di Sara Ciambotti - La fontana delle 99 cannelle ospiterà l'Odissea, lo spettacolo conclusivo del progetto triennale proposto dal direttore del Teatro Stabile d'Abruzzo, Alessandro Preziosi, che si ascrive all'interno dell'ampia kermesse dei Cantieri dell'Immaginario.
In scena questo fine settimana, venerdì 25, sabato 26 e domenica 27, la versione teatrale di Derek Walcott (1930) dell'opera di Omero sarà portata in scena dai giovanissimi attori abruzzesi e aquilani che da più di un mese stanno provando per presentare al pubblico il capolavoro rivisitato in chiave contemporanea l'opera ritenuta ormai il classico per antonomasia.
Nella cornice del parco delle Arti, nella sede di TeatroZeta, un orgoglioso Alessandro Preziosi accompagnato dall'assessore alla cultura del Comune dell'Aquila Betty Leone, il direttore del Tsa Ezio Rainaldi, il coordinatore generale dei Cantieri dell'Immaginario Antonio Massena e il regista Andrea Baracco, ha presentato l'evento spiegando come questa messa in scena sia la terza e ultima tappa di un progetto ambizioso che “si è riproposto, tra le altre cose, di parlare della città dell'Aquila”.
“Nel 2011 abbiamo messo in scena Troilo e Cressida, che ha proposto un punto di vista diverso della città ferita e della sua memoria – ha spiegato Preziosi – Sogno di una Notte di Mezza Estate, invece, si è voluto allontanare dal territorio, esaltando l'aspetto artistico del luogo. Lo spettacolo di quest'anno, invece, rappresenta il viaggio di ritorno di chi è stato lontano dalle sue radici. Mi piacerebbe che, grazie a noi, lo spettatore avesse voglia di riprendere possesso delle sue origini”.
Un'altra particolarità di questo spettacolo sono i giovani attori, alcuni professionisti, altri alle loro prime esperienze, comunque tutti appartenenti all'Aquila e all'Abruzzo, “che sottolinea come sia importante che il teatro, in primis, appartenga al territorio”.
La sinergia tra strutture aquilane ed enti minori, è evidenziato anche da Ezio Rainaldi, che sottolinea come sia fondamentale per la buona riuscita dei Cantieri dell'Immaginario la collaborazione tra le istituzioni locali, “dimostrata anche dalla cooperazione tra lo stesso Tsa e l'associazione culturale TeatroZeta, che insieme hanno stipulato una convenzione per fare prove e presentazioni nei locali di Monticchio”.
Per l'assessore alla cultura Betty Leone, la kermesse diventato è un evento clou per la città, “i Cantieri costituiscono il tessuto culturale che ha permesso a L'Aquila di rimanere viva”.
“In tre anni gli spettacoli si sono tenuti in luoghi fulcro della nostra città – ha continuato l'assessore – e questo ha permesso agli aquilani di ritrovarsi dopo il terremoto nei luoghi in cui hanno vissuto per anni e riconoscerli come propri”.
Anche Massena ha dichiarato di sentirsi molto soddisfatto dell'ottimo risultato raggiunto dall'iniziativa: "I Cantieri sono diventanti un modello culturale da seguire anche per altre realtà locali – ha spiegato – Uscirà presto sulla gazzetta pubblica, infatti, un decreto che finanzierà i festival multidisciplinari come il nostro".
“Le 99 cannelle è un monumento simbolo della realtà aquilana – ha continuato il coordinatore – a partire da fine anno diventerà un'area urbanistica dedicata alla cultura, grazie all'apertura del museo dell'ex mattatoio che ospiterà le opere custodite in precedenza nel Castello cinquecentesco”.
“Aver creduto ostinatamente nel lavoro sinergico – ha concluso Andrea Baracco – ha portato alla rappresentazione dell'Odissea e ha risposto alla necessità dell'Aquila di avere energia dinamica sempre e comunque disponibile”.