Martedì, 28 Gennaio 2014 17:44

Enti culturali contro la Provincia per tagli ai contributi. La replica Del Corvo

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"Sui finanziamenti alle associazioni culturali la Provincia dell'Aquila dice più bugie di Pinocchio". Parole pronunciate dal presidente dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese, Antonio Centi, che, insieme ai rappresentanti di altri enti culturali aquilani, ha voluto denunciare, in una conferenza stampa, la mancata concessione dei contributi ordinari per le annualità 2012 e 2013.

In totale, sarebbero 200 mila euro i finanziamenti promessi e mai stanziati dalla Provincia. “Tagli impossibili” affermano le associazioni, “che stanno mettendo a repentaglio non solo la programmazione delle attività ma anche decine di posti di lavoro”. Istituzione Sinfonica Abruzzese, Società Concerti Barattelli, L'Uovo, Teatro Nobelperlapace, scuola di danza L'Aquila E-Motion: la lista degli scontenti è lunga. 

"L'estate scorsa” ha spiegato Antonio Centi “ci incontrammo con Del Corvo, a cui illustrammo il problema. Il presidente ci disse che non dovevamo preoccuparci perché i contributi sarebbero arrivati. Anche la commissione consiliare bilancio, all'unanimità, ci assicurò che sarebbe stato aperto un capitolo ad hoc per erogare i finanziamenti. Parliamo di cifre modeste che però per noi sono vitali, perché ci consentono di raggiungere il pareggio di bilancio e di non fare debiti. Da allora non è successo più nulla. Abbiamo insistito, personalmente ho mandato anche diverse lettere, ma nessuno mi ha mai risposto”.

All'origine dei tagli ci sarebbero le solite pastoie burocratiche ma anche rimpalli di reponsabilità tra la struttura politica e quella tecnico amministrativa della Provincia: “Queste, almeno, sono le ultime notizie che ci sono state date” ha affermato Centi “A bloccare tutto sarebbe un contrasto tra gli organi politici e gli uffici amministrativi. Un problema di fronte al quale l'unica soluzione che si è trovata è stata quella di non dare niente a nessuno: la parte burocratica per stare tranquilla e non avere problemi, quella politica per scaricare tutte le responsabilità sulla prima”.

“Loro affermano” ha dichiarato Antonio Massena, direttore artistico dell'Uovo “che è un problema di regolamenti. Tutti gli altri enti, però, si sono adeguati, dal Comune alla Regione; perché la Provincia no? Tra l'altro si tratta semplicemente di un regolamento che impone a tutti gli enti pubblici di mettere sul proprio sito internet le somme erogate”.

Massena, a dire il vero, si è spinto oltre, affermando che la Provincia avrebbe usato due pesi e due misure: “Mi chiedo: com'è possibile che non siano stati erogati contributi ordinari agli enti culturali mentre, sempre nel 2012 e nel 2013, sono state finanziate attività straordinarie organizzate sull'intero territorio provinciale? Ci sono delibere sul sito web della Provincia a dimostrarlo”.

Anche secondo Giorgio Paravano, segretario generale dell'Isa, ci sarebbero delle precise responsabilità politiche: “Mi chiedo, visto che l'assessore provinciale alla cultura non ha fondi da gestire, perché debba continuare a prendere uno stipendio. Mi chiedo se non sia il caso che questo assessorato venga abolito e se anche il presidente Del Corvo, che mi risulta essere indagato e con una richiesta di rinvio a giudizio pendente, non debba togliere il disturbo quanto prima”.

Fino ad ora, le varie istituzioni sono riuscite a sopravvivere tirando la cinghia, ricorrendo a contratti part time, decurtando le buste paga dei lavoratori. E riducendo sensibilmente il numero di progetti e di attività.

Tutto ciò, però, potrebbe non bastare, perché quando vengono meno i finanziamenti degli enti locali, si innesca un meccanismo perverso a causa del quale vengono tagliati anche quelli ministeriali: “Lo Stato” ha spiegato Centi “dice: 'Se non interessa alla vostra Regione e alla vostra Provincia la sopravvivenza di enti e associazioni, perché dovremmo essere solo noi a garantirla?"

“Quando si devono fare delle riduzioni” ha precisato Massena “non si può andare sotto una certa soglia, che è del 10%, perché altrimenti lo Stato taglia a sua volta i fondi”.

“Lo Stato” ha concluso poi lo stesso Massena “sta predisponendo la riforma del Fus per il triennio 2015-2017. E' una riforma che prevede l'azzeramento totale dell'attuale impianto legislativo e che interessa non solo per il teatro ma anche la danza e la musica. Per ora la riforma è ancora in fase di discussione ma è probabile che andrà in porto entro il 30 novembre 2014. Uno dei punti della riforma riguarda i requisiti necessari a presentare le domande, che saranno molto più restrittivi. La selezione sarà fatta non solo sulla qualità dei progetti ma anche sulla capacità imprenditoriale dei soggetti proponenti. La Conferenza Stato-Regioni, l'Anci e l'Upi, in vari incontri, hanno chiesto di salvaguare i territori. Purtroppo i rappresentanti abruzzesi raramente hanno partecipato a queste riunioni”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il gruppo Pd in Consiglio Provinciale: "La situazione denunciata dalle Istituzioni Culturali dell’Aquila e della nostra Provincia è veramente grave e necessita trovare una soluzione ai problemi posti nel più breve tempo possibile. Ci sono stati diversi incontri, in Commissione Cultura, con i rappresentanti di tutte le Istituzioni Culturali, oltre quelli avuti con il Presidente Del Corvo e l’Assessore Scoccia, nel corso dei quali sono stati assunti degli impegni seri e concreti che adesso vanno rispettati".

Nella riunione della Commissione Cultura del 17 gennaio scorso, ricorda il gruppo consiliare, "presenti gli Assessori Scoccia e D’Eramo insieme ai Dirigenti dei Settori Cultura e Lavoro, sono state evidenziate delle problematicità e criticità relative all’avvio e conclusione del procedimento erogativo dei contributi culturali, che la parte amministrativa ritiene non facilmente superabile per le nuove norme sulla trasparenza ed erogazione di risorse economiche a soggetti terzi. Aspetto che sta ostacolando la possibilità di erogare i 100.000,00 Euro stanziati per le Istituzioni Culturali aquilane e provinciali con il Bilancio di Previsione 2013 e inserite nel P.E.G., quindi a disposizione per l’effettiva erogazione".

Purtroppo - sottolinea il Pd in Provincia - "i continui rinvii da parte del Governo dei Bilanci di Previsione degli Enti Locali per il 2013, fino alla fine di novembre, ha determinato una situazione di ingovernabilità e di blocco delle azioni amministrative, anche in relazione alle responsabilità sottese quando si erogano risorse pubbliche. Nel corso della riunione della Commissione Cultura sopra citata, come Gruppo del PD, pur consapevoli delle ragioni della parte politica e di quella amministrativa, abbiamo rivolto un invito a risolvere nelle sedi opportune la problematica, mediante l’adozione di un atto amministrativo idoneo e risolutivo. Cosa possibile, a nostro parere, perché non sono contributi a pioggia o per manifestazioni occasionali, bensì si tratta di contributi storicamente consolidati ad Istituzioni storiche, universalmente riconosciute ed apprezzate, anche per evitare che si perdano anche i contributi del FUS. Rivolgiamo, pertanto, un nuovo appello all’Amministrazione Provinciale a risolvere a breve la problematica, con la nostra piena disponibilità a fornire ogni eventuale sostegno.

Dura la reazione del Presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, e dell'Assessore alla Cultura, Marianna Scoccia: “La forte crisi economica che sta vivendo il nostro Paese, non esclude la provincia dell’Aquila ed è inevitabile che tutto ciò vada a ripercuotersi sulle spese. Il taglio di 18 milioni di euro di trasferimenti erariali, ha imposto un ridimensionamento delle priorità degli Enti, al quale anche l’Amministrazione provinciale dell’Aquila non ha potuto sottrarsi. Ci perdoneranno le Associazioni culturali se il nostro senso di colpa viene attutito dal fatto che abbiamo dato precedenza alle Cure termali per anziani con reddito ISEE prossimo all’indigenza, alle Borse lavoro per i giovani disoccupati e alle risorse per le scuole, in termini di formazione culturale dei giovani adolescenti".

"Ci scuseranno, ancora - si legge nella nota stampa - le signore Associazioni se tra l’acquistare un nuovo pianoforte per un’istituzione culturale e dei banchi dove far sedere gli studenti, abbiamo dato priorità ai secondi! Va inoltre ricordato, per correttezza d’informazione, che i contributi agli Enti Culturali Convenzionati vengono regolarmente erogati e si tratta nello specifico di Enti delle città dell’Aquila e di Sulmona. Comunque, - proseguono - qualora fossero disponibili risorse per il futuro, non saranno finalizzate ad Enti e Associazioni, ma a manifestazioni specifiche che diano lustro al territorio.
Sarebbe interessante fare una riflessione sul concetto di Cultura che, forse, in tempi di fine 'impero' non dovrebbe passare necessariamente attraverso elargizioni di contributi ad Associazioni, ma soprattutto attraverso scelte mirate al bene comune di tutti i cittadini del territorio”.

Ultima modifica il Giovedì, 30 Gennaio 2014 02:02

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