Cinque giovani tra i 25 e i 35 anni. Una formazione acquisita interamente presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. Un sogno, anni di esperienza e un carico di energia per un nuovo progetto in un momento storico niente affatto facile per una delle risorse più preziose ma spesso più trascurate del nostro Paese: i beni culturali.
Nasce in questi giorni all’Aquila l’Associazione di Promozione Sociale 'L’ArQueologia', qualcosa che fin dal suo nome, e dal sottotitolo “il valore della comunità tra storia e territorio”, evidenzia una stretta relazione con la città dell’Aquila.
Scavo archeologico, valorizzazione di siti e monumenti e laboratori didattici per le scuole sono solo alcune delle attività in programma per dare un contributo attivo alla rinascita dell’Aquila attraverso la ricostruzione della millenaria storia del suo territorio. “L’Aquila e l’Abruzzo hanno un ricchissimo patrimonio storico-artistico e naturalistico”, raccontano i cinque giovani, “che costituisce un grande potenziale che nulla ha da invidiare a territori più noti come la Toscana: cercheremo di far conoscere la storia del nostro territorio ai cittadini e ai turisti soprattutto attraverso modalità non convenzionali in sintonia con la tecnologia, le necessità e i desideri di chi vive un dato luogo tutti i giorni o solo un weekend”.
La diffusione di conoscenze con metodi innovativi e accattivanti è uno degli obiettivi principali del gruppo. Un esempio: per i più piccini c’è il laboratorio “Io scopro l’archeologia”, che si propone di far conoscere attraverso attività ricreative l’archeologia e la storia del territorio. Una lezione di storia fuori dalle aule di un MUSP e un gioco-laboratorio per imparare e accrescere la creatività dei bambini.
Giocando a fare gli archeologi i bambini potranno conoscere la storia dell’Aquila e del suo territorio nelle sue diverse fasi: dal noto Mammuth fino alla conquista romana, dalle invasioni dei “barbari” alla nascita dei castelli e la fondazione della città nel Medioevo. Alla fine del laboratorio, dal costo di pochi euro, i bambini otterranno l’attestato del piccolo archeologo. Le attività sono chiaramente modulabili in base all’età dei bambini ed è inoltre possibile richiedere laboratori personalizzati e attività ludiche anche per festeggiare un compleanni e occasioni speciali. Ma 'L’ArQueologia' a.p.s. rivolge la propria attenzione a tutti: per i più grandi sarà possibile partecipare ad uno scavo archeologico, saranno organizzati seminari e appuntamenti culturali ma anche eventi eno-gastronomici a tema con la collaborazione di produttori agricoli e ristoratori locali.
Sarà dunque possibile mangiare come nell’età romana o come nel Medioevo, attraverso la ricostruzione di piatti con ingredienti tipici della cucina dell’epoca. Non da ultimo i cinque giovani stanno organizzando itinerari di turismo responsabile nel territorio aquilano, che vi trova una profonda vocazione. “Un turismo attento all’ambiente come all’uomo e rispettoso dei ritmi della natura prima che di quelli della nostra quotidianità è l’unica chiave di lettura possibile per la promozione di un territorio montano come l’Abruzzo aquilano”, leggiamo sul sito dell’associazione.
In una città dove non c’è un Punto Informazioni Turistiche aperto con regolarità, essere accompagnati da giovani esperti in visite a castelli medievali, aree archeologiche e borghi minori dell’area compresa tra il Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga e il Parco Naturale Regionale Sirente Velino. NewsTown, anche sull’onda della grande sensibilità dei cittadini aquilani sulla storia della città, mostrata negli ultimi mesi sulla discussa questione di Porta Barete, fa un grande in bocca al lupo a questi ragazzi, tassello fondamentale per un percorso di cambiamento necessario all’Aquila come nel resto d’Italia perché no, a partire dalla conoscenza della nostra storia.
Tutte le info su: http://larqueologia.wordpress.com/