"Sin dal principio dell'emergenza Covid 19, la comunità macedone residente all'Aquila è attenta e rispettosa delle regole di contenimento previste dai vari dispositivi di legge".
A parlare è Abdula Salihi, presidente legale dell'associazione culturale Rilindja, a proposito del contagio riscontrato con un tampone effettuato su un operaio di ritorno dal Paese extra Ue insieme a sua moglie, già in isolamento domiciliare. Un caso positivo che ha coinvolto anche un tecnico italiano.
"L'associazione", spiega, "è stata sempre in prima linea nei confronti della propria comunità a partire dal fornire gli aggiornamenti puntuali delle regole e dei comportamenti da mantenere. Inoltre", aggiunge Salihi, "sosteniamo anche noi le misure definite dall'ordinanza regionale 71 del 30 aprile, in materia di prevenzione. Allo stesso tempo, abbiamo collaborato con il Centro servizi volontariato per fornire supporto economico e alimentare alle famiglie che, durante il lockdown, si sono trovate in condizione di difficoltà".
"Fiduciosi di ritornare quanto prima alla normalità", conclude Abdula Salihi, "invitiamo i nostri concittadini, così come tutti gli aquilani, a continuare a rispettare le regole così come fatto sino ad oggi".