Domenica, 05 Settembre 2021 00:26

Lettera aperta di palestre e scuole danza al Consiglio comunale dell'Aquila

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"Sebbene palestre, centri sportivi e scuole di danza abbiano potuto riaprire i battenti a giugno di quest'anno, i numeri fatti registrare in questi tre mesi sono ben lontani dalla piena attività. Già a settembre scorso, dopo il primo lockdown, le iscrizioni risultavano dimezzate rispetto al periodo precedente alla pandemia; nei mesi scorsi, solo una parte degli iscritti, mediamente il 10%, ha frequentato regolarmente le nostre strutture. La situazione economica è ancora pesante perché ai cali di fatturato si sommano le spese fisse imprescindibili, come i costi per gli affitti e le attrezzature".

Si legge in una lettera aperta inviata al Consiglio comunale da Zero Gravity ssd, Revolution Dance asd, L'Arabesque centro studi danza asd, Paq Center L'Aquila ssd che si sono fatte portavoce, anche a nome di altre palestre, centri sportivi e scuole di danza cittadine, di una richiesta al Consiglio comunale: "Per scongiurare la perdita di altri posti di lavoro, chiediamo a tutti i consiglieri di discutere con la dovuta attenzione la mozione depositata da Stefano Albano (Pd) a marzo scorso in merito alle proposte di sostegno alla nostra categoria, elaborate coralmente in una serie di assemblee".

Il provvedimento verrà discusso dall'assise civica nella riunione del 6 settembre.

"Aver accolto la nostra proposta di riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti che chiaramente non abbiamo prodotto durante le chiusure, è stato un primo passo per dare sostegno a un settore che sconta in modo massiccio il peso della pandemia", riconoscono le realtà aquilane; tuttavia, "molte attività sportive, palestre e scuole di danza rischiano di dover chiudere i battenti proprio perché non è ancora possibile operare a pieno regime. Sono già tre le attività del settore chiuse in città nei mesi scorsi".

Di qui la richiesta di approvare la mozione presentata da Albano: "Nel documento si chiede al Comune dell'Aquila di predisporre un fondo dedicato per permettere ai gestori di riorganizzare la loro attività, di coprire le maggiori spese di sanificazione e di avviare una ricognizione delle risorse stanziate e non spese già nelle disponibilità delle casse dell'ente, come nel caso dei fondi Restart; si chiede inoltre al Comune di impegnarsi a intervenire presso la Giunta regionale affinché provveda a istituire misure per l'accesso al credito agevolato coi 10 milioni di euro che il CIPE assegnò alla Regione nel 2018: questa proposta risulta oggi di vitale importanza per permettere alle nostre attività di rilanciarsi e diventare nuovamente competitive. Ci riferiamo, per esempio, alla necessità di rinnovare l'attrezzatura a disposizione della clientela: alcuni gestori hanno dovuto ricomprare gli attrezzi perché le sanificazioni, giuste e dovute, purtroppo ne hanno comportato il logoramento e la corrosione".

Nella mozione si chiede anche di impegnare la Regione a velocizzare le pratiche di erogazione dei sostegni alle attività economiche (Cura Abruzzo) ed a predisporre ristori per il settore e ad accordare una sospensione dei canoni di abbonamento con la SIAE. "Auspichiamo che l'assise aquilana discuta le proposte con atteggiamento costruttivo e voti il documento all'unanimità, a prescindere dall'appartenenza partitica dei suoi membri: ne va del futuro di un intero comparto che più di altri ha sofferto e soffre la crisi economica. Un ulteriore rinvio potrebbe essere fatale per alcuni addetti del settore, che aspettano risposte alle istituzioni".

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