Lunedì, 16 Settembre 2019 00:00

L'Aquila: Mattarella in città per inaugurare il nuovo anno scolastico. Ci sarà anche il ministro Fioramonti. Presidio per denunciare la mancata ricostruzione delle scuole

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"Tutti a Scuola".

Si terrà oggi pomeriggio a L'Aquila, nell'anno del decennale, la cerimonia d'inaugurazione del nuovo anno scolastico alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti. 

Appuntamento nel cortile della Scuola Primaria ‘Mariele Ventre’ – Circolo Didattico ‘Amiternum’, in via Ficara: in platea e sul palco animeranno la festa circa mille alunni di 350 istituti di tutta Italia e numerose personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport.

La cerimonia sarà trasmessa in diretta, dalle 16:30 alle 18:45 (circa), su Rai Uno, nel corso della trasmissione Tutti a Scuola, condotta da Flavio Insinna e Francesca Fialdini.

L'arrivo del Capo dello Stato è previsto per le ore 16.

L’Aquila è stata scelta, nel decennale del terremoto del 6 aprile 2009, per ricordarne la tragedia e la volontà di rinascita. E nell'occasione, prima dell’inizio della cerimonia, il Ministro Fioramonti consegnerà una medaglia a tutta la comunità scolastica del capoluogo abruzzese per premiarne il coraggio e l'impegno nelle difficoltà.

Video, canzoni, danza e teatro: sul palco animeranno la diretta televisiva gli alunni degli istituti scolastici selezionati dal Miur con un concorso per i migliori progetti didattici realizzati sui temi della tutela dell’ambiente e della sostenibilità, dell’integrazione, dell’intercultura e della legalità. Immaginano case, scuole, parchi, piazze, colori, suoni e vita lì dove adesso ci sono ancora le macerie i bambini della Direzione didattica ‘Galileo Galilei’ di Paganica (AQ); guarda al dopo-terremoto anche l’Istituto Comprensivo ‘Simone de Magistris’ di Caldarola (MC) che, con il coro della Direzione Didattica Amiternum, animerà la trasmissione cantando Domani. È un inno all’amicizia, alla solidarietà, alle pari opportunità il brano Altalena degli alunni dell’Istituto Comprensivo ‘Trento 6’ di Trento. I principi della nostra Costituzione verranno ricordati, invece, a ritmo di rap con È Rap…pubblica degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Vignanello (VT). Dedicata alla bandiera italiana è la coreografia Danza in tricolore degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Enrico Fermi’ di Sulmona (AQ). La Pallina è il video che invita a riflettere sull’abuso della plastica ed è stato pensato dai ragazzi della classe quarta del settore ‘Produzioni Audiovisive’ dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Enrico Medi’ di Palermo. Più attenzione all’utilizzo della plastica e tutela dell’ambiente sono anche i fili conduttori del breve filmato Plastic free dell’Istituto Comprensivo ‘Centro storico Pestalozzi’ di Firenze. Com’eri vestita è la rappresentazione teatrale del Liceo Artistico ‘Nanni Valentini’ di Monza.

Tra gli ospiti che interverranno durante la trasmissione: l’attrice Veronica Pivetti; i cantautori Ron ed Enrico Nigiotti; la cantautrice Noemi e il gruppo The Jackal. Testimonial d’eccezione anche la calciatrice Sara Gama, la nuotatrice Simona Quadarella, i due atleti paralimpici Lorenzo Marcantognini e Margherita Paciolla: ad accompagnarli il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli.

In occasione dell'arrivo di Sergio Mattarella, il sindacato Flc Cgil ha convocato un presidio dalle 15:30 alle 17, nel piazzale antistante l'autolavaggio sulla rotonda della Strada Statale 80, in corrispondenza di via Madonna di Pettino; hanno aderito le associazioni studentesche Uds e School in progress, il Movimento giovanile della sinistra, ActionAid e la Coalizione sociale. Un presidio aperto a tutti, evidentemente, ma senza bandiere. "Siamo onorati della presenza in città del Presidente della Repubblica e del Ministro dell’Istruzione", spiega il sindacato; "crediamo che la scelta di celebrare l’apertura dell’anno scolastico 2019-2020 all’Aquila, a dieci anni dal sisma, sia il più grande dei riconoscimenti che le istituzioni potessero fare alla scuola resistente di questa città e al suo territorio. La scuola, infatti, ha rappresentato per molti la ragione per non andarsene". Tuttavia, "la scuola aquilana si è fermata a quell’autunno 2009. Nessun nuovo edificio scolastico è stato costruito. Non una scuola ha superato la fase dell’emergenza ed ha trovato nuova dignità in edifici ricostruiti, costruiti ex novo e adeguati alle novità didattiche che i dieci anni trascorsi hanno portato con sé. Questo nonostante un lavoro costante, quotidiano, di grande valore sociale svolto dai lavoratori e dalle lavoratrici che a diverso titolo operano nella scuola ed hanno avuto il compito gravoso e meraviglioso di esserci emotivamente quando tutto il resto non c’era".

Eppure, la ricostruzione dell’edilizia scolastica avrebbe dovuto rappresentare una priorità sociale prima ancora che materiale: la scuola è un presidio sociale e culturale importante ed è stata, in questi anni, l’unico luogo di incontro dei e delle giovani aquilane; la mancata ricostruzione delle scuole è davvero il buco nero del così detto 'modello L'Aquila', determinata, certo, dalle procedure farraginose che ingessano la ricostruzione pubblica ma anche dall'immobilismo della politica, delle amministrazioni passate e presenti incapaci di dare risposte a genitori, studenti, corpo docente e personale della scuola.

La realtà è impietosa. 

Sebbene siano disponibili circa 45 milioni sin dalla metà del 2013 per l'edilizia scolastica di competenza comunale, ad oggi ci sono soltanto due cantieri aperti: quello della Mariele Ventre di Pettino, in fase avanzata, e quello della primaria di Arischia, avviato da poco. Dovrebbero partire a breve i lavori per la ricostruzione della secondaria di primo grado di Paganica, non ancora cantierizzata. Per il resto, siamo praticamente all'anno zero: piccoli passi in avanti si sono fatti per il plesso Gignano-Torretta, siamo alla fase della valutazione delle proposte progettuali pervenute a valle del concorso d'idee voluto dall'amministrazione, e del plesso di Sassa, laddove però, sebbene un progetto sia stato adottato, i lavori sono fermi in attesa delle verifiche di microzonazione sismica del sito individuato. 

E intanto, i 56 Musp montati a seguito del sisma, seppur provvisori, dieci anni dopo sono ancora lì, e anzi, stanno dando risposte anche alla popolazione studentesca delle scuole superiori, di competenza provinciale, ed in particolare ai ragazzi e alle ragazze dei licei afferenti al Convitto nazionale 'Domenico Cotugno' che hanno iniziato un altro anno scolastico 'spalmati' su quattro sedi diverse. D'altra parte, non si conoscono ancora gli indici di vulnerabilità di diverse scuole di competenza comunale e quelli delle scuole superiori, invece, non possono dirsi certo soddisfacenti. Per usare un eufemismo. 

Si pensi che il piano definitivo d'assetto dell'edilizia scolastica, il provvedimento, di fatto, che definisce i tempi e le tipologie d'intervento da attuare, plesso per plesso, è stato approvato in Giunta qualche giorno fa ed ora dovrà iniziare l'iter consiliare.

Una situazione indecente, che chiama alle proprie responsabilità l'intera classe politica cittadina.

E' per questo che è stato indetto il presidio; è per questo che la commissione Oltre il Musp, impegnata da dieci anni per una ricostruzione sicura al 100% delle scuole della città, ha recapitato, per intercessione del Prefetto, una lettera al Capo dello Stato informandolo delle vicende aquilane.

Una iniziativa che ha colto nel segno: nel pomeriggio, una rappresentanza della commissione, del Comitato Scuole Sicure e degli studenti avrà un incontro privato con il Capo dello Stato.

D'altra parte, nei giorni scorsi una delegazione di genitori, insegnanti e studenti è stata ricevuta al Miur con il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi: sebbene il clima fosse piuttosto nervoso - non sono mancati momenti di scontro aspro tra il primo cittadino e le rappresentanze della scuola, tacciate di non avere la giusta competenza per sedere ai tavoli del confronto - a seguito dell'incontro si è ottenuto l'impegno del Governo alla istituzione di una rete che favorisca la comunicazione e garantisca un puntuale monitoraggio sull'andamento della ricostruzione.

Ancor più importante, c'è la volontà del Miur di garantire ulteriori risorse alla ricostruzione delle scuole che verranno investite per assumere altre unità di personale dedicato, si parla di 10 professionisti, così da snellire le procedure; in effetti, ad oggi ci sono soltanto 5 funzionari a tempo pieno e uno part time che, in seno al Comune dell'Aquila, si occupano della ricostruzione pubblica. Una dotazione assolutamente insufficiente. Così si dovrebbe dar vita, finalmente, alla task force che era stata promessa dal primo cittadino in campagna elettorale e che è rimasta, invece, soltanto una promessa.  

Non solo.

Sergio Mattarella riconoscerà il valore dell'opera prestata dai docenti in questi anni oltre che i sacrifici di studenti e genitori. 

Ultima modifica il Lunedì, 16 Settembre 2019 18:59

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