Una lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, alla dirigente dell’Ufficio scolastico abruzzese Antonella Tozza, al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Massimiliano Nardocci, al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e al vice Presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente.
A scriverla il Coordinamento genitori e docenti “Mazzini-Patini” dell’Aquila che testimoniano ancora una voltra la loro preoccupazione per l'applicazione del dimensionamento della rete scolastica che - ribadiscono - "rischia di essere dannoso per le conseguenze che potrebbe apportare in termini di interruzione della continuità didattica per centinaia di studenti e decine di docenti".
Dunque, la richiesta alla dirigente Tozza "di non dare seguito alla graduatoria unica comunale, un atto che va a ledere il principio della continuità didattica, che è alla base dell’insegnamento; chiediamo - scrive il Coordinamento - che non si penalizzi la comunità scolastica aquilana (alunni, famiglie, docenti) e non si crei l’ennesima inutile diaspora. Chiediamo che alle parole seguano i fatti e non si crei l’ennesimo trauma per il tessuto sociale della nostra città con trasferimenti forzati dei docenti e nuove relazioni ed equilibri da trovare per ragazzi che vivono un’età di passaggio, difficile e che necessita di punti di riferimento stabili".
Di seguito, il testo completo della lettera:
Gentilissime e gentilissimi,
sentiamo la necessità di scrivere questa lettera aperta per testimoniare ancora una volta le nostre preoccupazioni per l’applicazione del dimensionamento della rete scolastica che si sta attuando sul Comune dell’Aquila.
Il nostro territorio, alle prese con una difficile fase di transizione e con le scuole ancora tutte da ricostruire, di tanto ha bisogno tranne che di un dimensionamento scolastico che, oltre a rivelarsi poco utile in questa fase, rischia di essere dannoso per le conseguenze che potrebbe apportare in termini di interruzione della continuità didattica per centinaia di studenti e decine di docenti. Questo perché, seppur disconosciuta da gran parte dei decisori politici, si vuole pervicacemente seguire la procedura di una graduatoria unica del personale delle scuole medie cittadine.
In particolare, il nostro appello accorato si rivolge alla dott.ssa Antonella Tozza, quale dirigente apicale dell’Ufficio scolastico regionale chiedendole di non dare seguito alla graduatoria unica comunale, un atto che va a ledere il principio della continuità didattica, che è alla base dell’insegnamento. I professori, pur essendo titolari di cattedra, hanno dovuto esprimere cinque preferenze e verranno riassegnati in base al punteggio, con il rischio di un rimescolamento e la perdita, per gli alunni, della continuità didattica, a partire dal prossimo anno scolastico. Un provvedimento che con il meccanismo innescato dalle preferenze potrebbe rivoluzionare l’assetto degli attuali organici e non garantire diritti acquisiti (come la titolarità di cattedra e legge 104/92) e che, nella ipotesi più leggera paventata dall’Ufficio scolastico provinciale, coinvolgerà comunque centinaia di alunni.
Chiediamo, pertanto, di applicare una norma del contratto collettivo nazionale che, senza ambiguità, esplicita che si definisce singolo dimensionamento l’insieme di istituzioni scolastiche che entrano tra loro in relazione, direttamente o indirettamente attraverso l’acquisizione o la cessione di istituti, sezioni o plessi ad (o da) altre istituzioni scolastiche.
Il dimensionamento della rete scolastica aquilana inerente le scuole secondarie di I grado non può essere considerato come singolo, poiché le istituzioni scolastiche in oggetto non entrano mai tra loro in relazione. Si tratta di 2 scuole secondarie distinte (Mazzini-Patini e Dante-Carducci-Paganica) che vengono soppresse per costituire 5 nuovi istituti comprensivi distinti tra loro, che non avranno in comune nulla (né dirigenza, né segreteria, né classi, né alunni) e pertanto oggetto di costituzione di graduatorie uniche separate per scuola.
Chiediamo che alle parole seguano i fatti e che, se davvero la scuola è centrale nella nostra società come ci ricordano tutti i giorni politici e rappresentanti istituzionali di ogni livello, non si penalizzi la comunità scolastica aquilana (alunni, famiglie, docenti) e non si crei l’ennesima inutile diaspora. Chiediamo che alle parole seguano i fatti e non si crei l’ennesimo trauma per il tessuto sociale della nostra città con trasferimenti forzati dei docenti e nuove relazioni ed equilibri da trovare per ragazzi che vivono un’età di passaggio, difficile e che necessita di punti di riferimento stabili.
Dopo la grande manifestazione cittadina del 23 gennaio scorso, che ha coinvolto centinaia di genitori, studenti e docenti, continuiamo tutti insieme a ribadire la necessità di fermare questo procedimento ingiusto e non supportato da una normativa di riferimento chiara.
Ci appelliamo come garante della coesione sociale al nostro Presidente della Repubblica, sempre sensibile alle problematiche del nostro territorio e meritoriamente presente qui all’Aquila all’inaugurazione del nuovo anno scolastico.