Lunedì, 25 Luglio 2022 10:28

Cantieri dell'immaginario: un Pasolini in piena regola all'Auditorium del Parco

di  Tommaso Cotellessa

Autorevole, polemico, duro e profondo.

Questi sono alcuni degli aggettivi che caratterizzano lo spettacolo di Massimo Popolizio, “Pasolini, una storia romana”, in scena ieri sera all’Auditorium del Parco.

Un Pasolini in piena regola.

Lo spettacolo rientra nel festival dei Cantieri dell’immaginario ed è stato organizzato dal Teatro Stabile d’Abruzzo.

“Pasolini non si può portare in un luogo con ottocento posti circondato da bar” queste le prime parole pronunciate dal mattatore Popolizio.

Lo spettacolo infatti è cominciato pasolinicamente con un velo di polemica dovuta allo spostamento della location, non più Piazza Duomo bensì l'Auditorium del Parco. L’organizzazione ha provveduto a comunicare via social la modifica motivandola con “problemi tecnico-organizzative”.

Cominciato lo spettacolo però l’intero teatro si è immerso in un’atmosfera fuori dal tempo e dallo spazio, il pubblico è stato travolto dalla voce ritmata e profonda del maestro e dalla musica di Giovanna Formulari che rompeva l’appassionato monologo con il suono del violoncello e la sorprendente armonia della voce.

La morte di Pasolini, la vita nelle borgate, quella complessa storia sbagliata che caratterizza la vita di uno degli intellettuali più importanti del secondo novecento, questi i temi principali dello spettacolo, accompagnati dalle letture di scritti tratti da “ceneri di Gramsci”, “Ragazzi di vita”, “una vita violenta”.

Un Pasolini come non lo abbiamo mai visto ma come tutti coloro che sono appassionati a questo celebre autore lo hanno sempre immaginato.

Una perfetta rappresentazione di quella “forza del passato”, di cui quest’anno celebriamo il centenario dalla nascita, che nell’essere scomoda, rivoluzionaria e tradizionale ha colpito le menti e i cuori di generazioni.

Ultima modifica il Lunedì, 25 Luglio 2022 10:56

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