Venerdì, 21 Febbraio 2020 13:13

Record di partecipazione alla settima edizione del Premio Avus: 18 tesi in concorso

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E’ un record. Alla segreteria del premio dell’università de L’Aquila sono giunte 18 tesi provenienti dalle facoltà delle università del Politecnico di Torino, Di Bologna, di Perugia L’Aquila, Roma 3, Tor Vergata La Sapienza, di Roma e l’università di Firenze. Le tesi  al “Premio di Laurea per la migliore tesi sulla prevenzione sismica “ organizzata dal 2014 dalla Onlus A.V.U.S. 2009 formata da genitori di studenti fuori sede deceduti  nel sisma de L’Aquila del 6 aprile 2009.

Le tesi sono arrivate dalle facoltà di Ingegneria ma anche da Architettura, Psicologia e Giurisprudenza. Alcuni studi richiamano al terremoto 2016 con particolare riferimento ad Arquata del Tronto e Norcia, Caldarola in provincia di Macerata, mettono l’accento sui problemi relativi all’abbandono delle comunità in Val Nerina, Elaborati sugli studi dei centri storici ma anche tesi relativi al sisma de L’Aquila 2009, con particolare riferimento a Onna e Paganica. Si registrano anche proposte innovative per edifici esistenti e uno studio sul rione Cappuccini di Guardiagrele.

"Abbiamo triplicato le adesioni dello scorso anno - dice il presidente di Avus 2009 Sergio Bianchi - con approfondimenti a 360 gradi sul tema della prevenzione sismica e questo ci rende felici perchè la piccola goccia nel mare di dolore che si vive con la perdita di un figlio, dimostra che i giovani sono sensibili a questi problemi”.

Dall’edizione 2020, dopo cinque premiazioni a L’Aquila e una a Roma, il premio Avus 2009 per una tesi sulla prevenzione sismica, diventa itinerante. Il prossimo 4 aprile del 2020 sarà il Liceo Sulpicio di Veroli in provincia di Frosinone con gli studenti protagonisti in platea ad ospitare l’iniziativa che vedrà, tra gli altri, la dottoressa Giulia De Cunto che con una tesi su “Ricostruzione e identità” ha vinto l’ultima edizione e Giustino Parisse, giornalista e scrittore e padre Domenico e Maria Paola deceduti, quella tragica notte, ad Onna.

“Cambieremo ogni anno la sede del premio - dice Umberto Braccili che scrisse insieme alla Onlus Avus 2009 un libro “Macerie dentro e fuori” edito nel 2010 - Giriamo continuamente da 10 anni le facoltà italiane per richiamare il valore etico delle professioni che studiano ed agiscono in un settore delicato. Gli errori del passato grazie a giovani professionisti non debbono più ripetersi”.

Il prossimo 3 marzo la commissione giudicatrice, coordinata dalla professoressa Giuliana Antonini di Univacq, formata dai docenti Fabiano Compagnucci del Gssi, Enrico Miccadei rappresentante della Sigea e Mariagrazia Perilli per conto dell’ateneo aquilano esaminerà le tesi per avere prima una cinquina di potenziali vincitori e in seguito la migliore tesi sulla prevenzione sismica che avrà come premio un assegno di 3000 euro donato dalla onlus Avus 2009.

Sponsor “etici” che accompagnano il premio fin dalle prime battute: l’Università de l’Aquila , il Gran Sasso Scienze Institute e la Società italiana di geologia ambientale.

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