Venerdì, 26 Luglio 2019 09:48

Perdonanza, ecco Dama della Bolla e Giovin Signore: Sara Luce Cruciani e Federico Vittorini protagonisti del corteo storico

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Stamane, nella sala dedicata alla Perdonanza Celestiniana, allestita al secondo piano della sede municipale di Palazzo Fibbioni, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ha presentato i due giovani aquilani scelti per rivestire il ruolo di protagonisti del corteo storico della Bolla del Perdono, la preziosa e antica pergamena che contiene l’indulgenza plenaria donata da papa Celestino V alla città dell’Aquila e al mondo.

Ebbene, il Giovin Signore sarà Federico Vittorini, figlio del medico ed ex consigliere comunale Vincenzo, che la notte del 6 aprile di dieci anni fa perse la mamma e la sorellina nel crollo dell'abitazione di famiglia; la Dama della Bolla, invece, sarà Sara Luce Cruciani, protagonista di una foto che la ritrasse abbracciata alla madre la mattina del 6 aprile 2009.

Un segnale forte, voluto dall'amministrazione comunale, in occasione della Perdonanza del Decennale. "Sara Luce e Federico, 17 e 24 anni. La Perdonanza del decennale è giovane", ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi. "E' la 715esima più 10. E' la Perdonanza che, pur nel dolore, abbiamo cresciuto come un figlio. Per questo, nello speciale 2019, sono i figli dell'Aquila, i protagonisti. Sono i testimoni della spensieratezza macchiata, ma anche quelli della energia pura che non ci ha mai lasciato. Della tenacia, della resistenza e di un obiettivo guadagnato", ha aggiunto il primo cittadino. "Per questo li abbiamo voluti. Abbiamo voluto fortemente che fossero loro. Ancora di più nell'anno in cui all'Aquila, alla sua Perdonanza, potrebbe essere riconosciuto di essere patrimonio immateriale dell'Unesco il cui centro è il rito, la tradizione che si ripete e che la comunità custodisce. Attraverso questi due figli che continuano a scegliere L'Aquila, la comunità perpetua le sue radici, non rinnega il suo passato e, piuttosto, le cementifica e ne fa memoria".

"La nostra Dama e il nostro Giovin Signore sono ragazzi normalissimi, con la loro personalissima storia" ha aggiunto Biondi; "sono come i ragazzi di questa città, esempio per i loro genitori, con quel senso di attaccamento, quella capacità così aquilana di sostenere e consolare. E, soprattutto, sono abili a sognare. Sono onorato che abbiano deciso di accettare il nostro invito e che se ne siano sentiti gratificati. Che da subito ne abbiano compreso il senso e che, nonostante i nostri primi contatti siano avvenuti diversi tempo fa, siano stati capaci di tenere con loro questo pensiero, di metabolizzarlo e maturarlo. Entrambi sono consapevoli che non parteciperanno ad una 'sfilata'. Sanno che le vie del centro, lungo il percorso da Palazzo Fibbioni a Collemaggio, un popolo intero, si animeranno intorno a loro, la città gli farà festa. Recano con sé, infatti, un tesoro: la Bolla del Perdono, rivoluzionario documento che ci vale il primo giubileo della storia".

La Dama della Bolla Sara Luce Cruciani ha 17 anni. E' nata a L'Aquila. Frequenta scuola dell'infanzia e il primo anno di elementari, fino al 6 aprile 2009, quando il terremoto mette sottosopra la sua vita e quella della città. La foto abbracciata a sua madre, che la ritrae il giorno del sisma [sotto], fa il giro del mondo e diviene l'immagine della resistenza. Termina le elementari a Pineto e poi decide di tornare a L'Aquila, dove frequenta l'ITIS, indirizzo economico turistico. E' appassionata di break dance, cui si dedica con costanza e determinazione.

"Quando ho saputo di essere stata scelte per vestire i panni della Dama della Bolla - le parole di Sara Luce - sono rimasta incredula, commossa. Penso sia un ruolo anche più grande di me e mi auguro di esserne all'altezza. Spero che la comunità aquilana mi ritenga tale e mi sostenga. Nell'anno del decennale, poi, è come se si avverasse un sogno. Da bambina, non perdevo mai il corteo: guardavo incantata sfilare i figuranti e mai avrei pensato che un giorno il compito più importante sarebbe stato affidato a me. So che sono stata scelta perché sono una testimone del nostro evento più drammatico ma anche della vita che non si è fermata. Come me, tutta la città non si è fermata. Sono consapevole di essere stata chiamata a rappresentare L'Aquila; L'Aquila sì, che dopo tutte le sofferenze dimostra ogni giorno di essere più forte, unita, capace di trarre il meglio anche dalle situazioni peggiori. Quando mi chiedono se vorrei andare via, rispondo sempre di no: noi ci siamo e restiamo, perché crediamo che ci sia il futuro migliore da costruire. Sono onorata di ereditare il ruolo da una donna eccezionale come Paola Protopapa, che gli aquilani amano e in cui si sono riconosciuti, e sono grata al sindaco Pierluigi Biondi e al Comitato per aver ritenuto che anche io potessi dare il mio contributo alla Perdonanza del decennale".

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Il Giovin Signore Federico Vittorini ha 24 anni. Anche lui aquilano, nel 2014 ha conseguito il diploma di maturità classica al Liceo Domenico Cotugno. Oggi è studente della facoltà di Filosofia e teoria dei processi comunicativi dell'Università dell'Aquila. Musicista per passione, nel 2016 entra a far parte del gruppo "Lingue". E' attualmente impegnato nella lavorazione del secondo album che uscirà a fine anno. Con più di 60 date all'attivo in tutto il centro Italia, in questi mesi la band sta preparando il tour del 2020 per la promozione dell'ultimo lavoro di studio. Impegnato nel sociale, dal 2010 è anche clown con esperienza nei team di Patch Adams, nelle città di Mosca e San Pietroburgo, in ospedali, orfanotrofi e centri di riablitazione per adulti e bambini.

"Per me è un grande onore essere stato scelto come Giovin Signore", ha sottolineato Federico. "Motivo di orgoglio e felicità ma che mi carica anche di una responsabilità che sono pronto ad abbracciare con tutto me stesso. Perché la vita è fatta di scalini, e ogni scalino è ascesa verso l'età della consapevolezza e del senso del dovere, secondo un individuale cammino esistenziale. Essere Giovin Signore, quest'anno, assume ancor più valore perché nel 2019 cade il decennale del sisma, evento catastrofico, che mi ha tolto molto e ha tolto molto alla comunità aquilana. Questa sarà una ulteriore occasione per mettere ancor più da parte la compassione, la pietà e il dolore: tutti sentimenti che non hanno mai riguardato da vicino la mia crescita. Sarà il modo per proiettarci verso un futuro più roseo, che riporti la città dove merita di stare; sarà l'opportunità di guardarsi dritti negli occhi e sorridere, ricordare e fare memoria, il più prezioso tra i tesori, senza fermarsi. Vietato fermarsi: ci sono generazioni da riprendere per mano, dalle più adulte a quelle più recenti; ci sono vicoli da far rivivere, piazze da riempire. Ci sono progetti da portare a termine. Farò mia questa esperienza e la vivrò con tutto il rispetto che il ruolo richiede. E, in coerenza con lo spirito caratterizza le persone della mia età, cercherò di viverla come una bellissima avventura. Sono infine grato al sindaco, e presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi, e a tutto il Comitato per credere in me, nella mia energia positiva. Sono a disposizione della città".

Ultima modifica il Venerdì, 26 Luglio 2019 13:48

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