua istituzione, offrirà un concerto con gli allievi che eseguiranno lo Stabat Mater di Pergolesi e arie di Bizet, Faurè e Rossini.
Poi, sarà il personale della Prefettura a comporre la scorta d’onore del Cristo Morto lungo le vie del centro cittadino ancora in parte occupate dai cantieri della ricostruzione. La Processione, che muoverà i primi passi alle 20 dalla Basilica di San Bernardino, si snoderà lungo le vie centrali fruibili, passando per Corso Vittorio Emanuele, Piazza Duomo, Piazza San Marco, Corso Federico II, per tornare davanti alla Basilica di S Bernardino. Il percorso, dettato anche dalla presenza dei cantieri, è voluto per evitare che, facendo l’anello completo di piazza Duomo, la parte finale incroci la testa della Processione. Il corteo sfilerà in silenzio, silenzio intervallato soltanto dal coro del venerdì Santo coordinato dal maestro Vivio e diretto dal maestro Mantini, lungo il corso, piazza Duomo, via Indipendenza e nel ritorno da corso Federico II.
Ha preso il via alle prime luci dell’alba, invece, la tradizionale e antichissima processione della “Desolata” a Teramo. Il rito religioso si rinnova dal 1260 e rappresenta il disperato cammino della Madonna alla ricerca del figlio morente e, così, anche il dolore di tutte le madri che hanno perso il proprio figlio. Il corteo si avvia con la statua lignea dell’Addolorata per il giro delle "sette chiese" del centro storico che rappresentano i sette dolori della Madonna, aperta da un gruppo di donne velate di nero che cantano canti della Passione, accompagnate dai componenti della confraternita dei Cinturati, che organizza la processione mattutina. Il pellegrinaggio si snoda lungo il percorso attraverso le chiese di San Domenico, Santo Spirito, Madonna del Carmine, Madonna delle Grazie, Sant’Antonio e l’Annunziata, fino al rientro in Duomo.
A seguire - intorno alle 19 - la processione della sera, a partire dalla chiesa della Santissima Annunziata, aperta da un confratello dell'Annunziata incappucciato e vestito di nero, che porta una pesante croce di legno illuminata sui tre bracci. Il simulacro del Cristo morto è adagiato su una lettiga, tra le più grandi d'Abruzzo: ricco di veli e stoffe preziose. Seguono le Cantarine che intonano le 'lamentele', le 'addoloratine', sette bambine vestite di nero che simboleggiano i sette dolori di Maria e la Veronica, bambina vestita con una tunica nera ed un velo viola con in mano un panno bianco con il volto di Cristo.
A Pescara infine, in occasione del venerdì Santo, vengono organizzate diverse processioni del Cristo Morto. La principale, alla quale partecipa l’arcivescovo monsignor Tommaso Valentinetti, avrà inizio alle ore 19 da piazza Sacro Cuore e percorrerà Corso Umberto, via Nicola Fabrizi, via Venezia, corso Vittorio Emanuele, ponte Risorgimento, via Conte di Ruvo fino alla Cattedrale di San Cetteo. La processione della Parrocchia della Madonna dei 7 Dolori avrà invece inizio alle ore 19:30 e partirà dal piazzale antistante il Santuario, che si trova in zona Colli, e si snoderà lungo la Strada Vecchia della Madonna, via Monti di Campli, via Fonte Romana, via Monte Pagano, via Monte Faito, via Valle di Rose e via del Santuario per concludersi nel piazzale parrocchiale. Ancora, la processione della Parrocchia della Beata Vergine Maria del Fuoco avrà inizio alle ore 20 da via Stradonetto per percorrere via Sacco, via Lago di Borgiano, via Tavo e via Stradonetto per concludersi nel piazzale della chiesa. Infine la processione della Parrocchia di San Pietro Martire avrà inizio alle ore 19:30 dal piazzale delle chiesa per percorrere Via Fontanelle fino al civico 1 e poi, a ritroso, tornare nel piazzale della chiesa.