Stamane, presso il Cimitero Monumentale dell'Aquila, si è tenuta una cerimonia commemorativa in occasione del 196° compleanno di Karl Heinrich Ulrichs.
Anche quest’anno, Arcigay "Massimo Consoli" L'Aquila è al fianco della Fondazione Luciano Massimo Consoli, che da anni organizza l’Ulrichs Day, per ricordare e festeggiare il pioniere dei diritti LGBTI, "padre" del movimento di liberazione omosessuale mondiale, giurista, scrittore e latinista.
Nato ad Aurich il 28 agosto del 1825, Ulrichs viene ricordato come il primo uomo a fare coming out, nel 1862, quando dichiarò alla famiglia e agli amici la sua omosessualità e venne, per questo, licenziato.
Fu inoltre il primo a battersi pubblicamente per il riconoscimento dei diritti degli omosessual: nel 1867, durante il congresso di giuristi tedeschi, richiese una risoluzione che portasse all’abrogazione delle leggi anti-sodomia, e, in seguito contrastò pubblicamente il paragrafo 175 del codice penale, che puniva i rapporti sessuali di tipo omosessuale. L'articolo del codice penale, dopo varie modifiche, venne definitivamente abolito nel 1994.
Dopo essersi “autoesiliato” dalla Prussia, Ulrichs si trasferì in Italia e trascorse all’Aquila gli ultimi anni di vita sotto la protezione del marchese Nicolò Persichetti, con cui condivideva la passione per il latino.
Morì all'Aquila nel 1895; in città sono custodite le sue spoglie.
Sembrerebbe che al suo funerale abbia partecipato tutta l’alta borghesia della città.
Nonostante sia una figura cruciale nella comunità Lgbt+ mondiale, nonché una vittima ante litteram di omofobia e di discriminazione sul lavoro, su Urlichs si sa ancora poco. Fu Massimo Consoli, attivista Lgbt italiano e tra i fondatori del movimento di liberazione omosessuale italiano, a ritrovare la sua tomba nel cimitero monumentale.