Venerdì, 02 Luglio 2021 12:43

Medaglia d'oro al merito alla Bandiera di guerra del 9° Reggimento Alpini

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Si sono concluse oggi, con la Cerimonia militare presso la Caserma Pasquali all’Aquila, le celebrazioni del Centenario della Bandiera di Guerra del 9° Reggimento Alpini.

Di fronte allo schieramento dei Battaglioni “L’Aquila” e “Vicenza” al comando del Col. Gianmarco Laurencig, la storica Bandiera di Guerra del 9° è stata insignita dal Comandante delle Truppe Alpine Gen. CA Claudio Berto della Medaglia d’oro al Merito della Croce Rossa Italiana.

Presenti alla cerimonia il Presidente Nazionale dell’ANA ing. Sebastiano Favero che ha portato il saluto dell’Associazione Nazionale Alpini, il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, l’Assessore della Regione Abruzzo Guido Quintino Liris, il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso.

Il saluto ufficiale della Croce Rossa Italiana è stato affidato all’Avv. Rosario Maria Gianluca Valastro.

Il requisito per il riconoscimento al merito della medaglia d’oro della Croce Rossa Italiana è stata l’eccezionalità per l’attività di soccorso alla popolazione svolta dal 9° Reggimento Alpini nelle emergenze che hanno colpito il territorio e per il supporto logistico al Comitato CRI dell’Aquila per l’attività sociale e di protezione civile, in piena condivisione con i Principi e i Valori del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Un commosso saluto il pubblico presente, lo ha reso con un sentito applauso al Reduce Valentino Di Franco, la cui presenza alla celebrazione è stata calorosamente sottolineata dal Comandante del 9° Reggimento Alpini Col. Gianmarco Laurencig.

Numerosa la presenza dei Gruppi Alpini dell'ANA alla manifestazione che hanno onorato i Labari Nazionali e Sezionale scortati dal Consiglio Nazionale e dal Presidente della Sezione Abruzzi Pietro D'Alfonso

Il discorso del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi

Nella giornata odierna non si celebra solamente il centenario della Bandiera di guerra del IX Reggimento, ma rendiamo omaggio allo stile di vita alpino.

Un'attitudine che è un modello per tutti, soprattutto in una società come quella attuale, talmente fluida attuale da diventare impalpabile. Il sentimento di rispetto dei caduti per la Patria - che ieri abbiamo onorato presso il monumento all'interno della caserma Pasquali-Campomizzi - l'osservanza delle regole, lo spirito di corpo, la solidarietà e la disponibilità ad aiutare il prossimo nel momento del bisogno sono elementi che di cui dobbiamo riappropriarci. Valori ben rappresentati dal tricolore, elemento fondante della comunità nazionale che identifica i confini della patria: essi non sono un mero confine geografico ma narrano sentimenti più profondi, perché tracciati con il sangue degli eroi.

Degli eroi di ieri, immolatisi nell'epopea risorgimentale o nella tragedia delle trincee, e degli eroi di oggi che operano nelle missioni internazionali di pace, supportano gli anziani a domicilio durante le operazioni di somministrazione dei vaccini, troviamo tra le fiamme degli incendi nelle montagne, sul Morrone o Monte Pettino, o tra le macerie delle città flagellate dal terremoto, come accaduto 12 anni fa all'Aquila o ai fratelli del Centro Italia.

Questi valorosi dovrebbero essere uno stimolo per tutti gli italiani. Un esempio di attaccamento al dovere, che conferisce un lustro inarrivabile al nostro tricolore e alla Bandiera di guerra, di cui ricordiamo e festeggiamo i cento anni.

È per me un grandissimo onore essere qui e per questo ringrazio il comandante delle Truppe alpine, generale C.A. Claudio Berto, il comandante del IX Reggimento Alpini, colonnello Gianmarco Laurencig, e tutti i presenti.

Viva L'Aquila, viva gli alpini, viva l'Italia”.

Ultima modifica il Venerdì, 02 Luglio 2021 15:07

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