"Oh madonna mè"; "saranno turisti...".
Sono alcuni dei commenti ascoltati sabato pomeriggio, in centro storico all'Aquila, nel corso della pedalata organizzata da L'Aquila coraggiosa e che ha 'attraversato' alcuni dei "parcheggi di pregio" che, di fatto, impediscono la piena fruizione dei principali monumenti cittadini.
Ci avete mai provato a soffermarvi su alcune piazze caratteristiche del centro, sui monumenti che le arricchiscono? Ebbene, vi ritroverete circondati da automobili. Succede a piazza San Pietro come a Porta Branconia, a piazza San Silvestro come a San Domenico e piazza Palazzo per non parlare della Fontana luminosa e di Piazza Duomo.
L'esperimento, però, è stato utile anche per 'saggiare' la reazione degli aquilani al passaggio di una quarantina di bici tra le vie del centro: sguardi smarriti, per lo più interdetti. Non che sia andata meglio fuori le mura: c'è chi ha asserito convinto che no, non era possibille percorrere su due ruote l'anello intorno al prato antistante la Basilica di Collemaggio, chi sfrecciava con le automobili incurante del serpentone colorato; per non parlare dell'immancabile bullo che ha sorpassato la carovana sgommando e imprecando.
Segno che c'è ancora moltissimo da fare, dal punto di vista culturale innanzitutto. "Ma che all'Aquila si può andare con le biciclette?", si è domandato un distinto signore vedendo le tante biciclette.
A percorrerle, le corsie gialle che disegnano corridoi temporanei per la mobilità alternativa - la così detta rete dell'emergenza - sono utili per chi attraversa la città su due ruote, restituendo sicurezza ai ciclisti e indicando agli automobilisti il comportamento da tenere, se non fosse che in determinati tratti, si pensi al viale di Collemaggio, alcune auto sfrecciano a velocità sostenuta accanto alla linea gialla e in altri, in particolare su via Castello, le strisce gialle vengono utilizzate come parcheggi rendendo impossibile il transito sicuro alle biciclette.
Detto ciò, un'esperienza assolutamente da ripetere e che andrebbe 'istituzionalizzata' per far passare il messaggio che sì, anche a L'Aquila si può usare la bicicletta per spostarsi e sì, il centro storico va liberato dalle automobili che lo soffocano attraverso un piano di lungo respiro che incentivi l'uso delle due ruote con la realizzazione di infrastrutture dedicate, potenzi il trasporto pubblico locale, individui parcheggi tutt'intorno alle mura collegati col centro storico, come succede in altre città d'arte.
Si può fare, si deve fare.