Domenica, 20 Ottobre 2019 19:21

Abruzzo, scontro sulla regolamentazione dei bed and breakfast

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E' scontro sulla regolamentazione dei b&b in Abruzzo. 

Nei giorni scorsi, l'associazione AbruzzoBnB ha annunciato di aver fatto ricorso al Tar avverso la legge regionale che norma il settore: "Nonostante le richieste di incontro inviate al nuovo assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo, i numerosi comunicati stampa, la nostra volontà di massima collaborazione espressa nelle varie sedi e durante i nostri convegni, lattuale amministrazione regionale ci ha completamente ignorati, non rispondendo a nessuna delle nostre sollecitazioni", l'affondo.

Dunque, "di fronte alla totale chiusura del nuovo assessorato e vista la necessità di dare una più aggiornata regolamentazione della normativa in vigore (Istituzione di un protocollo standard per l’apertura di un B&B in Abruzzo - tutela del marchio “B&B” – classificazione delle strutture in base ai servizi offerti – regole adeguate all’accoglienza familiare per il servizio di prima colazione – valorizzazione dei prodotti tipici territoriali – sostegno e formazione degli operatori) - ha sottolineato l'associazione - pur rimanendo fiduciosi in un’apertura da parte della Regione e disponibili al confronto, abbiamo dovuto per forza di cose agire, ed abbiamo già notificato alla Regione Abruzzo il ricorso al TAR per trovare risposte e soluzioni eque di fronte ai dubbi e alle forzature normative che la categoria si trova ad affrontare con i conseguenti aggravi economici e burocratici".

La delibera contestata è datata giugno 2019. In sostanza, il provvedimento definisce le regole per la somministrazione della prima colazione nelle strutture ricettive turistiche di Bed and Breakfast andando a sostituire il precedente atto, approvato nel dicembre 2018. Ricorderete che quel provvedimento, contestato da una parte degli esercenti, imponeva una serie di adempimenti (oltre quelli già previsti) sia burocratici che strutturali: effettuazione di corsi di formazione, particolari adeguamenti delle cucine per la somministrazione delle colazioni, obbligo di compilazione del piano di autocontrollo e altro ancora.

Con la riforma voluta dall'assessore Febbo, invece, sono state introdotte agevolazioni in favore dei B&B che offrono ai loro ospiti la colazione in esercizi esterni attraverso un voucher; in tal caso, le attività sono esentate dagli obblighi di presentazione della NIAS (Notifica Inizio Attività Settore Alimentare) e dal conseguimento dell’attestato di formazione in merito alle corrette prassi di sicurezza alimentare, ma sono tenute ad effettuare la comunicazione al SUAP del Comune. Con l'atto, inoltre, è stato predisposto un disciplinare contenente le indicazioni utili alla redazione del Documento di autocontrollo semplificato.

In relazione ai prodotti utilizzati per la somministrazione della colazione, ogni titolare di B&B può semplificare ulteriormente il Documento con riferimento alle procedure di controllo individuate. Ciò vale, in particolare, per tutti gli alimenti non deperibili a basso rischio sanitario (ad es. merendine, cornetti, succhi, biscotti, crackers, fette biscottate, marmellate monodose, crema di nocciole, caramelle, cioccolatini, the, acqua, ecc..).

Inoltre, sono state fornite alcune precisazioni con riferimento all’attestato di formazione richiesto, atteso che il possesso di specifici titoli di studio esonera dalla frequenza di detti corsi, di sole 4 ore.

E' rimasto fermo, invece, l’obbligo per i titolari di B&B che somministrano prodotti confezionati in porzione monodose (es: merendine, succhi, bevande calde in modalità self service) e prodotti acquistati da chi possiede le prescritte autorizzazioni igienico sanitarie (quali prodotti da forno, da pasticceria acquistati presso altri esercizi commerciali) di effettuare le procedure di segnalazione alle ASL, ovvero la registrazione NIAS, presentando la semplice modulistica al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune territorialmente competente. 

Un provvedimento che, come detto, è stato impugnato dall'associazione AbruzzoBnB che aveva lavorato, con la passata Giunta regionale, ad una regolamentazione più severa del settore.

Durissima la reazione dell'assessore Febbo: "Sono profondamente rammaricato nel dover constatare nuovamente come Lucia Simioni, millantando una rappresentanza dei B&B più desiderata che reale, non perda occasione per ricorrere a comunicati stampa, oggi persino ad un immotivato ricorso al TAR. Dal mio insediamento, è la terza volta che mi trovo costretto a rispondere a dichiarazioni meramente strumentali della signora Simioni che hanno più il sapore di una ricerca di notorietà piuttosto che di proposte per la crescita del settore dell'accoglienza e ricettività nella nostra Regione. In ogni suo intervento leggiamo pompose presentazioni dell'Associazione AbruzzoBnB che riscontriamo dal sito stesso raccoglie l'adesione di 20 strutture sulle 1300 localizzate in Abruzzo, ovvero l'1,5%. Siamo rappresentanti delle istituzioni e abbiamo l'obbligo di tenere in debita considerazione le istanze di tutti, ma se il nostro operato risulta efficiente ed efficace per il restante 98,5% del settore, anche attraverso comunicati stampa di apprezzamento, forse, non vorrei essere indelicato e poco galante, ma le sue tesi e dimostranze sono infondate e inopportune".

Al fianco dell'assessore l'associazione Anbba, presente in Abruzzo da qualche mese e nata proprio a seguito della delibera sulle colazioni che era stata approvata dall'allora Giunta regionale di centrosinistra nel dicembre 2018, "per cercare di derimere e di semplificare ciò che il provvedimento imposto. Abbiamo collaborato con l'assessore Mauro Febbo e con il Dipartimento al turismo ottenendo una semplificazione chiara e sostenibile per disciplinare il tema colazioni", la presa di posizione dell'associazione.

"In questi mesi abbiamo collaborato con la Regione per risolvere alcune problematiche trovando accoglimento e disponibilità all'ascolto e cercando di avere uno sguardo d'insieme e di interesse generale a beneficio di tutti e non di pochi. Infatti, proprio i voucher che sono stati introdotti, quale scelta di colazione, sono stati inseriti a sostegno delle strutture che potevano avere difficoltà burocratiche ed economiche con le nuove procedure imposte. Siamo ormai presenti sul territorio proprio per dar voce alle esigenze del comparto spesso disattese nel corso degli anni".

Anbba ha inteso ricordare che "la vera ospitalità dei Bed and Breakfast è solo quella di tipo familiare, quindi scevra da tutte le sovrastrutture che invece devono esserci in altre tipologie ricettive. La 'qualità' per non può essere incentrata sul numero dei servizi offerti bensì sui rapporti umani, su una ospitalità fatta a misura d'uomo che trasmetta l'amore e la passione per il proprio territorio, per la storia e per le tradizioni". 

Ultima modifica il Domenica, 20 Ottobre 2019 19:44

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