I geologi del Laboratorio di Geologia e Sismologia dell'Università dell'Aquila sono intervenuti in mattinata a Torrita di Amatrice per controllare la segnalazione dell'improvvisa apertura, pochi giorni fa, di una risorgiva di acqua dal sottosuolo accompagnata da una violenta fuoriuscita di gas.
Accompagnati dalla dottoressa Fedora Quattrocchi, responsabile della sezione di Geochimica dei Fluidi dell'INGV, hanno constatato la presenza di almeno due polle artesiane accompagnate, come correttamente segnalato dagli abitanti della zona, da una abbondante fase fluida che fuoriusciva in forma di grandi bolle gassose.
I gas e le acque sorgive sono stati campionati e caratterizzati nei loro principali parametri fisici. Sono stati presi campioni anche per la ricerca di gas disciolti e gas radon, sia disciolto che in fase gassosa.
I campioni saranno domani presso i laboratori dell'INGV a Roma.
In attersa dei risultati i geologi fanni notare che comunque si tratta quasi certamente di fasi fluide di grande interesse, liberate da una frattura profonda e "catturate" dalle falde acquifere superficiali. Il sito sorge infatti in prossimità del grande sistema di faglie normali che separa la dorsale carbonatica della catena dei Sibillini dalle rocce arenaceo-pelitiche del Bacino di Torrita-Amatrice.