“L'Aquila, Città della Memoria e della Conoscenza” è il titolo del manifesto delle iniziative pensate per il decennale del terremoto dell'Aquila, illustrato stamane, a Palazzo Fibbioni, dal sindaco Pierluigi Biondi, dal sottosegretario al Ministero dei Beni culturali Gianluca Vacca e da Giampiero Marchesi, coordinatore del Comitato per le attività del decennale. Per l’occasione, è stato presentato anche il sito internet che farà da ‘contenitore’ alle iniziative e che andrà online tra domani e venerdì, oltre al logo disegnato dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti.
“Abbiamo atteso qualche giorno dopo le celebrazioni del 5 e 6 aprile, quelle più rigorose, sobrie, legate ai sentimenti profondi, per presentare questo che non è un calendario di eventi, non è una somma di appuntamenti ma speriamo rappresenti, invece, il racconto reale, vero, della trasformazione che la città ha subito in questi dieci anni e la proiezione che vorrà avere nei prossimi dieci”, ha spiegato il sindaco Biondi. “Ci sono ancora tanti problemi da risolvere, nessuno lo nega, la città aspetta ancora risposte a domande rimaste inevase; in dieci anni, però, la città ha fatto un percorso importante, a partire dalla forza e dalla tenacia della sua gente. L’ha fatto attraverso la carne viva dei suoi cittadini, l’ha fatto attraverso la sua classe dirigente e attraverso le sue intelligenze, troppo spesso poco valorizzate anche in termini di portate mediatica”.
Biondi ha voluto ringraziare il sottosegretario Vacca che ha reperito un milione di euro tra le pieghe del bilancio per sostenere il Festival internazionale degli Incontri con 700 mila euro e il sistema L’Aquila città d’arte con 300 mila euro. “Ci sono poi i fondi restart già impegnati per le iniziative sostenute dal Comune, ed in particolare i Cantieri dell’Immaginario, la Perdonanza, la Notte dei Ricercatori, la maratona del Jazz italiano e il Festival della Montagna. Non solo. Ospiteremo l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia il 17 maggio prossimo, gli internazionali Atp di tennis in agosto, i Campionati nazionali universitari, una partita di rugby internazionale. E ancora, sono stati stanziati ulteriori 400 mila euro per finanziare una serie di iniziative nel corso dell'anno [qui, la graduatoria dei progetti ammessi nel cartellone del decennale]. Appuntamenti che serviranno, lo ribadisco, a sfruttare l’occasione del decennale per dare un respiro internazionale alla nostra città, sperando che il 2019 possa servire a correggere il tiro su errori fatti in passato ed a puntare su conoscenza, cultura, creatività, le vocazioni dell’Aquila del futuro in grado di valorizzare le risorse umane della nostra città, i giovani che arrivano qui, in tanti, anche da fuori, per formarsi”.
D’accordo il sottosegretario al Ministero dei Beni culturali. “La ricostruzione fisica è avviata: ci saranno aggiustamenti da fare, ma sta procedendo. Ora, dobbiamo lavorare sulla ricostruzione sociale, dobbiamo restituire un’anima al territorio e credo si possa fare attraverso la cultura, che sta nel dna di questa città”.
Vacca ha chiarito che le iniziative culturali che animeranno il decennale si muoveranno su 3 direttrici. Innanzitutto, il Festival internazionale degli Incontri, ideato dalla presidente del Teatro stabile d’Abruzzo Annalisa De Simone e che verrà realizzato a cura dell’Istituzione Sinfonica abruzzese. Nei giorni scorsi è arrivata la nomina del direttore artistico che sarà Silvia Barbagallo. Va detto che, ad oggi, 17 aprile, non c’è ancora un programma. E’ stato spiegato che il Festival durerà indicativamente 4 giorni: l’obiettivo è di creare una connessione, in chiave culturale, della città con l’Europa e con il mondo, in particolare con i Paesi che hanno contribuito materialmente alla ricostruzione, attraverso letteratura, musica, arte contemporanea che confluiranno in una serie di Incontri che si snoderanno tra le principali vie, strade, cortili e palazzi della città.
Poi, ci saranno alcuni convegni internazionali che verranno organizzati da Università, GSSI, Laboratori nazionali del Gran Sasso e Soprintendenza e che verteranno, in particolare, sui temi della ricostruzione, della smart city, dell’alta formazione e della conoscenza, del tessuto produttivo.
Infine, il sistema culturale L’Aquila città d’arte: in questo senso, stamane Comune, Mibact e Arcidiocesi dell’Aquila hanno sottoscritto un accordo di programma. L’obiettivo è l’attivazione e la gestione di un sistema di rete dei luoghi e dei beni culturali da attuare in via sperimentale avviando, così, l’implementazione di una comune strategia di valorizzazione culturale volto a trasformare la città dell’Aquila in un centro di eccellenza della cultura e dell’arte. “Il protocollo – ha spiegato Giampiero Marchesi – servirà ad avviare la sperimentazione di un modello di gestione del patrimonio culturale aquilano, volto a promuovere in forma integrata le eccellenze nonché a valorizzare i rilevanti risultati conseguiti nella conservazione e restauro dei beni culturali e nello sviluppo delle competenze e della disciplina tecnico scientifica di settore”.
Evidentemente, il progetto coinvolge la Soprintendenza unica per il cratere diretta da Alessandra Vittorini e il Polo museale d’Abruzzo, diretto da Lucia Arbace, che è il soggetto attuatore. Nei giorni scorsi, sono stati già presentati il logo dell’iniziativa, la card che consentirà la fruizione dei luoghi culturali che faranno parte del sistema; inoltre, sono stati selezionati un gruppo di 50 giovani su 116 domande pervenute, per la metà arrivati da fuori Regione, appositamente formati per agire come facilitatori della fruizione dei luoghi culturali; ora, 16 di loro verranno contrattualizzati per sei mesi”.
Anche qui, però, i lavori sono ancora in corso e il programma deve essere definito.
“I lavori sono in corso come è in corso la ricostruzione”, ha inteso sottolineare Marchesi; “è necessario ci sia un lungo lavoro per dare vita a progetti complessi, complicati che, tuttavia, nel loro dispiegarsi raccontano già dei risultati raggiunti. Per stare sul paragone con la ricostruzione, riflettere sui risultati raggiunti mentre si persegue un obiettivo così complesso aiuta a fare meglio, ad analizzare gli errori commessi e valutare il percorso fatto. In questo senso, immaginando il decennale siamo partiti da alcune domande: il patrimonio culturale qui ed ora è stato già recuperato e come? L’Aquila è già ora, e potrà esserlo in futuro, una città d’arte? Il patrimonio è già fruibile? La città può essere già ora attrattiva per eventi e manifestazioni di carattere internazionale? L’Aquila è in grado di esprimere, oggi, nuove capacità rispetto al passato? La risposta che ci siamo dati è sì, a ciascuna di queste domande: ora vogliamo iniziare ad esternarlo, a restituire la concreta manifestazione che è vero”.
Per consultare il programma degli eventi, quelli già calendarizzati e quelli ancora da definire, a breve sarà online il sito laquila2019.it. Ovviamente, ci saranno altri appuntamenti pubblici per la presentazione puntuale dei diversi appuntamenti.