Sabato, 13 Ottobre 2018 20:28

FdP, riappropriazione dal basso dei beni inutilizzati: il caso virtuoso di Calascio

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Nell’ambito del Festival della Partecipazione, si è svolto un incontro dal titolo “Beni comuni: il protagonismo delle comunità nel riuso di edifici inutilizzati”, dove sono state messe a confronto diverse esperienze di riappropriazione dal basso di beni inutilizzati e di governo di beni comuni.

Tra le best practices citate, ce n’è anche una che riguarda il comune di Calascio, dove un progetto capitanato da Cittadinanzattiva, che si è avvalsa, per l’occasione, dell’aiuto e della collaborazione di altre due associazioni – Borghi autentici d’Italia e il team di giovani architetti YOUrbanMOB – e dell’amministrazione comunale, ha permesso non solo di recuperare un edifico pubblico che era andato in disuso – la vecchia scuola elementare – ma di dare anche nuova linfa all’economia del paese e al turismo che interessa la Rocca.

Tutto è partito dalla riorganizzazione del servizio navetta che collega il borgo al famoso castello medievale. “In passato” spiega il responsabile del progetto, Raniero Maggini di Cittadinanzattiva “il servizio partiva dall’inizio della strada alla base della Rocca, senza un minimo di tracciabilità e trasparenza. Noi abbiamo spostato il capolinea della navetta nella piazza al centro del paese, vicino la scuola, che era stata ristrutturata dopo il terremoto ma che non era più utilizzata perché nel frattempo non c’erano più bambini che la frequentavano. Grazie a un accordo quadro firmato con il sindaco Ludovico Marinacci, abbiamo ottenuto in comodato d’uso gratuito alcuni locali della scuola, dove abbiamo allestito un info point e una biglietteria, nei quali oggi lavorano, regolarmente contrattualizzati, cinque ragazzi tra i 16 e i 20 anni, tutti residenti nel paese. Contestualmente, abbiamo indetto una nuova gara per l’assegnazione del servizio navetta, selezionando, tra le 12 aziende che hanno partecipato, quella che aveva fatto l’offerta migliore. Tutto ciò ha portato a un significativo aumento delle presenze turistiche nel paese e a un maggiore afflusso di clienti nelle attività commerciali che si trovano ai lati della piazza”.

L’obiettivo della riorganizzazione del servizio navetta e del nuovo info point allestito nella vecchia scuola, spiega Maggini, è anche quello di razionalizzare e rendere meno caotici gli accessi alla Rocca. Secondo una stima fatta da Cittadinanzattiva, infatti, nell’ultima stagione estiva, il castello di Calascio è stato visitato da circa 80mila persone. Solo nella settimana di Ferragosto, ha calcolato l’associazione, si è arrivati a sfiorare le 10mila presenze giornaliere. “ Va bene il turismo che fa vivere questi paesi” dice Maggini “ma occorre anche che ci sia rispetto dei luoghi”.

Il “progetto Baronie”, così è stato ribattezzato, ha avuto così tanto successo che Cittadinanzattiva ha già firmato altre due intese analoghe con i comuni di Castel del Monte e Castelvecchio Calvisio. In particolare, con l’amministrazione di Castel del Monte, è stato siglato un accordo per effettuare uno studio di fattibilità per il riuso e la gestione dell’ex impianto ovino di San Marco.

Ultima modifica il Sabato, 13 Ottobre 2018 21:18

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