Venerdì, 04 Ottobre 2019 13:10

L'Aquila, al via la Festa della Montagna. Biondi sulle polemiche: "Chi invita a boicottare un evento che si fa in città è nemico dell'Aquila"

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Con la benedizione di Don Claudio Tracanna è stata inaugurata questa mattina alla Villa Comunale la prima edizione della Festa della Montagna.

La cerimonia religiosa, di fatto riservata solo alla stampa e preceduta da brevi interventi da parte del sindaco Pierluigi Biondi, del vice presidente del Comitato organizzatore Daniele D'Angelo e del coordinatore dell'evento Mario Di Gregorio, è il primo segnale dell'evidente cambio di passo, filosofico e culturale, sul concetto di valorizzazione e promozione della nostra montagna che l'amministrazione, dopo aver cancellato il Festival della Montagna, ha inteso dare all'evento, che ha, tra i principali obiettivi, proprio il rilancio del turismo montano religioso.

In una piazza ancora in via di allestimento, erano presenti solo giornalisti, organizzatori ed esponenti delle Forze dell'Ordine; a questi ultimi si è rivolto il consigliere Daniele D'Angelo: "Spero che questa festa possa riunire gli appassionati della montagna che vanno dalle Forze dell'Ordine ai nostri cari alpini, ai soccorritori e a chiunque viva ed operi in montagna", le sue parole.

"L'auspicio è di avvicinare quanta più gente possibile alla montagna e allo spirito della montagna che è fatto di sacrificio e sobrietà", ha aggiunto il sindaco Biondi.

Una sobrietà che pare lontana, però, dagli espliciti riferimenti alle “imprese” di Adelchi Serena, l’uomo forte del regime fascista che promosse la realizzazione della stazione sciistica di Campo Imperatore, e a Predappio come modello di turismo storico cui aspirare. A domanda precisa, Biondi ha affermato che "chi invita a boicottare una cosa che si fa in città è nemico dell'Aquila", richiamando l'appello lanciato dal Potere al Popolo L'Aquila a non parteciapre all'evento che "più che festa della montagna - sottolinea Pap - tirata in ballo marginalmente e come luogo-strumento di una metafora autocelebrativa, sembra un teatrino reazionario".

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Un commento a dir poco singolare, stante gli ultimi accadimenti intorno al 'Festival degli Incontri'.

E' bene ricordare, inoltre, che l'evento inaugurato oggi, è nato in seguito alla cancellazione del Festival originario (sulla vicenda infatti l'amministrazione non ha mai chiarito ufficilamente, a parte l'accenno alle spese ecessive da parte della precedente organizzazione); un festival, per giunta, che la stessa amministrazione Biondi decise di ammettere al finanziamento diretto dei fondi Restart proprio in virtù del successo registrato negli anni scorsi, e più volte ribadito negli atti amministrativi, in termini di presenze e ricadute economiche sul territorio.

"Quest'anno - le parole di Mario Di Gregorio - la festa della montagna ha una connotazione leggermente diversa dal passato. E' rivolta non solo agli specialisti della montagna e ai praticanti di sport estremi ma anche al fruitore medio, creando un canale di comunicazione tra territorio, ecologia, montagna, città e opportunità reciproca di crescita e sviluppo del turismo". A dire il vero, le due edizioni del festival della montagna, avevano messo a disposizione strutture attrezzate per permettere a tutti di avvicinarsi alla bellezza degli sport di montagna in sicurezza, e con la guida di istruttori qualificati.

"Nostra pretesa - ha aggiunto D'Angelo - è trasformare questa festa nella prima festa della montagna del Centro Italia". E le premesse, per il sindaco Biondi ci sono tutte: "Credo che la festa nasca sotto i migliori auspici visto che è nevicato sul Gran Sasso; spero che la prossima stagione invernale sia in continuità con la precedente stagione invernale, che ha fatto registrare numeri importanti per il Gran Sasso e Campo Imperatore".

"C'è ancora molto da fare - ha concluso Biondi - Dopo aver riaperto l'Ostello, stiamo lavorando in questi giorni per riaprire anche l'Hotel Cristallo e per dare definitiva attuazione ad un finanziamento extra di otto milioni di euro a valere sui fondi Restart per completare l'infrastrutturazione della nostra montagna e per porre rimedio a una situazione che ci trasciniamo da anni, quella della cabinovia di Montecristo. La montagna è al centro dell'attenzione dell'amministrazione - ha concluso - e speriamo che questa tre giorni serva a rimarcarlo".

Ultima modifica il Venerdì, 04 Ottobre 2019 17:16

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