Un anno fa lo spettacolo teatrale "Mille giorni" debuttava ad Ortona e il 4 aprile andava in scena a L'Aquila, per la prima volta, per raccontare il disastro come recita il titolo. E il disastro è quello del terremoto del 6 aprile 2009 e del dopo.
Mille giorni si contano in quasi tre anni di tempo trascorso dal 2009. Ora, nell'aprile del 2013, sono quasi mille e cinquecento. Mille e cinquecento giornate che sono state vissute in un territorio ai confini della realtà, per citare una serie televisiva di qualche anno fa e cioè tra stati di allucinazione, aberrazioni delle logica, trasformazioni mostruose di un territorio più violente di quelle provocate dal sisma (per ricordare Ignazio Silone). Ma sappiamo anche che "Tutte le cose, anche le peggio, una volta fatte poi si trovano una logica, un motivo per il solo fatto che ci stanno. Anche ‘sta casetta triste del progetto C.a.s.e., dove vivo, con le finestre in alluminio, i muri fatti di legno pressato e i balconcini...noi ci abitiamo e ci mettiamo le tendine, i gerani, e il tappetino davanti alla porta". Così recita ad un certo punto il testo di "Mille giorni" di Tiziana Irti e Antonio G. Tucci, prodotto da Arti e Spettacolo, L’Aquila e Teatro Del Krak, Ortona (Chieti) che quest'anno sarà possibile vedere il 5 aprile alle 18.00 nella Casa del Teatro a L'Aquila.
Il testo nasce dalle ricerche e dall'ascolto sul campo da parte degli autori per raccogliere memorie, impressioni, speranze e disperazione di chi ha vissuto il terremoto aquilano dalla scossa fino a mille giorni dopo. In scena una donna, "posseduta" dalle voci e dai ricordi dei suoi concittadini. La scenografia è essenziale solo un corpo, una voce e scarni elementi evocano presenze, immagini, architetture, crepe. Un viaggio tragicomico, fatto di assurdo e teatro, come l'episodio che dà il via allo spettacolo. Il tentativo di suicidio di Antonio che ha perso il lavoro e sta per impiccarsi ad un lampadario di casa sua: la delicata operazione è al suo culmine, ma lui si trova a L'Aquila, alle 3 e 32 della notte del 6 aprile del 2009 e la scossa arriva. Il lampadario crolla, il soffitto cade giù. Lui non muore, ma una parte della città sì…e tra mille e mille e cinquecento giorni dopo non sembrano esserci grandi cambiamenti.
SCHEDA di “Mille giorni – Racconti dal disastro dell'Aquila”
Produzione: Arti e Spettacolo e Teatro Del Krak
di Tiziana Irti, Antonio G. Tucci
con Tiziana Irti
disegno luci Daniela Vespa
voci fuori campo: Stefano Cencioni, Matteo Di Genova
foto di scena: Paolo Porto
regia: Antonio G. Tucci
residenza: Teatro Nobelperlapace, San Demetrio ne' Vestini (L’Aquila)
Si ringraziano tutti i testimoni che con grande generosità ci hanno raccontato le loro storie che sono la vita di questo spettacolo. A Giancarlo Gentilucci, un ringraziamento particolare a per il sostegno e i preziosi consigli.