Stamane, la Commissione Bilancio ha dato un primo parere favorevole - con la sola astensione dei consiglieri di opposizione Stefano Palumbo (Pd) e Carla Cimoroni (L'Aquila chiama) al regolamento sui dehors voluto dal vicesindaco Raffaele Daniele, che detiene la delega alle attività commerciali, a seguito delle polemiche esplose per l'installazione - lo ricorderete - di un gazebo piuttosto impattante in piazza Duomo, accanto alla Chiesa delle Anime Sante, poi fatto smontare dall'imprenditore che pure aveva presentato regolare richiesta.
Ebbene, Daniele ha formato una commissione con esperti della Soprintendenza, dell'Università, di Confcommercio e con rappresentanti degli uffici comunali per stilare un regolamento assai dettagliato che, da una parte, fissa paletti rigidi per l'installazione di dehors e, dall'altra, ha l'ambizione di tagliare i tempi per il rilascio delle autorizzazioni ai commercianti.
Acquisito il parere della Commissione Bilancio, ora la discussione passerà in Commissione Regolamenti prima della approvazione definitiva del provvedimento.
A quel punto, ha spiegato stamane il vicesindaco, verrà sottoscritta una convenzione tra Soprintendenza e Comune per abbattere i tempi d'approvazione delle richieste: non ci sarà più bisogno della Scia, in sostanza, ma basterà identificare lo spazio nel quale installare il dehor e i materiali che si intendono utilizzare, nel rispetto delle prescrizioni fornite dal regolamento. Se l'intervento sarà ritenuto congruo, verrà immediatamente autorizzato. Stando alle parole di Raffaele Daniele, se oggi ci vogliono 90 più 60 giorni per completare l'iter, l'accordo con la Soprintendenza permetterà di fissare un limite di 30 giorni per il parere favorevole.
Entrando nel merito del regolamento, la città è stata divisa per zone: in sostanza, se il provvedimento dovesse essere approvato in Consiglio comunale, dentro le mura ed entro un limite di 10 metri saranno vietate installazioni semipermanenti e si potranno montare soltanto degli ombrelloni con sedie e tavolini. Ad essere più precisi, in specifiche zone del centro - sotto i portici, ad esempio - non saranno autorizzati neanche gli ombrelloni.
Nello specifico, sarà consentito l'utilizzo di ombrelloni con copertura in tela forniti di un solo punto di aggancio al suolo, in legno, ghisa o acciaio galvanizzato. Il materiale da utilizzare per la copertura dovrà essere in tessuto di cotone, dai colori chiari e non lucido, a tinta unita; si potrà scegliere tra beige, corda, grigio chiaro e scuro, avorio, ecrù. Per ciò che attiene le sedie ed i tavoli, invece, andranno utilizzati esclusivamente manufatti dal design lineare, preferibilmente in legno, metallo, acciaio galvanizzato che, se verniciati, adottino colorazioni nella gamma dei grigi, dal grafite al tortora, antracite, canna di fucile. Non si potranno utilizzare arredi in plastica o derivati.
Nel regolamento sono riportate espressamente le tipologie di tavoli e sedie che si possono adottare.
Laddove ci siano pendenze particolari, si pensi a via Sallustio, o terreni comunque non piani, si potranno installare delle pedane con paravanti o parapetti.
Evidentemente, le attività commerciali che hanno già ottenuto l'autorizzazione ad installare dei dehors che non rispettino i paletti fissati dal regolamento potranno mantenerli fino a scadenza della concessione, allorquando dovranno adeguarsi alle nuove norme.
Fuori le mura, invece, si potranno installare i gazebo, anche a copertura totale, e comunque saranno autorizzati, stante il rispetto delle norme, manufatti semipermanenti.