Sanità aquilana protagonista in un evento scientifico nazionale sulla prevenzione e cura della vista alla luce delle continue innovazioni tecnologiche che cambiano le abitudini di vita: il dottor Germano Genitti, direttore della Banca degli occhi – Microchirurgia oculare dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, è stato relatore in un parterre molto qualificato di una tavola rotonda che si è svolta a Milano nei giorni scorsi.
Insieme a Genitti, tre illustri colleghi di note strutture di Milano che si sono confrontati sul tema "Il mondo digitale, l'impatto sul nostro sistema visivo": il professor Francesco Bandello, direttore della clinica oculistica dell'ospedale San Raffaele, il professor Lucio Buratto, direttore Centro Ambrosiano Oftalmico e il dottor Luigi Marino, direttore dell'Istituto europeo occhio secco.
"La rivoluzione tecnologica ha cambiato drasticamente stili di vita e abitudini visive tanto che nei prossimi anni ci sarà un sensibile aumento della miopia tra i giovani che avranno necessità di strumenti correttivi e protettivi", ha spiegato in premessa Genitti nel corso dell'evento promosso da Hoya Lens Italia.
L'obiettivo dell'incontro coordinato dal dottor Maurizio Veroli, presidente e amministratore delegato di Hoya Lens Italia, è stato quello di "sensibilizzare ed informare tutti i professionisti della visione sulle innovazioni tecnologiche, in modo da offrire sempre le migliori soluzioni visive ai portatori di occhiali da vista". Presente anche la categoria degli ottici optometristi con il dottor Andrea Pirotta, docente di optometria dell'Università di Milano Bicocca.
Durante i lavori è stato fatto il punto sulla efficacia di Sync, la nuova lente monofocale a supporto accomodativo "che aiuta a ridurre e prevenire l'affaticamento visivo digitale, permettendo a tutti di poter continuare ad utilizzare i sistemi digitali". Indicata a tutte le età, anche nell'adolescenza, è compatibile con tutti i difetti visivi e con l'aggiunta del trattamento antiriflesso BlueControl permette anche di ridurre la luce blu dannosa emessa da tutti i dispositivi digitali. "I nostri occhi nell'era moderna, sono sempre più esposti a dispositivi digitali nella gran parte della giornata, sin dall'infanzia – ha continuato il direttore della Banca degli Occhi dell'Aquila - Le persone dall'età di dieci anni in poi trascorrono in media 8-10 ore, con picchi fino a 15 ore, guardando schermi a distanza ravvicinata, come smartphone, tablet, computer, e questo provoca stress accomodativo con conseguente sintomatologia, quale una visione fluttuante e offuscata, mal di testa, dolori posturali, lacrimazione, irritazione e secchezza oculare". Sync è stata creata "per rispondere alle moderne esigenze".
In tal senso, Genitti ha presentato i risultati di uno studio clinico su pazienti a cui ha prescritto questa lente: "più del 90% dei portatori ha manifestato una riduzione e/o scomparsa della sintomatologia fastidiosa ritenendo la lente Sync una lente veramente utile ed efficace durante l'utilizzo nella lettura, in particolare quando si utilizzano sistemi digitali come smartphone, tablet e computer – ha chiarito il dottor Genitti che ha concluso il suo intervento evidenziando che oggi tutti noi siamo costretti a condurre una 'vita artificiale' che "ci scompensa dal punto di vista visivo tanto che le proiezioni della crescita dei difetti visivi indicano un aumento esponenziale della miopia che in pochi decenni porterà la maggior parte dei giovani ad utilizzare mezzi visivi correttivi e protettivi".