La FLC CGIL dell’Aquila, come già avvenuto nell’assemblea tenutasi il 9 gennaio scorso alla presenza di Americo Campanari del Centro Nazionale della FLC CGIL, ribadisce di ritenere non corretta "l’interpretazione dell’articolo 18, lettera C del CCNI sulla mobilità 19/22 per la quale l’Ufficio Scolastico Provinciale dell’Aquila sta procedendo alla definizione di una graduatoria cittadina per classi di concorso dei docenti di scuola secondaria di I grado".
La posizione del sindacato è chiara: dato che le scuole medie del Comune dell’Aquila, in seguito al piano approvato dalla Giunta comunale e poi validato dalla Giunta regionale, vengono soppresse e danno luogo ad altre istituzioni scolastiche, non determinano un 'unico dimensionamento'. "La norma - spiega la segretaria provinciale Miriam Del Beato - definisce singolo dimensionamento 'l’insieme di istituzioni scolastiche che entrano tra loro in relazione, direttamente o indirettamente, attraverso l’acquisizione o la cessione di istituti, sezioni o plessi ad (o da) altre istituzioni scolastiche'. Nel caso del dimensionamento del Comune dell’Aquila, le due scuole medie coinvolte non cedono né acquisiscono sezioni o plessi, ma vengono soppresse e danno vita a nuove istituzioni".
Dunque, "riteniamo che i docenti attualmente titolari nella scuola media Alighieri dovrebbero essere graduati al fine di verificare se, alla luce della somma dei posti 2020-2021 nei nuovi Istituti comprensivi (Carducci, Alighieri e Paganica), ci siano eventuali perdenti posto; i non perdenti posto dovrebbero poi essere riassegnati, in base al punteggio, con precedenza nel nuovo Istituto comprensivo Alighieri (che rimane) e poi gli altri, sempre in base al punteggio, negli altri due I.C. Carducci e Paganica che dalla scissione della scuola media Alighieri-Carducci si generano. Stessa procedura dovrebbe avvenire per gli attuali titolari della scuola media Mazzini che sceglierebbero, in base al punteggio, se andare nel nuovo Istituto comprensivo Mazzini o Patini. I docenti già titolari nella scuola media di Sassa sarebbero tutti riassegnati al nuovo istituto comprensivo che il dimensionamento genera".
"Ci chiediamo anche perché, se davvero - come dice l’USP - si tratta di un singolo dimensionamento sulla base del fatto che i nuovi istituti comprensivi entrano in relazione attraverso le scuole dell’infanzia e primaria, la scuola media di Sassa non sia coinvolta nella graduatoria cittadina: le scuole di infanzia e primaria che il nuovo IC acclude provengono dall’attuale Rodari o, se si vuole, dal nascente Mazzini con cui entra dunque in relazione", la posizione del sindacato.
"Siamo d’accordo con la poca chiarezza della norma e con la possibilità che questa possa dar vita a differenti interpretazioni, ma siamo convinti che la nostra linea condurrebbe ad una scelta di maggior buon senso e non determinerebbe danni a quei docenti che subiscono un dimensionamento non voluto e che si troveranno inevitabilmente ad essere scavalcati da chi, nella graduatoria cittadina avrà maggior punteggio e potrà scegliere di occuparne il posto. Questo a tutto svantaggio della continuità (che viene garantita solo per l’infanzia e la primaria) e di scelte personali che avevano portato i docenti a preferire nella mobilità a domanda di lavorare in una scuola piuttosto che in un’altra".
Il sindacato ovviamente prende atto della scelta operata dall’USP ma si dice "pronto a sostenere in sede vertenziale i docenti che da questa scelta saranno inevitabilmente danneggiati".