Martedì, 18 Settembre 2018 12:16

Giornate europee del Patrimonio: ecco gli appuntamenti per riscoprire il territorio

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Le Giornate Europee del Patrimonio (GEP) sono una manifestazione promossa dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. Si tratta di un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle società. Una proposta all’insegna del coinvolgimento e della partecipazione più ampia, per condividere i luoghi e la memoria dell'antico, ma anche del presente restaurato e recuperato, dedicata quest’anno al tema “L’Arte di condividere”.

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila e dei comuni del cratere, aderisce alla manifestazione, programmando una serie di aperture straordinarie delle aree archeologiche, proiezioni e visioni del territorio e del paesaggio, per permettere a tutti di godere della bellezza e dello spettacolo offerto dai luoghi antichi.

Come negli scorsi anni la Soprintendenza per L’Aquila e cratere invita alla visita delle suggestive aree archeologiche di Forcona, di Amiternum e di Castel di Ieri, alla riscoperta della storia antica del territorio aquilano.

ARCHEOLOGIA DELL’EQUINOZIO D’AUTUNNO 

Apertura straordinaria dell’area archeologica di Forcona: sabato 22 e domenica 23 settembre 2018 - orario: 9.00-13.00 – 15.00-19.00.

Il sito romano di Forcona è da sempre un punto nodale nella storia delle civiltà del territorio aquilano. Le testimonianze archeologiche, unite alle testimonianze storiche ed epigrafiche, consentono di disegnare un quadro dell’importanza del centro e dell’area limitrofa fin dai tempi più remoti: un’importanza legata alla presenza dell’acqua, alla fertilità della terra e alla vicinanza con gli antichi percorsi della transumanza, oltre che a luoghi di culto di riferimento per una vasta area geografica e culturale, come dimostrato dalla presenza dei resti dell’antica Cattedrale di San Massimo di Forcona, sede della prima diocesi del territorio. Info: tel. 0862 21755, tel. 3665673817.

GIORNATE ROMANE AD AMITERNUM

Apertura del Parco Archeologico di Amiternum: sabato 22 e domenica 23 settembre 2018 - orario: 9.00-19.00.

Il Parco Archeologico di Amiternum – antica città sabino-romana sviluppatasi lungo la via Cecilia a partire dalla metà del III sec. a.C. – comprende due importanti aree archeologiche: l’area del maestoso Anfiteatro (I sec. d.C.) con l’adiacente domus a peristilio e il sito del Teatro (I sec. a.C.) L’Anfiteatro poteva contenere fino a 6000 spettatori (48 arcate su due piani che ne delimitano il perimetro, nei pressi della adiacente grande domus a peristilio), mentre il grande Teatro ne poteva ospitare circa 2000 (la parte inferiore della cavea, l'orchestra e la scena). I visitatori potranno inoltre apprezzare la ricchezza dei rilievi architettonici provenienti dal territorio (per esempio dalla stessa area amiternina, ma anche dal sito di Forcona) esposti nell'area archeologica.

TRA GLI DEI DEL TEMPIO ITALICO

Apertura straordinaria del Tempio Italico di Castel di Ieri in collaborazione con l’Amministrazione Comunale: sabato 22 settembre 2018 - orario: 16.30-19.30 domenica 23 settembre 2018 - orario 9.30-13.00 e 16.30-19.30.

Nel comune di Castel di Ieri, ripetute campagne archeologiche, hanno indagato una straordinaria sequenza archeologica, che ha permesso di gettare nuova luce sul popolamento antico nella Valle Subequana, lungo un’importante e suggestivo percorso dominato dal massiccio del Sirente. Tra il VII e il VI sec. a.C., l’area fu occupata da una necropoli di tombe a circolo, rinvenute a quattro metri di profondità, poi abbondonate sino alla successiva occupazione di carattere sacro risalente al III sec. a.C. E’ infatti databile a questo periodo la realizzazione di un tempio a tre celle, a cui fece seguito nel II sec. a.C., un’ulteriore monumentalizzazione dell’area tramite la costruzione ad un livello superiore, la costruzione dell’imponente Tempio di Giove. Di quest’ultimo si conservano il podio in lastre di calcare, la scalinata e le tre cella, tra cui la centrale conserva l’iscrizione a mosaico dei magistrati che curarono di un intervento di restauro.

Gli eventi organizzati da Archeoclub

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2018, l’appuntamento con Archeoclub raddoppia.

Grazie alla reciproca collaborazione instaurata con la sede Archeoclub di Castel Sant’Angelo (RI), saranno due gli eventi organizzati e offerti al pubblico, uno a L’Aquila, l’altro a Castel Sant’Angelo: 

  • sabato 22 settembre 2018, ore 17; Archeoclub L’Aquila - Archeoclub Castel Sant’Angelo - Polo Museale dell’Abruzzo - Associazione Organistica Aquilana; «ARTE ORGANARIA E ORGANISTICA TRA CULTURA E SIMBOLISMO NELLA BASILICA DI SAN BERNARDINO A L'AQUILA», appuntamento a L’Aquila, presso la Basilica di San Bernardino da Siena. Il M° Luciano Bologna (Associazione Organistica Aquilana), organista aquilano e studioso di Arte organaria, ci guiderà alla scoperta dell’antica arte organaria e in particolare dei dettagli e dei simbolismi legati all’organo monumentale della Basilica bernardiniana. Seguirà il trasferimento presso la Basilica minore di San Giuseppe Artigiano in via Sassa dove il M° Bologna offrirà una dimostrazione pratica e un breve concerto finale all’organo della chiesa. Si ringraziano per la collaborazione la comunità dei Frati Minori del convento di San Bernardino da Siena, il Polo Museale dell’Abruzzo e la Parrocchia Universitaria di San Giuseppe Artigiano;
  • domenica 23 settembre 2018, ore 10,30; Archeoclub Castel Sant’Angelo - Archeoclub L’Aquila; «ANGIÒ-DURAZZO E ARAGONA AI CONFINI DEL REGNO», appuntamento a Castel Sant’Angelo (RI), presso il belvedere di via Monti e Tognetti. L’architetto Flavia Festuccia, presidente della locale sede Archeoclub, ci accompagnerà alla scoperta del borgo medievale, storicamente legato ad Aquila e agli Abruzzi, parte integrante della provincia di Aquila fino al 1927 e fortezza di frontiera del Regno di Napoli ai confini con lo Stato Pontificio, prima sotto la dinastia degli Angiò-Durazzo e poi sotto quella di Aragona. 

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