Sabato, 26 Giugno 2021 22:20

Abruzzo Pride Week, all'Aquila la giornata conclusiva. Le foto dell’evento al Parco del Castello

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Centinaia di persone hanno preso parte, ieri pomeriggio, al Pride, per la prima volta a L'Aquila.

Diritti e pari dignità per tutti e tutte: è questo che la città ha rivendicato in una giornata di festa, musica, spettacoli e colori.

“Le nostre differenze ci rendono uguali” hanno gridato dal palco i portavoce del coordinamento Abruzzo Pride, la rete regionale che ha messo insieme otto associazioni regionali (Arcigay Chieti Sylvia Rivera; Arcigay L’Aquila – Massimo Consoli; Arcigay Teramo; Jonathan – Diritti in Movimento; La Formica Viola; Marsica LGBT; Mazì – Arcigay Pescara; Presenza Femminista) che ogni giorno lavorano contro le discriminazioni e per un progetto di società più giusta, in cui ogni individuo sia libero di realizzarsi appieno. Del coordinamento è entrato a far parte anche un collettivo femminista, a rimarcare come la lotta Lgbt+ sia transfemminista e intersezionale e vada di pari passo con le lotte contro il patriarcato, il sessismo, la misoginia e il razzismo, con le lotte in difesa dell’ambiente, del diritto al lavoro e del diritto all’aborto.

Mancanza di tutele per le Famiglie Arcobaleno, mancanza di inclusione delle persone con disabilità, negazione di diritti per persone transgender e non conforming e per persone in difficoltà economica: è da queste fragilità su cui la pandemia, perlomeno, ha contribuito a fare luce che riparte l’impegno della comunità LGBT+ per una società più giusta ed equa. “Il coordinamento Abruzzo pride sicuramente darà nuovo impulso al lavoro che noi attiviste e attivisti facciamo sui territori. Primo obiettivo del coordinamento è quello di sostenere tutte le soggettività, non solo a quelle che sono sempre state visibili come le persone gay, ma soprattutto le persone transgender, non conforming, le persone bisessuali, spesso marginalizzate anche all’interno della stessa comunità Lgbt+. Lo abbiamo fatto questo pomeriggio in piazza e continueremo a lavorare in questo senso in futuro”, ha detto Nicholas De Domizio, del coordinamento Abruzzo Pride.

Momento clou della giornata di mobilitazione, il flash mob condotto dalla drag Queen Nausica Vamp, che ha visto l’animazione dei Regina friendly. “Il Pride non è una carnevalata - ha detto dal palco - Il pride non è sobrio perché rappresenta il momento di visibilità di tutte le soggettività. Nel 2021 serve ancora farsi vedere per ciò che si è. Fino a quando vivremo in un paese in cui si è convinti che la violenza sessuale sia causata da come la donna è vestita, finché vivremo in un paese in cui una ragazza o un ragazzo viene picchiato perché vestito in modo eccentrico allora questo “circo”, come lo chiamano in tanti, ha senso di esistere”.

 

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Ultima modifica il Domenica, 27 Giugno 2021 10:05

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