Fedele al mandato di essere centro di promozione e produzione artistica e culturale in connessione costante con le eccellenze del territorio, il MAXXI L’Aquila organizza due importanti iniziative: l’11 e il 12 maggio 2022, la Sala della Voliera ospiterà il convegno “Alternative Attuali” - Arte Contemporanea all’Aquila, 1962-1968. Nuovi studi e ipotesi d’intervento, a cura dello storico dell’arte e docente presso l’Università degli Studi dell’Aquila Giuseppe Di Natale con la partecipazione di Massimo Fusillo, ordinario di Letterature Comparate e Teoria della letteratura all'Università dell'Aquila.
Sempre l’11 maggio, alle 18.00 presso la Project Room del museo verrà inaugurata la mostra Mappa Appennino di Angelo Bellobono, a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi, che sarà articolata in due sezioni, al MAXXI L’Aquila e alla Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre Onlus. L’allestimento presenterà il frutto della ricerca pittorica che l’artista, da sempre impegnato nell’indagine delle relazioni tra antropologia e geologia, ha condotto negli ultimi cinque anni sull’Appennino a partire da una frequentazione diretta che si è poi riversata sulla tela tramite un processo di memoria, esperienza e sperimentazione.
“ALTERNATIVE ATTUALI” - ARTE CONTEMPORANEA ALL’AQUILA, 1962-1968. NUOVI STUDI E IPOTESI D’INTERVENTO. Le due giornate di studio offriranno una importante occasione per ripercorrere le quattro edizioni della mostra Alternative Attuali organizzate da Enrico Crispolti – storico dell’arte tra i più autorevoli in Italia e curatore nel 1976 della sezione italiana alla Biennale di Venezia – presso il Forte Spagnolo dell’Aquila rispettivamente nel 1962, 1963, 1965 e nel 1968, occasioni in cui il capoluogo abruzzese divenne un importante punto di riferimento per il panorama artistico nazionale. Per la prima volta venivano infatti proposte mostre alternative alla Biennale di Venezia, basate su una concezione originale, sia nell’impianto critico che in quello metodologico, che videro una forte presenza anche di architetti come Paolo Portoghesi. Si trattò di mostre a saggio critico che volevano restituire la varietà delle ricerche artistiche in atto (Surrealismo, Informale, Nuova Figurazione, Astrazione, Pop Art). Particolarmente importanti furono anche gli “omaggi” dedicati ad Alberto Burri (1962), a Corrado Cagli, Lucio Fontana e Ludovico Quaroni (1963), a René Magritte, Mirko ed Enrico Baj (1965), e le retrospettive antologiche dell’ultima edizione (1968) su Alberto Savinio, Paul Delvaux, Mauro Reggiani, Jindřich Štyrský, Toyen, Alberto Viani, Gherard Hoehme, Sergio Vacchi, Alik Cavaliere, Francesco Somaini e Konrad Klapheck.
Storici dell’arte (Giuseppe Di Natale, Lara Conte, Ada Patrizia Fiorillo, Raffaele Bedarida, Maria Alicata, Luca Pietro Nicoletti, Caterina Caputo, Claudio Zambianchi, Éric de Chassey, Alessandro Del Puppo, Giovanni Rubino e Davide Lacagnina), dell’architettura (Luca Quattrocchi), storici della critica letteraria artistica (Marco Belpoliti), musicologi (Alessandro Mastropietro) e filosofi (Rocco Ronchi) indagheranno, durante i lavori, tutti gli aspetti delle ricerche attivate da Alternative Attuali, dalla pittura alla scultura, fino alla grafica, all’architettura e alla scrittura, analizzandone le possibili ricadute sull’oggi.
Parteciperanno ai lavori anche due testimoni di quegli anni tuttora operativi: l’architetto Paolo Portoghesi e l’artista tedesco Konrad Klapheck. Completano poi il prestigioso elenco di presenze: Manuela Crescentini, Direttrice dell’Archivio Crispolti Arte Contemporanea A.P.S., Marta Vittorini, Direttrice dell’Archivio di Stato dell’Aquila e Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI L’Aquila.
L'ingresso al Convegno sarà a titolo gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. I lavori, articolati in interventi, discussioni e tavole rotonde, avranno luogo nelle due giornate dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.
MAPPA APPENNINO Visitabile dal 12 maggio al 12 giugno nella Project Room del MAXXI L’Aquila, la mostra invita il visitatore a immergersi nella pittura di Angelo Bellobono attraverso una selezione di opere inedite che invadono lo spazio secondo un ritmo irregolare che rimanda all’equilibrio instabile tipico dell’esperienza in montagna.
Alla Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre Onlus sono esposti lavori cronologicamente precedenti, che ci restituiscono per la prima volta l’intero percorso del progetto Linea1201, il programma di residenza diffuso sul territorio appenninico che, nell’estate del 2020, ha portato l’artista a lavorare in vetta, dalle Mainarde al Monte Alpi, quindi nella Valle del Samoggia in Emilia-Romagna fino ai Monti della Laga. Ne sono derivati lavori variegati, che sfruttano supporti diversi e si mettono in discussione tramite tagli, cuciture ed equilibri precari, in cui la tela può perdere la rigidità di un telaio per diventare “un paesaggio di queste terre alte, spesso tenute insieme anche solo da una tenace, seppur fragile, relazione” come afferma l’artista.
I lavori in mostra si propongono oggi come suggestioni per interrogarsi su un territorio che pone questioni specifiche legate alla sua fragilità, al suo stratificarsi, su una dorsale appenninica che funge da versante, da spina dorsale del nostro Paese, mettendo in discussione linee di confine tra aree, regioni, paesaggi. Un viaggio, quello di Bellobono, che, nato in solitaria presso il rifugio della Capanna Charles sul Monte Marrone, si è poi nutrito di incontri, con persone e territori, fino all’ultima tappa ad Amatrice in cui l’artista ha scelto di chiamare a confronto altri tre colleghi che in modo diverso si relazionano alla pittura: Chris Rocchegiani, Davide D’Elia e Beatrice Meoni. Il dialogo artistico condiviso nei giorni di residenza viene riproposto in mostra attraverso la messa a contatto delle opere create in quella situazione.
Le grandi tele in mostra alla sede del MAXXI sono, invece, frutto di un processo e un depositarsi più intimo, in studio, successivo a Linea1201. L’invito qui è quello di fare un passo dentro al paesaggio stesso, cogliendone i dislivelli, gli equilibri precari, le proporzioni in divenire e in cui ricercare dettagli di materia restando al tempo stesso sospesi tra un colore steso leggero e un gesto pittorico estemporaneo. Non c'è premeditazione per l’artista nell'avvicinarsi al quadro, esso traduce uno stato di fatto, sia esso un accadimento in spedizione come la memoria della stessa una volta tornato in studio. Accompagna la mostra il volume Mappa Appennino, edito da Viaindustriae publishing con la collaborazione scientifica della Società Geografica Italiana https://publishing.viaindustriae.it/mappa-appennino/
Durante il periodo di apertura della mostra saranno organizzate due passeggiate in vetta con Angelo Bellobono: Sabato 21 maggio Escursione al rifugio Malequagliata (m.1436) sul monte Ocre; Sabato 11 giugno Escursione al rifugio Duca degli Abruzzi (m.2383) da Campo Imperatore. Al rientro in città, in entrambe le giornate, è prevista una visita alla mostra Mappa Appennino presso il MAXXI L’Aquila e la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre Onlus.