Il Giro d’Italia è una manifestazione molto inclusiva e RCS da venti anni ormai ospita l’evento “Biciscuola”, il programma di educazione stradale che coinvolge le scuole italiane e che ha, tra gli obiettivi, la diffusione di legalità ed educazione stradale a cura della Polizia di Stato.
Le scuole partecipano ad uno speciale concorso con propri progetti, per evidenziare l’importanza ed il ruolo della bicicletta quale viatico di una vita inclusiva, ecologica, democratica che prescinde dal benessere fisico conseguente al solo utilizzo. La Polizia Stradale propone lezioni di educazione stradale sull’uso di questo tipo di veicolo, evidenziando l’imprescindibile correlazione con uno stile di vita corretto, ecosostenibilità e ciclotrasporto.
Nella mattinata di ieri 13 maggio, in videocollegamento, si è tenuto l’incontro tra i referenti di Biciscuola, del Compartimento Polizia Stradale “Abruzzo e Molise” e gli alunni delle due classi vincitrici del concorso per la provincia dell’Aquila: la quinta elementare della Scuola Primaria “Maestre Pie Filippini” diretta da Lucia Estrefallaces e la quarta della scuola Primaria “Torrione” - dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri - il cui Dirigente Scolastico è Antonella Conio. La classe quinta ha presentato un progetto che illustra l’importanza della bicicletta nel quadro di una vita sana ed equilibrata: i ragazzi hanno anche messo in evidenza quanto una corretta alimentazione sia importante per l’attività sportiva, sottolineando la tipicità e ricchezza dei prodotti alimentari di tutte le regioni italiane. Gli alunni della quarta hanno invece realizzato un video in cui ciascuno, oltre a mostrare scorci della città dell’Aquila, propone modelli di bicicletta realizzati con materiali di recupero: una speciale attenzione al territorio ed all’ambiente.
La Polizia Stradale ha incontrato i ragazzi anche oggi nelle rispettive scuole e ha loro ricordato l’importanza di piccole attenzioni, come l’uso del casco, il controllo del funzionamento dei freni e delle luci, nonché l’utilizzo di catarifrangenti, giubbotti o bretelle per garantire la visibilità al buio. L’iniziativa, che ha riscosso grande entusiasmo, consolida la speranza che i piccoli studenti divengano utenti formati, informati, consapevoli e attenti. Questa è la sola strada da percorrere affinché l’Italia possa raggiungere l’obiettivo “visual zero” (zero morti sulle strade), entro il 2050, come fissato dall’Unione Europea.