“Univaq Street Science è una manifestazione identitaria del nostro Ateneo; le Università sono Istituzioni che, oltre al trasferimento del sapere, fanno anche genesi del sapere: con la nostra iniziativa, la ricerca esce fuori dai laboratori, si rende pubblica, disponibile, contamina la città. Ed è per questo che la consideriamo così importante”.
Con queste parole il rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, ha presentato la quinta edizione di Univaq Street Science che si terrà il 25 settembre, con un prologo in memoria del prof. Marcello Vittorini il 24 e una appendice il 26 dedicata al rapporto tra ricerca e Protezione civile.
“Sarà un evento in termini un poco ridotti, vista l’emergenza Covid, ma sono sicuro che la manifestazione avrà successo; è il nostro messaggio agli studenti e ai cittadini: noi ci siamo e con la città ci rinnoviamo ogni giorno”. Aver voluto riproporre comunque Street Science – ha aggiunto il prorettore Pierluigi De Berardinis – “è sintomatico del modo in cui intendiamo guidare l’Ateneo, nel segno della sostenibilità che si coniuga al concetto di resilienza”.
Street Science è appuntamento identitario anche nella data – ha proseguito il direttore generale Pietro Di Benedetto – l’ultimo venerdì di settembre; “siamo in prossimità dell’inizio dell’anno accademico, è un momento di festa che segna l’inizio di una nuova stagione. Per questo, abbiamo deciso di riproporre la manifestazione il 25 settembre: in futuro, speriamo che il nostro calendario possa incontrarsi di nuovo con quello di Shaper – La notte europea dei ricercatori (rinviata a novembre, ndr) ma per l’importanza della data non abbiamo voluto cambiarla. Ciò ci conforta, tra l’altro, nell’idea di rendere Street Science una manifestazione d’Ateneo, che collabora e si contamina con Shaper, ma resta autonoma”.
Ovviamente, sono stati esclusi gli eventi al chiuso: il programma si svolgerà tra piazza Duomo, piazza Chiarino e il cortile di palazzo Cricchi-Rosati lungo corso Vittorio Emanuele; “l’evento rappresenterà anche un momento di prova per l’applicativo, disponibile da inizio settimana, che permetterà di prenotarsi ai singoli eventi e che poi mettere a disposizione degli studenti per effettuare l’autocertificazione e dirci a quale lezione intendono partecipare in presenza, giorno per giorno. Ciò faciliterà le operazioni di tracciamento, di composizione e accesso alle aule”, ha chiarito Di Benedetto.
Si è messa in pratica, di fatto, l’esperienza maturata con il sistema di gestione degli accessi alla Galleria degli Uffizi, su cui Univaq ha lavorato con successo: una sufficiente garanzia di efficacia dell’applicativo che verrà poi migliorato col tempo.
Importante, anche quest’anno, l’impegno del personale d’Ateneo per la riuscita dell’evento che coinvolgerà 150 persone tra personale docente e tecnico-amministrativo oltre ad un centinaio di studenti.
A fornire i dettagli logistici e del programma ha pensato il coordinatore del Comitato organizzativo Luca Lozzi. “Ogni evento sarà su prenotazione sulla app; per chi avesse difficoltà, ci sarà la possibilità di fare la prenotazione al momento, a patto che ci siano ancora posti disponibili”. Cuore pulsante degli eventi sarà Piazza Duomo dove verrà montata una tensostruttura che potrà ospitare fino a 200 persone; in piazza saranno allestiti anche 14 gazebo tematici, i così detti ‘pop up’, il mercato della scienza dove i ricercatori presenteranno i ‘prodotti’ del loro lavoro in un modo che sarà meno interattivo, come ovvio, rispetto al passato. Ci saranno, poi, 2 o 3 gazebi dell’Università, uno dei Carabinieri Biodiversità con i loro mezzi ed uno allestito da una associazione ambientalista”.
Detto del prologo dedicato al prof. Vittorini, con l’evento del 24 settembre alle 18 nella tensostruttura di piazza Duomo, il programma si dispiegherà venerdì 25 settembre dalle 14:30 a mezzanotte in piazza Duomo, con un paio di eventi nel cortile di Palazzo Cricchi-Rosati e altri appuntamenti in piazza Chiarino, dove, in particolare, la ricerca sarà on air su Radio L’Aquila 1 con “Chiarino Vintage Radio” che proverà a riprodurre il senso degli appuntamenti che si tenevano nei bar e nei pub del centro storico cittadino.
Tra gli appuntamenti, le Jane’s Walk in centro storico; le visite al Castello, a San Bernardino e a San Silvestro guidate dall’associazione culturale “Semi sotto la pietra”; l’incontro sulle fake news nella storia e nella scienza, alle 17:30 del 25 settembre nella tensostruttura, con la partecipazione di Amedeo Feniello, Simone Gozzano, Walter Quattrociocchi e Giovanni Rezza. E ancora: alle 20 è previsto un approfondimento, sempre nella tensostruttura, dal titolo ‘DNA: che spettacolo la scienza’, cui prenderanno parte Patrizio Arpetti, Anna Aureli e Anna Salvioni dell’Airc. A seguire, un evento dedicato alle donne e la scienza, con la partecipazione di Gabriella Greison, Alessandra Minello e Paola Inverardi.
“Il legame tra università, città e territorio non è di maniera, formale, ma si è fatto collaborazione costante, quasi simbiotica, in più di un campo, non solo in quello della ricerca, dalla sanità al progetto del collegio di merito che punta a ritrasformare il centro storico in un luogo di residenza diffusa per gli studenti”, le parole del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. “D’altra parte, crediamo molto in uno dei quattro ambiti individuati dall’Ocse come strumento di trasformazione positiva della città, la città della conoscenza, concetto che abbiamo trasferito anche nella Carta dell’Aquila”.
Per questo, a Street Science sono stati destinati 20mila euro a valere sui fondi Restart destinati alla cultura.