Mercoledì, 15 Settembre 2021 13:49

“Riabitare con l'arte”: a Ocre un murales di comunità con Amirah Gazel

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Murales che attraversano le generazioni, tra memoria e desiderio, realizzati dagli anziani del paese, e dagli alunni della scuola elementare. E ancora un mandala, per coinvolgere i bimbi ancor più piccoli, nel segno dell’arte che esalta la sua essenza di gioco ed enzima di socialità.

Un progetto ad alta intensità di coinvolgimento, quello presentato ad Ocre, in provincia dell’Aquila, da Amirah Gazel, artista multidisciplinare del Costa Rica, arte-terapeuta e organizzatrice di progetti di comunità. Protagonista dell’ennesima tappa di Riabitare con l’arte, progetto della casa editrice Carsa con il sostegno dell’Usrc, l’Ufficio speciale per la ricostruzione del Cratere post sisma 2009, che fino ad ottobre avrà come teatro i comuni di Barisciano, Fontecchio, Fossa ed Ocre, sostenitori del progetto, Acciano, Fagnano Alto, Poggio Picenze, San Demetrio ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo.

Al fianco di Gazel, durante la presentazione, il sindaco di Ocre, Gianmatteo Riocci, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo San Demetrio-Rocca di Mezzo, Antonio Lattanzi, la direttrice creativa di Riabitare con l’arte e coordinatrice delle relazioni degli artisti con le comunità, Silvia Di Gregorio.

Le opere di Gazel, sono esposte in tutto il mondo, e fa parte del Movimento surrealista internazionale con cui farà una mostra a Il Cairo a dicembre di quest'anno. “L'accoglienza che mi ha riservato San panfilo d'Ocre è stata calorosa, muy hermosa - ha detto Gazel - Da quando sono arrivata, una decina di giorni fa, mi sono confrontata con molte persone, e la mia idea iniziale si è di molto modificata e articolata. Per me l'arte è ambasciatrice di pace, e può sviluppare un un sentimento di serenità e appartenenza. Sono qui per condividere e imparare, per essere utile nel miglior modo possibile, proponendomi di creare insieme colori, lasciare un segno di gioia, confermare che l'incontro umano è possibile, che la differenza è solo ricchezza. Ocre in unica parete, in una pennellata di energia positiva”.

Entro il 26 settembre attraverso un fitto calendario di lavori, già consegnato alle numerose persone interessate a partecipare, saranno realizzati due distinti murales: uno su una delle pareti del villaggio post-sismico, tra il paese e lo splendido castello dell’XI secolo di origine normanna. Un secondo murales sarà realizzato con gli allievi della scuola elementare all'interno del plesso scolastico di Ocre. I bambini ancora più piccoli realizzeranno invece un mandala, sotto la guida di Gazel e delle maestre. Inoltre in piazza Largo del barone, tutte le persone che lo desidereranno, comporranno con i loro corpi un grande simbolo della pace che verrà poi fotografato dall'alto con un drone. La foto sarà inviata in Costarica in occasione dell'importante evento internazionale Marcha Latinoamericana y mundial por la no violencia multietnica y pluricultural.

Ad aderire con convinzione al progetto l’istituto scolastico. Ha spiegato infatti Lattanzi: “la scuola deve vivere all’interno della comunità, e l’arte e la creatività condivisa sono uno straordinario veicolo per ottenere questo obiettivo. Del progetto elaborato da Gazel, ascoltando le persone di Ocre, abbiamo apprezzato l’incontro tra generazioni, il suo voler rendere protagonisti sia gli anziani che i bambini. Tema che abbiamo già sviluppato qui ad Ocre, facendo dialogare i nonni del paese con i nostri alunni. Dobbiamo tutti imparare a sporcarci le mani con la bellezza”.

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