Venerdì, 19 Aprile 2019 15:02

Movimento negozianti del centro in Confcommercio: "Fronte comune per rilancio"

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Un fronte comune per il rilancio del centro storico.

Di questo si è parlato stamane, alla conferenza convocata da Confcommercio col il Movimento negozianti del centro. Intorno al tavolo, il direttore regionale della confederazione Celso Cioni, il vice presidente Angelo Liberati, oltre ai rappresentanti del Movimento Negozianti del centro storico guidati dall’imprenditore aquilano Ugo Mastropietro, in particolare Armenuhi Passayankan, Adolfo Bonura, Giorgio Carissimi e Mario Maccarone. A fare gli onori di casa il vice sindaco Raffaele Daniele che ha la delega alle attività produttive. In platea, erano presenti il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo e il vice presidente del Consiglio comunale Ersilia Lancia.

In sostanza, è stata annunciata - con una buona dose di retorica e molta enfasi - l’adesione del Movimento a Confcommercio.

Ci torneremo più avanti. La notizia, in realtà, l’ha data Celso Cioni e attiene alla ricostruzione pubblica: “Ho chiesto al presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli, a margine dell’iniziativa organizzata per il decennale dell’Aquila, di insistere affinché il Governo procedesse alla nomina di commissari straordinari per la ricostruzione delle opere pubbliche, a L’Aquila e, così, nel cratere 2016. Ebbene, il vice premier Matteo Salvini, ospite ieri sera di Porta Porta, ha annunciato che l’intervento verrà inserito nel decreto Sblocca Cantieri. Così, si potrà cambiare la storia della ricostruzione pubblica”.

D’altra parte, “sbloccare i procedimenti del comparto pubblico è una precondizione affinché si possa fare commercio in centro storico”, ha tenuto a sottolineare Celso Cioni; “sin dal 2010, è chiuso in un cassetto del Comune dell’Aquila uno studio di oltre 700 pagine che indicava, chiaramente, da quali attrattori far ripartire la ricostruzione così da riportare nel cuore della città le principali funzioni pubbliche. Se si fosse prestato ascolto a quel lavoro, oggi avremmo un centro storico rivitalizzato. Pensate che soltanto l’Aci attraeva in centro 80 mila persone l’anno. Queste non sono colpe, sono responsabilità precise della passata amministrazione”, l’affondo. “Se davvero verranno nominati dei Commissari – ha aggiunto il direttore di Confcommercio – gli staremo con il fiato sul collo; ora basta, dobbiamo tornare a correre: altrimenti, tireremo fuori le mazze”.

Certo è che aiuterebbe, e sarebbe da esempio, che anche le associazioni di categoria tornassero in pieno centro storico, magari lungo il corso della città.

Tornando all’argomento della conferenza stampa, il vice sindaco Raffaele Daniele, aprendo i lavori, ha spiegato come la giornata di oggi segni “l’inizio di un percorso vero per il rilancio del centro: gli ingranaggi debbono muoversi insieme affinché il meccanismo funzioni”, le parole di Daniele, “e per questo l’amministrazione farà la sua parte: è importante, in questo senso, avere interlocutori autorevoli e qualificati, con le idee chiare. Siamo a disposizione e colgo l’occasione per dire che, sul tavolo, c’è anche l’idea di ridare vita ad un organismo intermedio, la consulta del commercio, per avere uno strumento di raccordo efficace”.

Sulla stessa linea Ugo Mastropietro, ispiratore del Movimento Negozianti del centro storico che è nato dalla scissione maturata in seno all’associazione L’Aquila centro storico: “ho voluto fortemente l’unione con chi ha sempre affrontato i problemi della città; ho suonato alla porta di Confcommercio, non mi hanno aperto: poi, ho trovato in tasca la chiave della porta: la confederazione è la casa di tutti i commercianti – ha sottolineato– e ho ritrovato tanti amici”. Non è chiaro come il Movimento entrerà in Confcommercio, se tutti i commercianti aderenti si iscriveranno, se l’hanno già fatto: sta di fatto che “entriamo come Movimento – le parole di Mastropietro – e chiederemo visibilità, per lavorare al rilancio del centro storico col Comune dell’Aquila”.

Sebbene il Movimento sia nato da una spaccatura maturata tra i commercianti, e detto dell’assenza al tavolo delle altre associazioni di categoria, Cna, Confartigianato e Confesercenti - è stato spiegato, comunque, che l’interlocuzione è stata avviata con tutti i soggetti interessati - stamane si è insistito molto sul tema della condivisione, del fronte comune tra commercianti, corpi intermedi e amministrazione comunale che, è stato ribadito, “ha ereditato diversi problemi che andranno risolti; i sottoservizi, ad esempio, dovevano partire nel 2010 per concludere le opere nel 2015: è andata diversamente. E poi, non è stata affrontata per tempo la questione dei parcheggi, che pure alcuni di noi avevano sollevato anni fa. Chi ha governato in passato ha pesanti responsabilità”, ha sottolineato Mastropietro. Sullo sfondo, le spaccature che, in questi anni, hanno evidentemente impedito di portare avanti un progetto comune: “con Ugo siamo andati a lezione di matematica”, ha ironizzato Celso Cioni; “a scuola, qui a L’Aquila, vengono spiegate prima le divisioni e soltanto dopo le altre operazioni. Noi siamo partiti dalle addizioni sperando di poter imparare, infine, le moltiplicazioni. Non ci accontenteremo di mille attività in centro storico, la sfida è di averne duemila nei prossimi dieci anni”.

Oltre la retorica che, come detto, l’ha fatta da padrona in diversi passaggi della conferenza stampa, tra scambi commossi di spille, abbracci, ricordi del passato, metafore e battute – si è arrivati a sottolineare come L’Aquila, in tutti i campi, dalla politica allo sport passando per il commercio, abbia impartito lezioni al resto della Regione, richiamando la bandiera neroverde – ad entrare un poco più nel dettaglio delle iniaziative che il Movimento ha in animo di mettere in campo con Confcommercio sono stati Adolfo Bonura e Giorgio Carissimi.

Bonura, in particolare, ha spiegato come l’intenzione sia di “assimilare le competenze dei commercianti, per dare un contributo concreto in termini progettuali: ognuno di noi ha una sua professionalità che dobbiamo mettere a disposizione di un modello di sviluppo del centro storico che sia da modello per altri territori”. Una prima iniziativa – è stato riconosciuto – l’ha messa in campo Alessandro Giangiulio, da poco tornato in centro, alla galleria Irti, con la sua impresa Mister Wolf: come vi abbiamo raccontato, Giangiulio ha ideato e realizzato a sue spese una app che ha mappato le 160 attività che si sono già reinsediate dentro le mura cittadine. “Un plauso per l’iniziativa – le parole di Mastropietro – l’idea è proprio quella di lavorare al progetto di un centro commerciale permanente, tra le bellezze della nostra città”.

Si sta lavorando ad una card con sconti per chi frequenterà i negozi del centro, ad un logo unico per le diverse iniziative che comparirà sulle vetrine degli aderenti, ad una serie di appuntamenti aperti anche a chi “non fa parte di Confcommercio e non fa parte del nostro Movimento”, è stato chiarito. Si è parlato, altresì, di aperture domenicali, dell’allargamento degli orari della navetta che collega il terminal di Collemaggio al centro – “e dovremo essere noi commercianti i primi ad utilizzarla, lasciando le automobili fuori dal centro così da consentire il parcheggio ai nostri clienti” ha indicato giustamente Mastropietro – e di un’azione più puntuale di controllo sui cantieri.

A tirare le fila è stato Carissimi, come detto, titolare della Gelateria Duomo con Francesco Dioletta, e gestore dell’Hotel L’Aquila e dell’Osteria da Giorgione sul corso. “Ci sono cose che vogliamo realizzare a breve termine, come quelle indicate, e altre che invece guardano più lontano. Vogliamo organizzare degli incontri con il Comune per pianificare dei progetti, con scadenze ben precise, che portino a risultati misurabili. Siamo un territorio stupendo che va valorizzato: in questo senso, dovremo preparaci all’accoglienza dei clienti e dei turisti. Dovremo essere preparati: parlare più lingue, accogliere le persone in un certo modo, con garbo e professionalità. Per questo, la prima fase sarà di progettazione, organizzazione e formazione, soprattutto: poi, andrà avviata una campagna di marketing, con la costruzione di pacchetti turistici da offrire ai tour operator, anche intercettando fondi europei”.

Francesca Manzi e Roberto Grillo chiariscono: "Confcommercio non rappresenta tutti i commercianti del centro storico" 

"Apprendiamo dai media della conferenza stampa indetta da Confcommercio e da alcuni commercianti del centro storico. Vorremmo però precisare che, pur condividendo l'assoluta necessità e soprattutto l'urgenza di una regolamentazione del centro storico per tutte le problematiche che tutti noi viviamo quotidianamente, Confcommercio non rappresenta assolutamente tutti i commercianti del centro storico e soprattutto non ci pare chiaro il motivo per cui oggi la Confcommercio faccia propria una iniziativa nata, senza nessuna bandiera di appartenenza, non solo per iniziativa dei commercianti, ma anche dei residenti e professionisti che vivono quotidianamente il centro".

A dirlo, in una nota, sono Francesca Manzi che, qualche settimana fa, ha animato una protesta dei commercianti del centro, e Roberto Grillo, presidente regionale settore Fotografia di Confartigianato Abruzzo e già presidente dell'associazione L'Aquila centro storico, dimessosi a seguito della spaccatura che ha dato vita al Movimento negozianti del centro storico.

Ultima modifica il Venerdì, 19 Aprile 2019 15:44

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