La Notte Europea dei Ricercatori, uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e cittadini e promosso nell’ambito delle azioni Marie Curie, è confermata anche per il 2020.
A causa dell’emergenza da Covid-19, però, l’appuntamento si trasferisce dal tradizionale ultimo venerdì di settembre al 27 novembre e anche questa iniziativa, che negli ultimi anni ha coinvolto milioni di visitatori in centinaia di città, si prepara ad affrontare le sfide comuni a tutti gli eventi dal vivo: pensare nuovi modi di coinvolgimento del pubblico, conservando lo spirito di curiosità e partecipazione che lo ha caratterizzato e fatto crescere in questi anni.
"Crediamo che la Notte Europea dei Ricercatori 2020 debba svolgersi poiché sarà importante mostrare al grande pubblico l’impatto positivo della ricerca scientifica su tutta la società. La Notte porta la scienza e i ricercatori vicini ai ragazzi e alle famiglie, può aiutare il dialogo con i cittadini e la condivisione di speranza". Con queste parole è stata comunicata nei giorni scorsi la notizia dalla Commissione agli organizzatori degli eventi.
Bisognerà aspettare l’evolvere della situazione a livello nazionale e le indicazioni sullo svolgimento degli eventi dal vivo, ma l’edizione 2020 della Notte Europea dei Ricercatori segnerà il passaggio a nuove forme di dialogo tra il mondo della ricerca e i cittadini. Dialogo che sia dal vivo e in presenza che in formati a distanza e virtuali, conserverà il carattere di immediatezza, informalità e approfondimento rigoroso che in questi anni ha caratterizzato SHARPER.
Sharper 2020 (SHAring Researchers’ Passion for Evolving Responsabilities), progetto a carattere nazionale che coinvolge 12 città in Italia, tornerà anche a L’Aquila, dove è nato nel 2014, per la settima edizione.
L'evento ha ottenuto nelle edizioni passate un grandissimo successo, coinvolgendo l’intera comunità con tante attività pensate per tutte le fasce di età, con l’obiettivo di avvicinare in maniera avvincente, originale e divertente, le famiglie, le scuole e tutta la cittadinanza al mondo della scienza e della ricerca.
SHARPER L’Aquila è organizzato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso con la fondamentale collaborazione del Comune dell’Aquila e del Gran Sasso Science Institute e coinvolge altre importanti realtà scientifiche, culturali e istituzionali del territorio quali la Regione Abruzzo, l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, la società biofarmaceutica Dompé, la Leonardo S.p.A., la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, l’Accademia di Belle Arti e tanti altri. È sostenuto inoltre dall’Associazione per l’Insegnamento della Fisica e dall’Associazione Scienza Gran Sasso.
"Quest’anno più che mai siamo orgogliosi di poter proporre nuovamente ai cittadini un evento culturale di grande portata, che negli ultimi anni ha visto la partecipazione di moltissimi visitatori – ha dichiarato Stefano Ragazzi, direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso - La difficile situazione in cui versiamo, e che accomuna l’Italia intera, ci sprona a dare continuità alla nostra iniziativa, a valorizzare il mondo della ricerca in un momento in cui la ricerca assume un’importanza fondamentale. L’evento Sharper dovrà rimodularsi in base alla normativa vigente, trovare diverse location e modalità per coinvolgere i visitatori, ma sarà una sfida che affronteremo con serenità e con la consapevolezza che riusciremo a coinvolgere istituzioni e visitatori con l'entusiasmo di sempre”.
“Sharper si conferma uno degli appuntamenti principali per la città dell’Aquila – ha aggiunto il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi – abbiamo sempre creduto in questa iniziativa, tanto da sostenerla in maniera concreta e tangibile. Per questo saremo ben lieti di riprendere il 27 novembre ciò che solo l’emergenza Covid ha interrotto. Per noi aquilani Sharper non è solo l’occasione per confrontarsi con il mondo della ricerca, ma è anche uno strumento per orientare la nostra comunità in un percorso di rinascita e sviluppo. La ricostruzione non solo materiale della città fonda le sue basi proprio su ricerca e innovazione, oltre che su cultura, formazione e turismo. Siamo convinti che le esternalità positive prodotte dall’interazione tra le nostre eccellenze in questi campi e il tessuto cittadino saranno il motore per superare le sfide che il nostro futuro ci rende già attuali”.
“Questo nuovo successo della notte europea dei ricercatori all'Aquila conferma che la nostra città è in prima fila non solo nella ricerca scientifica ma anche nella capacità di comunicarla e diffonderne i contenuti”, ha chiosato Eugenio Coccia, rettore del Gran Sasso Science Institute.