Il Partito Democratico dell'Aquila prova a ripartire.
Ad una settimana dal voto amministrativo che ha sancito la nettissima sconfitta della coalizione di centrosinistra, e il pessimo risultato dei dem, scesi sotto la soglia psicologica del 10%, all'8,6% delle preferenze, si è riunita nel pomeriggio l'assemblea degli iscritti.
Ebbene, la segretaria cittadina Emanuela Di Giovambattista si è presentata dimissionaria, azzerando, di fatto, gli organi del partito.
Ha stravinto la destra e straperso la sinistra, ha riconosciuto Di Giovambattista. Che ha poi sottolineato come il fronte progressista si sarebbe dovuto presentare unito: era la linea della segreteria cittadina - ha inteso mettere in evidenza - unire le forze per trovare una candidatura unitaria, forte e competitiva che, magari, non avrebbe ribaltato i rapporti di forza ma evitato, questo sì, la debacle del centrosinistra ponendo le basi per una vera ricostruzione del fronte progressista.
Chiaro il riferimento al tentativo che pure si è fatto di trovare un quadra con Americo Di Benedetto.
Al contrario, ha prevalso la linea della doppia candidatura per allargare il fronte del consenso e portare Pierluigi Biondi al ballottaggio: è stato un errore, ha ribadito Di Giovambattista. E la candidatura di Stefania Pezzopane, ha aggiunto rivolta alla deputata dem, non era quella giusta.
D'altra parte, anche la coalizione è andata male, con liste che non sono arrivate neanche all'1%: forzare per costruire 6 liste è stato un errore che ha impoverito anche il Pd, ha aggiunto, che ha dimezzato però i voti rispetto a cinque anni fa, e questo è un altro dato di fatto.
Fatta l'analisi, Di Giovambattista ha rimesso il mandato ricandidandosi, però, sulla base di una nuova piattaforma, di una nuova linea politica e programmatica. Un ciclo politico è finito e si manda agli archivi storici di questa città, il messaggio lanciato dinanzi all'assemblea.
Chiara la linea: il partito si dovrà aprire alla città facendo emergere figure fresche negli organismi dirigenti con l'obiettivo dichiarato di ricostruire un campo largo progressista, a partire dal tentativo di fare sintesi tra le forze di opposizione in Consiglio comunale, provando a ritrovare un'intesa con Americo Di Benedetto e coinvolgendo davvero il mondo civico.
A guidare il processo, però, non potrà essere Stefania Pezzopane, ha detto chiaramente Di Giovambattista; una linea che, a quanto si è potuto apprendere, è stata maggioritaria negli interventi che sono seguiti.
A sera, l'assemblea è stata aggiornata a lunedì prossimo, allorquando è atteso, tra gli altri, l'intervento della deputata del Pd.
Poi, si tenterà di fare sintesi: sarà il voto assembleare a stabilire se si andrà avanti con Di Giovambattista, lungo la rotta tracciata oggi nel suo intervento.