Il vicesindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele, e il tenente colonnello del Nono Reggimento Alpini, Pietro Piccirilli, hanno deposto nel pomeriggio, alla caserma Pasquali-Campomizzi, una corona nel luogo dove furono passati per le armi i Nove Martiri Aquilani.
L’omaggio ai nove giovinetti aquilani nel 77esimo anno dall’eccidio.
Presenti alla cerimonia anche il segretario provinciale dell’ANPI Fulvio Angelini ed il segretario dell’ANPPIA Alberto Aleandri.
Anteo Alleva, Pio Bartolini, Francesco Colaiuda, Fernando Della Torre, Berardino Di Mario, Bruno D’Inzillo, Carmine Mancini, Sante Marchetti e Giorgio Scimia furono fucilati nella caserma Pasquali (dove furono costretti anche a scavarsi la fossa) il 23 settembre 1943, dopo essere stati catturati dal contingente tedesco sulle montagne nei pressi di Collebrincioni, dove si erano rifugiati per unirsi ai partigiani che cercavano di respingere le truppe di occupazione.
Nessuno informò le famiglie e, solo dopo la liberazione della città dell’Aquila, avvenuta il 13 giugno del 1944, i loro corpi furono rinvenuti e le loro spoglie ricomposte all’interno della scuola elementare di San Bernardino. Lì ricevettero il silenzioso e commosso omaggio della cittadinanza, prima della sepoltura nel sacrario che si trova all’interno del cimitero monumentale. “Quanto accaduto 77 anni fa va ricordato per sempre – le parole del vice sindaco Daniele – e la memoria deve andare di pari passo con il rispettoso e sentito omaggio nei confronti di uno degli eccidi che, purtroppo, sono stati consumati nel nostro Paese in quegli anni terribili. I nove giovinetti, e la tragedia che colpì loro e le loro famiglie, saranno sempre nei cuori di tutti gli aquilani”.