Il teatro di William Shakespeare in scena a Fontecchio: accadrà domenica 19 settembre, a partire dalle ore 18.15, in piazza del Popolo, in occasione del saggio finale del laboratorio diretto dal celebre drammaturgo californiano Louis Fantasia.
L’iniziativa è solo una delle tappe di Riabitare con l’arte progetto realizzato da Carsa e con il sostegno dell’Usrc, l’Ufficio speciale per la ricostruzione del Cratere, che fino ad ottobre avrà come teatro i comuni di Barisciano, Fontecchio, Fossa ed Ocre, sostenitori del progetto, Acciano, Fagnano Alto, Poggio Picenze, San Demetrio ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo, con protagonisti affermati artisti multidisciplinari, provenienti da tutto il mondo.
Ad essere proposti frammenti tratti da opere immortali come Giulietta e Romeo, La mala femmina domata, Molto rumore per nulla, Giulio Cesare, L'Otello, Cimbellino, Tre monologhi, Re Lear e La tempesta, tutti accumunati dall’essere ambientati in Italia.
In scena tutti coloro che hanno partecipato al serrato laboratorio con il maestro Fantasia durato due settimane: Federico Colapicchioni Diletta De Santis, Allison Delauer, Ugo Capezzali, Valeria Pica, Patrick Kalinsky, Fabiana Mercadante, Andrea Palladino, Alessandro Panone, Barbara Bologna, Sebastian Alvarez, Todd Brown, Sara Valle, Fabrizio Villacroce, Silvia Di Gregorio, Eugenio Incarnati, Alessandra Tarquini e Rita Biamonti.
Louis Fantasia, 73 anni, ha prodotto e diretto più di duecento commedie e opere in tutto il mondo, ed è attualmente Associato artistico dello Shakespeare center di Los Angeles. Nel 2003, il Consiglio d’Europa ha intitolato a Louis Fantasia la collezione teatrale della biblioteca del Parlamento europeo. Nel 2016 è stato insignito della Croce d’ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica federale di Germania.
Tra i suoi libri di maggior successo Instant Shakespeare, Tragedia nell’era di Oprah, Talking Shakespeare e Appunti di un viaggio. Un monologo della sua prima opera teatrale, Dreams of a sleep to come, è incluso nei migliori monologhi maschili del 2021.