Arriva anche in Abruzzo il tour nazionale #AdessoBasta, l'evento itinerante con il quale la Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg) intende er sensibilizzare politica e cittadini sul tema della salute e sull’importanza di investire nella medicina di famiglia.
Il camper della federazione sarà all'Aquila giovedi 24 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13.00 al mercato di Piazza d'Armi, mentre nel pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00 sarà a Montereale in via Roma.
"Le proposte portate avanti dalla Fimmg" si legge in una nota della federazione "sono volte a sviluppare e migliorare l'organizzazione dell'assistenza sul territorio. Abbiamo in contratto di lavoro i cui contenuti devono essere cambiati per poter soddisfare meglio i bisogni di salute dei nostri assistiti e per poter offrire loro un servizio di prossimità".
"Oggi la medicina generale ha bisogno di nuovi supporti sia tecnologici che strumentali; ha bisogno di avvalersi di nuove figure professionali per poter soddisfare meglio le richieste dei cittadini, in modo da abbattere le liste d'attesa e le barriere burocratiche della medicina specialistica. - dice Vito Albano, segretario provinciale della Fimmg sezione dell'Aquila "E' necessario altresì conoscere le esigenze dei cittadini direttamente dalla loro voce, chiedere a loro come vorrebbero il nuovo medico di famiglia. Il camper arriverà a L'Aquila nella mattina del 24 e sarà a Montereale nel pomeriggio. Questo perché la Fimmg, nell'organizzare la nuova figura del Medico di Famiglia, vuole tenere conto delle differenti esigenze che si hanno nei grandi centri urbani e di quello totalmente differenti dei piccolo centri; forse ancora più importanti dato che la maggioranza del territorio italiano è costituito da piccoli Comuni. Il nuovo medico di famiglia, in questa battaglia, avrà bisogno del supporto di figure come il collaboratore di studio, l'infermiere, l'assistente sociale, il fisioterapista. Questo gli permetterà di poter effettuare esami e prestazioni di 1° livello direttamente nel proprio studio in modo da ridurre al massimo i disagi dei pazienti" conclude Vito Albano.