Un teatro all’aperto, un museo archeologico, piazze e terrazzamenti messi a nuovo; e ancora, 17 stanze per la ricettività turistica e un ristorante.
Sono gli elementi più innovativi della visione progettuale del borgo di Castel Camponeschi, complesso medievale del comune di Prata D’Ansidonia (AQ), presentati questa mattina, a Palazzo dell’Emiciclo, dall’architetto Alejandro Bozzi, capo del team di progettisti.
Un’opera di riqualificazione intrapresa in partnership tra il Comune e il Consiglio regionale dell’Abruzzo.
Il progetto complessivo prevede uno stanziamento di quasi 8 milioni di euro, di cui 3 già in cassa, per il primo lotto, a valere sul fondo complementare al Pnrr; un milione sarà garantito dall'Usrc sui fondi della ricostruzione e per le risorse restanti c'è l'impegno della Regione che intente attingere alla prossima programmazione europea.
“Tutto l’impianto progettuale è in linea con il programma europeo Next Generation EU e con l’ambito turismo e cultura del PNRR – ha spiegato stamane in conferenza stampa all'Emiciclo l’architetto Bozzi – Il progetto assicura una valorizzazione architettonica del complesso, la sicurezza sismica e l’efficienza energetica. L’area diverrà un attrattore culturale per il turismo sostenibile ed esperienziale e la realizzazione del museo archeologico consentirà di valorizzare tutte le componenti storiche di un borgo che risale al XIII secolo”.
Soddisfazione è stata espressa dai vertici dal presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e dal vice Roberto Santangelo che hanno sottolineato il valore della collaborazione tra Istituzioni: “Se l’idea è giusta, i finanziamenti si trovano e la Sovrintendenza diventa un alleato non un ostacolo”. E proprio Cristina Collettini, Sovrintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, ha inteso ringraziare l’Istituzione regionale per la preziosa opera di coordinamento: “Sono profondamente convinta che sia necessario restituire alla collettività ‘monumenti vivi’ capaci di ridare alla collettività spazi di fruizione e bellezza – ha detto la Collettini - Un ‘monumento morto’ non produce frutto, continua solo a morire. In questo caso, abbiamo messo in atto un esempio di ottima amministrazione”.
In ultimo, Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere (Usrc): “Quest’opera si inquadra in un più ampio processo di valorizzazione del ‘percorso dei Vestini’ che, oltre Castel Camponeschi, incrocerà altre realtà di interesse storico culturale e promuoverà ulteriori interventi di recupero”.