"Questa è una buona lista, larga, in una coalizione di centrosinistra a sostegno di Stefania Pezzopane che è un'ottima candidata; sono qui per sostenere lei, la coalizione e L'Aquila coraggiosa, per dare un contributo alla possibilità della città di riprendersi un futuro migliore di quello che rischia di avere col sindaco uscente, con la destra regressiva che ha governato in questi anni".
Parole del segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni che, in serata, è giunto in città per incontrare candidate e candidati della lista L'Aquila coraggiosa che ha avuto la forza di mettere insieme le forze politiche e civiche della sinistra aquilana, da Articolo uno a Sinistra Italiana passando per Rifondazione comunista e Primavera aquilana.
"L'Aquila ha bisogno di riconquistare il suo ruolo in Italia, in Europa: questa è una città che, per mille ragioni, ha straordinarie potenzialità ma che l'amministrazione uscente ha ricacciato in una condizione di marginalità. Credo che la vittoria alle amministrative del 12 giugno sia possibile e sono qui per provare a dare un contributo".
Fratoianni ha ribadito l'importanza di costruire una coalizione larga per il paese, a partire dalle prossime elezioni comunali; in questo senso, L'Aquila coraggiosa potrebbe rappresentare un interessante laboratorio politico: "Penso si debba lavorare ad alleanze che abbiano al centro il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, la sinistra, gli ambientalisti, ma che abbiano soprattutto un progetto per il paese. Vorrei fare come in Spagna dove il governo socialista con Podemos, ogni giorno, mette in campo un provvedimento che allarga la maglia dei diritti, che migliora la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori, delle donne e dei giovani, che cambia concretamente il paese nel segno della giustizia sociale e ambientale. Di questo abbiamo bisogno".
Dalle geometrie delle alleanze "bisogna passare al merito, agli obiettivi: mi auguro che questa discussione, con le forze che ho nominato, cominci al più presto; dopo le amministrative, arriverà il momento di cominciare a ragionare del progetto di paese che vogliamo. Bisogna allearsi per governare, ma bisogna governare per cambiare il paese e non per il gusto di farlo".