L'Aquila non perderà la 'sua' Soprintendenza, a cento anni dalla istituzione della Regia Soprintendenza dell'Arte medievale e moderna degli Abruzzi e Molise datata 1924; l'Abruzzo ne avrà due definitive e stabili, una a Chieti e l'altra nel capoluogo.
Lo ha confermato il ministro Dario Franceschini. "Sono soddisfatta, ero certa che l'esito sarebbe stato questo" il commento della deputata dem Stefania Pezzopane; "ringrazio Franceschini che ha verificato la bontà della proposta già avviata dal precedente ministro Alberto Bonisoli, dall'ex sottosegretario Gianluca Vacca e da me, e l'ha oggi confermata nell'incontro con le organizzazioni sindacali. Gli ulteriori passaggi in Consiglio dei Ministri non faranno che rafforzare questa linea, che estende il campo di intervento e fa uscire L'Aquila dal rischio di isolamento. Ringrazio dunque il ministro che ha ascoltato con attenzione le voci che in ambito sindacale e tra gli operatori si erano levate a sostegno delle due Soprintendenze".
Come ricorderete, la vicenda era 'esplosa' all'inizio dell'anno, sebbene affondasse le radici nella riforma del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo varata nel 2014, ed entrata nella seconda fase nel 2016 con una sorpresa amarissima per L’Aquila: al 31 dicembre 2019, il capoluogo di Regione avrebbe perso la Soprintendenza. In sostanza, la riforma varata dal ministero prevedeva che la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio - nata dalla fusione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio con la Soprintendenza Archeologica – trovasse sede a Chieti, e così è andata, con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i comuni del cratere, invece, che sarebbe rimasta a L’Aquila ma fino alla fine dell’anno, appunto, per poi sparire.
Se non fosse che alla fine di maggio l'allora sottosegretario con delega ai Beni Culturali, Gianluca Vacca, ospite dell'evento di apertura di Officina L’Aquila, annunciò che la Soprintendenza a L’Aquila non solo sarebbe stata confermata ma sarebbe divenuta stabile: nella 'controriforma' interna del dicastero, voluta dall'allora ministro Alberto Bonisoli, era previsto che l’Abruzzo mantenesse due Soprintendenze "definitive". In più - assicurò Vacca - "la sede del segretariato regionale, quello che segue gli appalti per la ricostruzione, che in una prima ipotesi doveva essere accorpato con il Lazio, resterà a L'Aquila" svelò l'allora sottosegretario.
Nel frattempo, però, quel governo è caduto; finita l'esperienza dell'esecutivo gialloverde, con la nascita del governo M5S-PD ai Beni culturali è tornato, dopo appena un anno, Dario Franceschini che, con uno dei primi atti firmati, ha ritirato i decreti attuativi della riforma del suo predecessore. "E’ soltanto una misura cautelativa", aveva tenuto a chiarire l’esponente dem, "perché sono decreti fatti in agosto, quando la crisi politica era già aperta e quindi non c’è la volontà di disfare. Semplicemente guardiamo con attenzione".
Sta di fatto che sono passati due mesi e, fino a ieri, non era chiaro quali misure della riforma Bonisoli sarebbero state attuate e quali, invece, cancellate, col rischio che a fine anno la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i comuni del cratere venisse soppressa. Serpeggiava, per questo, una certa preoccupazione tra i lavoratori: "Siamo ancora in una fase di ricostruzione molto delicata per la città dell’Aquila, alla quale appartiene l’80% circa del patrimonio monumentale dell'intera Regione Abruzzo, e per tutte quelle che sono state colpite duramente da una catastrofe che ben conosciamo", avevano messo nero su bianco le Rsu e dal personale della Soprintendenza unica; "perdere definitivamente una Soprintendenza, che opera stabilmente dal 31 dicembre 1923 sotto varie forme e denominazioni, con un tale bagaglio di esperienze ordinarie e straordinarie acquisite sul campo, comporterebbe notevoli ritardi e disagi per tutti i cittadini abruzzesi e le associazioni di categoria coinvolte".
Per fortuna, è andata diversamente: Franceschini, infatti, ha confermato la scelta assunta dal suo predecessore e, dunque, l'Abruzzo manterrà due sedi definitive.
Vacca (M5S): "Soddisfatto, percorso iniziato dal precedente Governo"
“L’Aquila avrà la sua soprintendenza dei beni culturali in pianta stabile. Sono molto soddisfatti che anche l’attuale Ministro Mibact Franceschini abbia portato avanti il lavoro da me intrapreso per dotare l’Abruzzo di due Soprintendenze lasciando quella straordinaria per L’Aquila attiva permanentemente. Un ottimo risultato di cui vado particolarmente fiero avendo io stesso delineato questa strada già con il Ministro Bonisoli”.
Ad affermarlo è l’ex Sottosegretario ai Beni e alle attività culturali Gianluca Vacca che anche in veste di deputato ha continuato il suo impegno per la realizzazione di questo obiettivo.
“Un percorso iniziato con il primo Governo Conte e oggi confermato dall’attuale esecutivo che ribadisce la sua vicinanza all’Aquila e all’Abruzzo. Sempre seguendo la linea che percorremmo con il Ministro Bonisoli, viene inserita, anche nella nuova organizzazione del Ministero, una direzione generale che si occuperà proprio di ricostruzione. Una struttura di vertice amministrativo che tra le competenze avrà proprio la ricostruzione dei beni culturali. Anche questa è una novità importante per l’Abruzzo che aiuterà a velocizzare le procedure e rendere le fasi della ricostruzione ancora più snelle per quanto riguarda la competenza dei beni culturali” conclude Vacca.