Mercoledì, 02 Maggio 2018 13:14

L'Aquila, ecco il Mercato Europeo: dal 18 al 20 maggio, 80 venditori dal mondo

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Un fine settimana all’insegna di sapori e profumi insoliti, un caleidoscopio di forme particolari e inattese, di prodotti provenienti da ogni angolo del mondo: il 18-19 e 20 maggio prossimi, L’Aquila ospiterà per la prima volta il Mercato Europeo di Fiva Confcommercio. Un appuntamento assolutamente da non perdere: oltre 80 venditori animeranno il centro storico, Piazza Duomo e Corso Vittorio Emanuele, tra piatti di paella spagnola, birre artigianali belghe, dolci arabi, bretzel tedeschi e lavande della Provenza.

I Mercati Europei nascono nel 2001, sulla scia delle positive esperienze maturate in altri Paesi comunitari; a cercare una definizione semplice, si potrebbe dire che si tratta di mostre-mercato di venditori provenienti da ogni angolo d’Europa su aree pubbliche. In realtà i Mercati Europei sono molto di più, perché hanno un valore aggiunto che le consuete iniziative di piazza non riescono ad assicurare: il loro punto di forza è il contributo operativo che offre l'intero mondo del commercio; un Mercato Europeo prende forma grazie alla cooperazione della Federazione nazionale e delle associazioni territoriali del commercio ambulante, delle Camere di commercio, degli Enti locali quali Comuni o Regioni. È grazie a questa capacità di "fare sistema" che i Mercati Europei arrivano sulle maggiori piazze nazionali, che per un intero week-end diventano internazionali.

Nei Mercati Europei, i banchi di provenienza estera sono un centinaio – come detto, a L’Aquila saranno un'ottantina trattandosi della prima edizione in città - mentre i rappresentanti delle specificità regionali italiane si aggirano intorno alla ventina. Sotto il profilo merceologico, un 30% di banchi di alimentari si affianca ad un 60% del settore non alimentare, mentre il restante 10% è costituito da operatori che effettuano somministrazione. Gli operatori espongono i prodotti tipici e caratteristici delle nazioni di provenienza, disposti in modo da creare "aree nazionali".

Per tutte queste ragioni, le Amministrazioni hanno spesso accolto con entusiasmo i mercati. Esemplare è il caso di Arezzo: il Mercato Europeo vi ha fatto il suo esordio nel 2005, e subito si è deciso che già dal 2006 sarebbe diventato un appuntamento fisso. Migliaia le presenze all’ultima edizione. I Mercati Europei sono una vetrina per le città che le ospitano, rivitalizzano il centro storico, lo restituiscono alla sua funzione originaria e particolare: far incontrare la gente. Più volte a Trieste è stata toccata la quota record di 250mila presenze. È facile immaginare le dimensioni dell'indotto cittadino, e non solo nel campo commerciale ma anche turistico.

“Abbiamo aderito convintamente alla proposta di Fiva Confcommercio: credo che L’Aquila debba riscoprire il suo ruolo antichissimo di città che ha ospitato fiere e commerci importanti”, le parole del sindaco Pierluigi Biondi che, stamane, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Fibbioni col direttore regionale Confcommercio Celso Cioni, col presidente della Fiva Confcommercio della provincia dell’Aquila Alberto Capretti e con Armando Zelli, segretario nazionale della Federazione dei venditori ambulanti. “Il Mercato Europeo s’inserisce in una serie d’attività che l’assessorato alle attività produttive sta portando avanti da tempo: prima l’ottima riuscita della Fiera della Befana, organizzata in modo diverso così da garantire una migliore vivibilità, poi la Festa del Cioccolato, il mercato del Primo maggio che ha avuto un ottimo riscontro, lo Street Food che tornerà in città l’11, il 12 e 13 maggio, in concomitanza con l’arrivo sul Gran Sasso del Giro d’Italia. Ci auguriamo che il Mercato Europeo possa raggiungere i numeri che ha ottenuto in altre città, ci accontentiamo di qualche migliaio di persone per la prima edizione”.

L’appuntamento aquilano sarà il primo organizzato in una città del centrosud: “Era parecchio tempo che volevamo venire a L’Aquila, finalmente è arrivata l’occasione per organizzare il mercato in una piazza storica per il commercio ambulante”, ha aggiunto Armando Zelli. “Per la prima edizione, puntiamo a numeri non grandissimi: insomma, non avremo i 160 ambulanti che erano presenti a Padova settimana scorsa, ma una ottantina così da prendere le misure dei luoghi e valutare la risposta della città”. E non solo: come ha spiegato Alberto Capretti, infatti, si è investito molto in promozione, in particolare nelle province di Chieti, Teramo e Pescara e sul bacino di Avezzano: “si tratta di un mercato d’altissima qualità; siamo sicuri che verranno migliaia di persone”.

Un’occasione per ritrovare l’antica vocazione della Piazza del Duomo, sede del mercato cittadino dal 1304 e che, fino alla ai primi di giugno, tornerà ad animarsi di ambulanti, bancarelle, vociare di commercianti e cittadini. In attesa che si creino le condizioni per riportare il mercato nel cuore della città in pianta stabile: “L’Aquila avrà due mercati, uno in Piazza e l’altro a Piazza d’Armi” ha ribadito Capretti; “per tornare nei luoghi storici del commercio cittadino, però, ci vorrà ancora qualche anno, per iniziare almeno a fare il mercato uno, due o tre volte alla settimana”.

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Maggio 2018 23:25

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