Mercoledì, 23 Maggio 2018 10:31

Sociale, Albano deposita mozione e interrogazione su centri disabili e 'Dopo di Noi'

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"L'immobilismo è sempre dannoso, e purtroppo gli aquilani cominciano a preoccuparsi che sia un tratto distintivo e costante di questa amministrazione. Nell'ambito sociale tuttavia l'immobilismo è persino impensabile, specialmente quando ci sono in ballo cospicui finanziamenti che rimangono a marcire senza che ne beneficino le fasce di popolazione che hanno bisogno di sostegno, risorse che in alcuni casi rischiano di essere perse. Attraverso la mozione e l'interrogazione, appena depositate, puntiamo ad approfondire, e soprattutto a scongiurare queste eventualità".

A dirlo sono il segretario cittadino del Partito Democratico e consigliere comunale Stefano Albano e la responsabile Politiche sociali del Pd dell'Aquila, Emanuela Di Giovambattista. "Auspichiamo che sia dato un riscontro rapido, perché le questioni trattate sono davvero urgenti. Si tratta di un tema e di un settore che, per la fascia di popolazione che ne usufruisce, non può permettersi ritardi e disservizi", sottolineano.

In particolare, la mozione - di cui Albano è primo firmatario - si concentra sui centri socio - educativi per disabili gestiti dalle associazioni. "Ringrazio i consiglieri comunali che hanno voluto firmare questa importante mozione: Stefano Palumbo, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio, Americo Di Benedetto, Lelio De Santis, Angelo Mancini, Giustino Masciocco, Paolo Romano, Elia Serpetti, Elisabetta Vicini, Elisabetta De Blasis", aggiunge Albano. La mozione prende le mosse dal Piano distrettuale di ambito sociale, approvato nel settembre scorso dal Consiglio comunale, che dispone le modalità di erogazione dei finanziamenti ai centri socio – educativi per disabili gestiti dalle associazioni, per le annualità 2017 e 2018. I fondi ammontano a 100mila euro per ciascuna delle due annualità. Visto che ancora non sono stati erogati i fondi, né quelli del 2017 né quelli del 2018, l'approvazione della mozione impegnerebbe il Sindaco e la Giunta "a disporre in tempi brevi l'attuazione di quanto programmato nel piano distrettuale per le annualità 2017 e 2018 in modo che il settore competente possa erogare i finanziamenti".

Albano spiega: "E' clamoroso che ancora non vengano sbloccate queste risorse dal Comune, ritardi ulteriori rischiano seriamente di compromettere l'offerta dei servizi creando disagi a chi, mi riferisco ai disabili e alle loro famiglie, già ne deve sopportare a sufficienza".

Non sfugge che la mozione, oltre che dai consiglieri di minoranza - eccetto Carla Cimoroni, capogruppo di Coalizione sociale - sia stata firmata anche dalla presidente della Commissione 'Politiche sociali' Elisabetta De Blasis, formalmente ancora in maggioranza, sebbene abbia lasciato il gruppo di Forza Italia sbattendo la porta e aderendo al gruppo misto; è chiaro che la sua firma è un messaggio politico piuttosto chiaro alla maggioranza di centrodestra.

L'interrogazione, anch'essa depositata dal consigliere comunale e segretario del Pd cittadino, vuole invece approfondire lo stato dell'arte della realizzazione all'Aquila di strutture e servizi dedicati alla disabilità grave, meglio noti come "Dopo di noi".

Tutto prende le mosse dalla legge nazionale 112, approvata nel 2016, che ha regolamentato e istituito il Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave che si trovano senza sostegno familiare, a cui ha fatto seguito l'anno seguente una delibera di Giunta regionale che ha disciplinato l'utilizzo e la ripartizione dei fondi stanziati dalla normativa nazionale sul territorio regionale. Nell'interrogazione Albano chiede chiarimenti su una serie di questioni che discendono direttamente dalla legge: "In primo luogo a che punto siamo con la realizzazione del progetto, come pianificato nel Piano sociale, e quali sono le tempistiche; sappiamo che la Regione ha inviato una lettera il 16 aprile scorso a tutti gli Enti capofila di ambito sociale (il Comune dell'Aquila lo è) sollecitando l'invio entro 60 giorni di una graduatoria dei progetti personalizzati di assistenza con relativo finanziamento. Si sta procedendo in tal senso? In caso di inadempienza o di superamento della finestra temporale stabilita si rischia di perdere le risorse? Sarebbe un'eventualità che andrebbe scongiurata; poi sulle ragioni del Protocollo sottoscritto dall'assessore Bignotti fra Comune e Asl. Tenuto conto che nel Piano distrettuale di ambito sociale era già contenuta una convenzione fra Comune e Asl, perché si fa un nuovo Protocollo d'Intesa? Ci saremmo aspettati un Protocollo operativo in grado di rendere esecutivi gli indirizzi già programmati nel piano; infine, che fine hanno fatto il progetto messo a punto dalla precedente amministrazione attraverso un ampio processo di partecipazione, che prevedeva a via Antinori il nucleo centrale dei servizi sul Dopo di Noi, e i relativi finanziamenti messi a disposizione dalla Protezione civile?".

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